Sibari-01/10/2019: Frecciargento fa ancora discutere

Frecciargento-sibari-bolzano

SIBARI IL Presidente dell’associazione “Viva la Vida” – Nel mondo di Giuseppe Roseti” Domenico Roseti da ex macchinista delle ex Ferrovie dello Stato e di conoscitore quindi delle dinamiche su cui oggi si muove Trenitalia, in una nota affidata alla stampa rivendica come associazione il merito di essersi battuta concretamente per l’istituzione del Frecciargento in partenza da Sibari e affida una serie di considerazioni alla riflessione di chi, forse perché all’oscuro di queste dinamiche o forse condizionato dai soliti pregiudizi, azzarda opinioni e valutazioni non del tutto aderenti alla realtà. Siccome riteniamo le sue valutazioni frutto di analisi attenta e obiettiva, le affidiamo all’attenzione dei nostri lettori nella veste originaria: «Premetto – ha scritto Mimmo Roseti – che la nostra Associazione ha iniziato a lavorare con proposte scritte fatte alla Regione Calabria circa la mobilità su ferro in questa parte della Calabria che nel corso degli ultimi anni ha subito tagli indiscriminati, con il conseguente isolamento del suo territorio. Da marzo 2016, in particolare, ha inviato all’Assessore Regionale ai Trasporti alcune proposte che qui si sintetizzano: collegamento diretto Sibari-Lamezia Terme – leggi aeroporto – attraverso il bivio di Montalto-Settimo; treni cadenzati per Cosenza-Università e istituzione di servizi con Frecce che attraverso la galleria e senza toccare Cosenza realizzasse il collegamento della dorsale tirrenica con quella adriatica. In alternativa l’attestazione a Sibari del Freccia Rossa 1000 già in funzione sulla tratta Taranto-Milano via Metaponto-Potenza. Importante inoltre il ripristino del trasporto regionale in treno sulla tratta Sibari-Metaponto da giugno scorso cancellato. Due le motivazioni iniziali: la prima riguarda l’esistenza di una galleria inaugurata il 31maggio 1987, costata tra l’altro la vita ad alcuni operai tra cui un cittadino di Sibari (Francesco Guidi); la seconda è quella che riguarda la non elettrificazione, ad oggi, della tratta Sibari-Melito Porto Salvo. Chiedevamo alla Regione di valutare anche un coinvolgimento della NTV (Italo) per l’effettuazione del collegamento con treni ad alta velocità. Probabilmente, all’epoca delle nostre richieste, i tempi non erano maturi! Registriamo oggi, con notevole soddisfazione, che alcune cose sono cambiate, senza avere la presunzione di aver determinato l’esito da noi sperato, (compreso il primo viaggio di prova, nei giorni scorsi, del treno Italo sulla dorsale tirrenica). La nostra soddisfazione da molti non è condivisa, al punto che osservazioni molto critiche, se non faziose, sono mosse a questo collegamento: l’orario di partenza non va bene; non è raccordato con Crotone (ma lì non c’è un aeroporto?); non passa per Cosenza; viaggia su linee non ad alta velocità; serve un bacino molto piccolo; costa ai calabresi 1.400.000 euro (non una voce si leva a quantificare gli euro che si danno alle linee su gomma, e ci piacerebbe sapere a quanto ammontano); è sperimentale; sarà poco frequentato e… altro ancora. Non ci interessa prendere le parti di alcuno, se non dei calabresi che possono usufruire di questo servizio ed in particolare di coloro che si muovono per questioni legate alla propria salute, per raggiungere luoghi di cura con mezzi più consoni e confortevoli, magari usufruendo di un servizio di assistenza per disabili atteso che nella stazione di Sibari operano egregiamente a vario titolo già due ditte. Giova ricordare che questa “mobilità passiva” costa alla Regione 300milioni all’anno! Ci piace perciò ragionare sull’esistente: a) la tratta Jonica da Sibari verso Sud non è ad oggi elettrificata; b) la collocazione oraria della freccia Sibari-Bolzano non intralcia l’altra freccia Reggio Calabria-Roma consentendo inoltre alla città di Cosenza, molto ben servita da relazioni regionali per Paola, di poter usufruire a distanza di un’ora e 10 minuti di ben due Frecce; e) l’aeroporto di Crotone, in attesa dell’elettrificazione, svolge il ruolo di collegamento con la capitale ed altre destinazioni; d) per quanto riguarda il fatto che la linea non è ad alta velocità giova ricordare che sulla citata Freccia Rossa 1000 Taranto-Milano, nella tratta Metaponto-Potenza si viaggia a 75 Km/h e che tutta la tratta adriatica Lecce-Bologna non ha linee dedicate all’Alta Velocità (chiediamo l’eliminazione di questi collegamenti!?); e) le frequentazioni (bacino d’utenza piccolo) di questo periodo, monitorate da agenzie di viaggio si parla di punte di affollamento nella sola stazione di Sibari che, da un minimo giornaliero di 50/70 posti occupati, hanno raggiunto in alcuni giorni punte tra i 100 e i 176. Un treno a lunga percorrenza, inoltre, non si deve riempire dalla stazione di origine ma sono anche le fermate intermedie che ne determinano la sua frequentazione. Sappiamo per certo che altre saranno le logiche, che magari risultano incomprensibili ai più, a far decidere alle Ferrovie di mantenere nel tempo questo servizio, visto che questo iniziale non è proprio il periodo migliore per sperimentare. Giova però sottolineare la lungimiranza del neo eletto sindaco di Rossano, dei Commissari di Cassano all’Jonio che da subito si sono attivati per l’istituzione di navette che da quei luoghi consentono di raggiungere la stazione di Sibari in coincidenza della Frecciargento. Così come l’Amministrazione di Mirto che si è già mossa al pari della città di Castrovillari, per consentire ai loro cittadini di usufruire di questo importante servizio. All’appello mancano per ora i Sindaci calabresi dell’alto Jonio che ci auguriamo al più presto facciano sentire la loro voce. Forse queste sinergie consentiranno al treno di essere una realtà, che già ora si vende bene e che vive di vita propria (alle Agenzie le richieste di viaggio sono mirate e si acquista il biglietto per il Frecciargento ETR 600 in partenza da Sibari) e magari possiamo insistere perché quel milione e 400mila euro della Regine possa nel futuro essere destinato al trasporto regionale».

Pino La Rocca