SIBARI-03/09/2019: Il Frecciargento Sibari-Roma-Bolzano scalda i motori

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SIBARI Il Frecciargento Sibari-Roma-Bolzano scalda i motori in vista del viaggio di inaugurazione in programma il prossimo 16 settembre, ma è necessario creare tutte le condizioni per favorirne l’utilizzo, altrimenti Trenitalia, molto attenta come è ampiamente risaputo al costo-beneficio, cancellerà subito il servizio sciupando, tra l’altro, la virtuosa sinergia messa in campo in questo caso dalla Regione, dal Ministero, dalla Deputazione Zonale dei 5Stelle e dalla stessa Trenitalia. Sinergia che, a pensarci bene, anticipa la prima forma di collaborazione tra il Movimento 5Stelle ed il PD che amministra la Regione Calabria. Sinergia istituzionale, dunque, che ha portato ad un risultato veramente epocale per gli oltre 200mila abitanti della Sibaritide, tanto che il prossimo 16 settembre verrà ricordato come una data storica per il trasporto ferroviario a lunga percorrenza e ad Alta Velocità in Calabria. Per la prima volta, infatti, un segmento della storica Ferrovia Jonica, nata fin dal periodo risorgimentale e inaugurata in prima persona da Giuseppe Garibaldi, avrà il privilegio di accogliere l’Alta Velocità tramite il servizio Frecciargento che consentirà di raggiungere la Capitale in circa 4 ore. Nella giornata di venerdì 6 settembre ci sarà a Sibari una Conferenza-Stampa alla presenza del Presidente Oliverio e di Funzionari di Trenitalia per presentare il nuovo servizio e illustrare tutti i dettagli dell’offerta che il 16 settembre, alle 6.25, partirà da Sibari ma che, una volta completata l’elettrificazione della linea jonica, partirà da Crotone servendo, tra gli altri, comuni popolosi come Cirò, Cariati, Mirto-Crosia e soprattutto Corigliano-Rossano, con la possibilità quindi di incrementare il numero dei viaggiatori che in prospettiva potrebbe risultare l’anello debole di tutta l’operazione. Il nuovo treno ad Alta Velocità in partenza da Sibari e con fermate intermedie a Paola, Scalea, Salerno, Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Verona, Rovereto e Trento, godrà del contributo della Regione Calabria pari a 1milione450mila euro per un anno. Al termine dell’anno di prova, in ogni caso, Trenitalia ne valuterà la sostenibilità economica e deciderà se confermare tale collegamento sulla base dei ricavi dalla vendita dei biglietti che, in realtà, può rappresentare un handicap. Quali dunque le condizioni perché il treno abbia un futuro e possa resistere alla concorrenza degli autobus a cui la gente si è ormai abituata? La prima condizione, considerato che viene definito treno “sociale”, è il costo del biglietto, che non dovrebbe superare di molto quello della concorrenza su gomma, altrimenti la gente comune – non quella che se lo può permettere e/o che spesso gode di agevolazioni – si fa quattro conti e continua a viaggiare su gomma. Altra condizione essenziale, di cui per il momento purtroppo non si parla, è l’interconnessione con corse di treni che dal versante Nord (Trebisacce-Rocca Imperiale) e dal versante Sud (Cirò-Cariati-Crosia-Corigliano-Rossano) facciano confluire i passeggeri su Sibari in orari compatibili con la partenza e l’arrivo del Frecciargento ETR 600 che, per la cronaca, rappresenta l’evoluzione in chiave moderna dell’ETR 485 utilizzato sulla Linea RC-Roma che ormai risulta anziano di circa 20 anni. Un treno nuovo e moderno, dunque, che contribuirà a vincere l’isolamento storico della fascia jonica e che consentirà anche un ritorno in chiave turistica in quanto consentirà ai flussi turistici europei, con un solo cambio a Bolzano, di raggiungere in treno la Sibaritide attraversando e ammirando tutta l’Italia. «Indubbiamente – secondo quanto sostiene Roberto Galati portavoce della “Associazione Ferrovie in Calabria” che si è spesa molto per questo collegamento – si tratta di un viaggio molto lungo, rispetto al quale l’aereo è chiaramente concorrenziale, ma non dimentichiamo che una larga fetta di turisti provenienti dal Nord-Europa predilige il viaggio in treno per i propri spostamenti, poichè per loro la vacanza inizia già dal viaggio e dal piacere di attraversare l’intera Italia in treno. Le potenzialità di questo nuovo treno, quindi, – ha commentato Galati – sicuramente non mancano e deve anche essere motivo di orgoglio non solo per gli abitanti della Sibaritide ma per tutti noi calabresi».

Pino La Rocca