Alto Jonio-10/02/2019: UN GIOVANISSIMO KARATEKA DAL CUORE D’ORO

                       UN GIOVANISSIMO KARATEKA DAL CUORE D’ORO

 

La via dello studio, della pratica, del perfezionamento e della ricerca costante è infinita. La Via del Karate-do è immensamente ampia, profonda e alta come il cielo che si estende senza limiti

 

L’Alto Jonio cosentino, ha vissuto, nella giornata del 10 Febbraio, un momento storico, unico ed importantissimo, infatti per la prima volta, dietro autorizzazione della International Karate Advanced  , è stata costituita una Commissione straordinaria per l’espletamento degli esami a cintura nera 1° dan, sostenuti dal giovanissimo Sergio Fiaschetti, vera e propria promessa nella nobile disciplina del Karate Shotokan.

La sede di esami è stata individuata  negli accoglienti locali della Biblioteca “Roberto Farina” di Roseto Capo Spulico, proprio per sensibilizzare tutti alla consapevolezza che le vere arti marziali sono soprattutto cultura e spiritualità.

In possesso del classico “fuoco sacro” verso le discipline marziali, Sergio si è dimostrato un ragazzo estremamente serio, maturo e responsabile, capace di intendere la pratica nel significato più profondo, quindi non soltanto dal punto di vista prettamente tecnico, ma anche etico e culturale.

La Commissione, presieduta dal Maestro Raffaele Burgo e composta dai Maestri Franco Bilotta, Guido Valenzano e Gina Stan, hanno esaminato con serietà, competenza e severità il giovane Sergio, apprezzandone la preparazione tecnica ed il comportamento improntato sul rispetto dei princìpi fondamentali del Karate-do.

Oltre alla conoscenza specifica del programma previsto, Sergio è stato sottoposto ad una dura verifica, atta a stabilire il suo grado di preparazione generale che travalica la tecnica pura e si proietta verso mete più elevate.

Dopo il saluto di rito, si è passati alla parte teorica, idonea a stabilire la preparazione del giovane e la sua conoscenza sulla disciplina praticata, dopodichè esecuzione delle tecniche fondamentali, Kihon, Kata con relativa applicazione, Kumite e sua applicazione pratica, respirazione diaframmatica.

Al termine del durissimo esame, Sergio Fiaschetti è stato ritenuto meritevole di conseguire l’agognata cintura nera e, con grande commozione da parte di tutti i presenti, vi è stato il cambio di cintura, che ha rappresentato un momento davvero emozionante.

Ciò che si è voluto trasmettere nel corso di questo splendido evento è stato un insegnamento molto importante, cioè prima o poi la tecnica  si impara, ciò che è importante è l’essenza del cuore; il tutto a voler significare che una persona, anche se tecnicamente molto capace, non vale niente se è negativa come essere umano.

Noi pensiamo che Sergio possa serenamente essere considerato come un esempio positivo per tantissimi suoi coetanei, infatti dimostra come con passione, serietà e sacrificio si possano conseguire ottimi risultati, mantenendo inalterati i valori veri e profondi della vita.

E se questo insegnamento viene da un ragazzo giovanissimo come lui, allora vuol dire davvero che la strada intrapresa è quella giusta.

Un’antica massima okinawense dice che se una persona tira 10.000 pugni non conosce neanche la “K” del Karate. Se tira 100.000 pugni può conoscere la “A” , se tira 1.000.000 pugni forse conosce la “R” e se tira 10.000.000 pugni forse si avvicina alla “E” del Karate, ma se anche effettuasse 100.000.000 pugni non sarà arrivato alla “E” finale: la perfezione e la conoscenza completa non esiste ma dobbiamo comunque cercare ogni giorno di avvicinarcene. In questa costante ripetizione delle tecniche si percepirà una graduale trasformazione interiore che accrescerà la  nostra maturità tecnica ed esperenziale e che modificherà progressivamente il nostro atteggiamento.

Sergio Fiaschetti ha dimostrato che il Karate che può essere spiegato non è il vero Karate. Il Karate deve essere praticato, deve essere sudato, deve essere sentito, deve essere vissuto.

E lui tutto questo, pur essendo ancora un adolescente, lo ha pienamente compreso.

Un ringraziamento particolare ai Maestri Bilotta, Valenzano e Stan per il loro contributo e la loro grande serietà, alla famiglia di Sergio ed a quanti credono ancora nella pratica seria delle vere arti marziali.

Auguriamo a questo splendido giovane tanti successi nella vita, certi che la sua forza di volontà saprà regalargli tante soddisfazioni.

Semper ad maiora!

RAFFAELE BURGO