Montegiordano-15/10/2019: LA COMUNITA’ ACCOGLIE FESTOSAMENTE IL NUOVO PARROCO DON NICOLA MOBILIO. (di Mario Vuodi) 

 

Montegiordano-15/10/2019: LA COMUNITA’ ACCOGLIE FESTOSAMENTE IL NUOVO PARROCO DON NICOLA MOBILIO. (di Mario Vuodi) 

            Nel pomeriggio del 14 u.s nella Chiesa Parrocchiale “Sant’Antonio da Padova”, gremita di persone,  è avvenuta la cerimonia di insediamento del nuovo Parroco Don Nicola Mobilio, alla presenza del Sindaco, del Vicario del Vescovo, dei Parroci dei paesi viciniori, dei Vigili Urbani, della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e del Gruppo Nazionale di Protezione Civile  “Zepa” di Nova Siri.

         Don Nicola,  è figlio  di Montegiordano, la sua famiglia vive nella frazione Marina,  sacerdote da 4 anni, ha svolto la sua funzione per due anni a Roseto Capo Spulico e i successivi due anni nella vicina Oriolo.

        Presente alla cerimonia, anche, il Sindaco di Oriolo insieme a numerosi fedeli, molti dei quali, non hanno accettato di buon grado la decisione del  trasferimento di Don Nicola, accorsi a salutarlo e ringraziarlo per la sua missione svolta ad Oriolo, insieme ai giovani, alle famiglie, agli anziani e ai tanti gruppi presenti nel territorio.

                Si riporta una testimonianza:  “Don Nicola sa includere, si sporca le mani perché “non conosce i guanti”, non ha un “cuore ballerino” ma trafitto dall’amore per il Signore e per la gente e saldo in Dio…”.

         Prima di dare il via alla Celebrazione Eucaristica da parte del Vicario del Vescovo, c’è stata una telefonata in diretta del Vescovo, mons. Savino, che si è scusato per la sua, forzata, assenza e ha salutato Padre Manuel, attuale parroco,   Don Nicola e tutte le Autorità Civili e Militari presenti.

         A seguire l’intervento di Don Pasquale Zipparri, parroco di Rocca Imperiale e cancelliere preso la Curia Vescovile di Cassano allo Jonio che, ha informato  i presenti, della nomina di Don Nicola a Parroco della Parrocchia “Sant’Antonio da Padova” di Montegiordano, avvenuta, secondo i canoni del Diritto Canonico,  in data 29 agosto 2019.

         Ha concluso il Vicario con la presentazione di Don Nicola alla Comunità come servo di Dio, che viene  mandato per obbedire alla fede, in quanto vivere da Cristiani significa appunto:Obbedire.

Durante la celebrazione della Santa Messa sono stati offerti, alla Chiesa, dei Doni da parte della Comunità Parrocchiale.

In continuazione, l’intervento del Sindaco di Montegiordano che ha salutato i presenti, il Vicario del Vescovo, quale rappresentante della Chiesa, le Forze dell’Ordine, Padre Manuel, ringraziandolo ed elogiandolo, anche a  nome della Comunità che rappresenta, per i valori che ha saputo trasmettere, durante la sua permanenza a Montegiordano,  nella Chiesa e nel tessuto sociale.

Ha salutato e accolto gioiosamente Don Nicola, come parroco e come figlio di Montegiordano,  rassicurandolo della vicinanza e della collaborazione, che la Comunità avrà nei suoi confronti,  per contribuire alla buona riuscita della sua missione.

Don Nicola Mobilio, il nuovo Parroco di Montegiordano, dopo aver salutato e ringraziato tutti per la straordinaria accoglienza, ha annunciato che si impegnerà continuamente per dare il meglio se stesso e portare avanti la “Parola di Dio”, la “Celebrazione dei Sacramenti” e di essere il parroco, l’amico e il fratello di tutti.

Ha ringraziato, inoltre, le Autorità presenti, la Famiglia Ecclesiastica, la sua famiglia, le Suore e un ricordo e un saluto particolare a tutta Oriolo per la stima e la vicinanza che in questi anni gli hanno dimostrato.

E per finire il saluto e il ringraziamento del Sindaco di Oriolo a Don Nicola per tutto quello che, in poco tempo, è riuscito a fare per la sua comunità, portando serenità, distensione e tanta inclusione.

A conclusione di serata, tutti i presenti sono stati invitati nel sottostante salone parrocchiale per un rinfresco offerto dall’Amministrazione Comunale.

A Don Nicola gli auguri più sinceri affinchè  la sua missione possa trovare riscontro nell’intera Comunità e portare serenità, distensione e fratellanza.

         Mario Vuodi