Montegiordano-22/05/2019:  A Montegiordano-Paese Massimo Introcaso apre una nuova attività. (di Mario Vuodi)

 A Montegiordano-Paese Massimo Introcaso apre una nuova attività. (di Mario Vuodi)

Massimo Introcaso, dopo varie esperienze lavorative, nel settore della somministrazione di alimenti e bevande, al Nord Italia, decide di tornare nella propria terra, in Calabria, precisamente a Montegiordano in provincia di Cosenza, suo paese di nascita, per dare vita a un’attività,  un  Bar, nel suggestivo Centro Storico,  precisamente nella ampia Piazza “Chian i Currad”, luogo di incontri e di socializzazione dei cittadini residenti e dei turisti, adornata da maestosi alberi, costruita negli anni ’90 con materiali che mettono in risalto le bellezze del luogo e ne conservano l’originalità. Montegiordano, appellato  il “Paese dei Centenari”, perché gode di un micro-clima, tra mare e Pollino e una sana alimentazione, che consentono alle persone che vi abitano di campare cent’anni, infatti dal 1985 ad oggi ben dieci concittadini hanno terminato di vivere oltre i 100 anni, senza contare i numerosi ultra novantenni, conosciuto anche  per i sani prodotti da forno, l’olio, il peperoncino, la salsiccia, la tipica sopressata e il vino. Montegiordano, un ridente paesino situato  nell’Alto Jonio Cosentino,  nell’Antica Magna Graecia, terra ricca di arte, cultura, territorio e ambiente,  sono il patrimonio che, ogni giorno, le giovani generazioni, hanno il dovere di tutelare. Questo splendido territorio che va da Crotone a Taranto con aree archeologiche e realtà museali, con paesaggi mozzafiato bagnati dalle acque incontaminate dello Jonio ed impreziositi dalle cime innevate del Pollino, colorati  da tante specie floreali disseminati sul lungo territorio. Nonostante la crisi della politica, la crisi del lavoro tradizionale, un sistema assistenziale che ha relegato il Sud a terra di consensi e di clientele, c’è ancora spazio per una Calabria produttiva, libera e orgogliosa di se stessa. Sono stati questi elementi  a convincere Massimo di far ritorno nel suo paese natio. Ha voluto intitolare la sua attività di somministrazione di alimenti e bevande “Vado Al Massimo”, perché vuole dare il meglio di se stesso, offrendo ai clienti del posto e ai tanti turisti che si recano nel suggestivo borgo un servizio di qualità adeguato alle esigenze che i tempi moderni impongono. Nel locale si possono gustare: cornetti caldi, merendine, cappuccini, ottimo caffè, gelati, birre artigianali, bibite di ogni tipo, vini di qualità, prodotti tipici locali, cocktail di vario genere  e tanto altro. Sarebbe auspicale che, le Istituzioni Locali tenessero nella dovuta  considerazione le piccole iniziative imprenditoriali locali che consentono attraverso le loro attività di tenere in vita i Centri storici dei Comuni montani, da tempo, in via di spopolamento. A Massimo,  gli auguri più sentiti affinchè il suo appassionato e sudato lavoro gli possa far raggiungere i risultati da lui sperati.

Mario Vuodi