Montegiordano-01/05/2019: Un successo per la Sagra delle fave e dei piselli (di Mario Vuodi)

 

 

 

 

 

 

Montegiordano, 02/05/2019-Giorno 30 aprile e primo maggio

si è svolta la “IX Sagra delle Fave  e dei Piselli”, a Montegiordano ,

nel   “Pianoro   delle   Rose”,   di   proprietà   della   famiglia   Solano,

antistante   la   Capella   della   Madonna   del   Monte     Carmelo,   che   si

venera il 16 luglio.

A fare da cornice all’evento, più a sud, si trova  il

 “Castello” di

Montegiordano.   I  documenti  e   la  storia   tramandata,   ci   insegnano

che questa struttura, così come la conosciamo oggi, fu voluta dai

Marchesi     Pignone     del     Carretto,     fondatori         dell’attuale

Montegiordano,       che   la   usavano   come   residenza   invernale   e   di

caccia. Molto probabilmente però, la struttura che conosciamo oggi

e ammiriamo nella sua bellezza, è stata solo ricostruita dai Marchesi

sui ruderi di uno più antico e distrutto in precedenza. I successori

dei Pignone furono i baroni de Martino  che acquistarono il castello e

tutte le proprietà del feudo nel 1747. Vi soggiornarono stabilmente

fino   al   1879/1881   fino   a   quando   la   proprietà   non   venne   messa

all’asta e acquistata dalla famiglia Solano entrando in possesso di

tutte le proprietà. E’ stato abitato fino alla fine degli anni ‘40 e per

molti   anni   ha   rappresentato   il   centro   dell’attività   agricola   della

contrada.   Durante   il   periodo   di   raccolta   delle   olive   e   durante   la

mietitura   ospitava   i   contadini   e   le   loro   famiglie   che   dal   paese

andavano a lavorare nella Tenuta e abitavano al castello. Costituiva

una   struttura   produttiva   autonoma,   per   cui   le   olive   raccolte

venivano molite nel frantoio interno.

Più a Nord del “Pianoro delle Rose”    

sorge la cantina aziendale

“Tenuta del Castello”, anch’essa, di proprietà della famiglia Solano.

La raccolta delle uve, che provengono esclusivamente dalla Tenuta,

viene   effettuata   a   mano   per   garantire   l’integrità   degli   acini.   La

struttura   è   provvista   di   attrezzature   tecnologiche   all’avanguardia

per   la   vinificazione   controllata   e   l’imbottigliamento   nonchè   di   un

laboratorio   interno   per   il   monitoraggio   costante   della   qualità   dei

vini. La   valida   e   partecipata   manifestazione   è   stata 

un’occasione

imperdibile per chi cerca nel cibo il gusto e l’autenticità di una terra

come   quella  dell’alto   Ionio   cosentino.   Questo   luogo,   situato   tra  il

parco nazionale del Pollino e le coste della Calabria Ionica, possiede

un   ricco   patrimonio   enogastronomico   da   valorizzare   attraverso

iniziative che ne favoriscano la conoscenza divertendosi: una festa

di campagna a tutti gli effetti che rievoca la bellezza e la ruralità

della nostra tradizione contadina. L’iniziativa nasce dall’intento di

tutelare   quelle   colture   che   rischiano   di   scomparire   a   causa

dell’omologazione degli alimenti.

Organizzatori dell’evento: Il “Comitato Sagra dei Piselli e delle

Fave”,  presieduto da Enzo Arcuri       

  con la partecipazione di Calabria

Amica, Slow Food Calabria, Slow  Food Matera,  Slow Food Comunità

(Per lo sviluppo del Verdone Fulminante), dall’Agenzia Mediaprom di

Nicola Campagna e da  Luigi Mazzei Digital Marketing Specialist.

E’   da   riconoscere   agli   organizzatori   un   grande   impegno   e

passione   per   contattare   i   vari   imprenditori   intervenuti.   Si   tratta

effettivamente di un momento di aggregazione sociale e di richiamo

turistico   enogastronomico.   Due   giorni   immersi   nella   campagna,

tutto “ispirato” ai piselli e alle fave        

 e al fascino semplice e genuino

dei prodotti.

Ogni stand ha proposto prodotti genuini e   dei piatti tipici a

base ovviamente di fave e piselli preparati con cura, oltre ai piatti di

piselli e seppie, di pasta e piselli, carne e piselli e così via.

Erano   presenti   gli   stand   di:   il   Ristorante   “Villhour”   di   Rocca

Imperiale con lo  Chef Carlo  Arcuri;   la Macelleria “I Piacere della

Carne” di Antonio Chidichimo di Montegiordano e Oriolo; l’Azienda

Agricola “Santa Marina”, di Oriolo, del dr. Luigi Adinolfi, produttrice

dell’ormai   famoso   e   affermato,   in   tutta   Italia,     liquore   amaro

“Ulivar”,    dell’origano  e  delle  confetture della  “Mela  Agostina”; il

Caseificio Artigianale   Di Cunto di Castrovillari; l’Orto degli Dei di

Amendolara; la Gelateria Artigianale “Tartufo di Lagaria” di Eugenio

De Vincenzi di Francavilla Marittima; del Caseificio “Siviglia” di San

Demetrio Corone; delle Granite e Cremolati di vera frutta di Nova

Siri;     del   Birrificio   Artigianale   “Honey   Monkey   Breving   Co.   di

Francavilla in Sinni; dell’Azienda Vinicola di Alfano Silvana di Roseto

Capo Spulico.

Hanno allietato la due giorni i gruppi musicali: “Trio Rag” di

Nova   Siri;   Robertino   “MagicScio”   della   provincia   di   Lecce   e   altri

musicisti di strumenti tradizionali;

Si sono esibiti artisti di strada con giochi e magie e per finire i

bravi   allievi   ballerini   del   conosciuto   e   affermato   “Studio   Danza

Montegiordano”,   direttrice   la  bravissima   Maricarmen   Suriano,   con

sede a Montegiordano Marina.

Tutti   i   partecipanti   all’evento   hanno   espresso   viva

soddisfazione nei confronti degli organizzatori per la buona riuscita

dell’’evento,   prenotandosi   per   il   prossima   anno   per   gustare   i

prodotti della X Sagra.

Mario Vuodi