Sibari-22/10/2019: TIRO CON L’ARCO E VALORI ETICI

                                    

TIRO CON L’ARCO E VALORI ETICI

Nello stesso modo in cui la freccia cerca il bersaglio, anche il bersaglio cerca la freccia, perché è lei che dà senso alla sua vita: non è più un pezzo di carta, ma è il centro del mondo di un arciere”(Paulo Coelho)

Questo umile “pezzo” che ci accingiamo a scrivere non viene preparato con la penna o con la tastiera di un computer, ma è il cuore che lo detta. E ciò accade non soltanto per la stima che ci lega al Dottor Guido Valenzano ed a sua moglie Gina Stan ma, soprattutto, per l’affetto che ormai da anni unisce il nostro cuore al loro.

Ogni evento organizzato da questi due splendidi amici sprigiona sentimenti particolari e speciali, in quanto è lampante come non trattasi soltanto di un mero avvenimento sportivo ma un momento di aggregazione e di condivisione di affetti e di valori interiori.

Il Dottor Valenzano, Responsabile Sud Italia Csen per ciò che concerne il Tiro con l’Arco, è un vulcano di  idee ed iniziative, dimostrando di possedere il classico “fuoco sacro” per il suo lavoro, che si estrinseca non soltanto nell’ambito sportivo ma si proietta anche nella sua attività di Educatore, che lo porta a lavorare con giovani diversamente abili, ai quali dona tutto il suo amore e le sue competenze.

Supportato dalla moglie Gina, Donna con la “D” maiuscola, sempre pronta a dare il suo fattivo contributo acchè ogni iniziativa dia i frutti sperati e continuamente in prima linea anche a livello sportivo.

Ultimamente il Centro Sportivo di Sibari, in gestione alla Real Sibari, nella persona di Grisolia Antonio e del fratello Claudio hanno messo a disposizione un’intera area al Settore Csen del Tiro con l’Arco – Sud Italia.

La suddetta area vuole diventare un’eccellenza nel panorama arcieristico grazie alla programmazione didattica esclusivamente dedicata al “Progetto Kàrman“.

Il Centro Polisportivo di Sibari, attraverso una connessione territoriale e collaborazione con altre attività sportive, si pone come importante punto di riferimento per le famiglie e lo sport dell’intero comprensorio.

I fratelli Grisolia sono due persone speciali, che hanno realizzato un Centro all’interno del quale oltre al Calcio ed al Volley, è possibile praticare svariate discipline sportive in un clima di serietà e professionalità; il loro scopo è quello di trasmettere tecnica e valori morali, dando primaria importanza al comportamento e, di certo, ciò costituisce un titolo di merito enorme.

Quando lo Sport, quello vero, non mette innanzi a tutto il business, ma l’etica ed i valori umani, allora davvero diventa mezzo di crescita non soltanto fisica ma anche morale.

Antonio e Claudio condividono appieno gli stessi intenti del Maestro Valenzano e ciò fa presagire un percorso formativo davvero entusiasmante.

Ma in cosa consiste il Progetto Karman ? E cosa si propone? Partiamo dalla consapevolezza che è l’arciere che impugna l’arco a fare la differenza. Il suo futuro e su come utilizzerà l’Arco e le frecce, non sono lasciate al caso. Non è uno strano fato o disegno astrale a decidere. Ciò che è e che sarà, ha origine dalla propria mente. Attraverso la cultura, l’arciere influenza e decide il proprio cammino. È solo l’arciere che sceglie la strada da percorrere, e il progetto KÀRMAN ne è altamente consapevole.

Impossibile non avvicinarsi con la mente all’antico concetto di Yin e Yang che sta alla base della filosofia e del pensiero cinese; esso, costituisce il simbolo della dualità esistente in ogni elemento di cui è composto l’Universo: due entità opposte e complementari che formano la totalità (le scienze ci sono arrivate secoli dopo con la teoria della materia e dell’antimateria, o della perfetta simmetria tra protone e antiprotone e così via fino all’infinito)

Il Progetto KÀRMAN vuole essere uno studio sperimentale e operativo, su un diverso e più ampio modo di concepire la formazione dell’arciere. Ha l’ambizioso obiettivo di formare Arcieri più consapevoli e coscienziosi nel proprio percorso di crescita non solo come atleti, ma anche e soprattutto, come persone.

Il progetto si contraddistingue per una sequenzialità ascendente di nozioni, laboratori e operatività attui a garantire all’allievo un bagaglio culturale ed educativo che lo accompagnerà durante tutta la vita.

Il Maestro Guido Valenzano, nella sua lungimiranza, ha pensato di creare un vero e proprio percorso formativo, introducendo il colore degli anelli/gradi, per cui possiamo affermare ciò: “La consapevolezza nel significato degli Anelli. In sintesi: il colore degli anelli più è scuro più è indice di quanto tempo pratichi e di quello che sai…ma non solo!!! Gli allievi si identificano in essi. La vera svolta del progetto non è caratterizzata dalla suddivisione di un Monte nozionistico in gradi (anelli),ma è sicuramente rappresentata dalla “consapevolezza”. Una qualità spesso trascurata nell’ambito formativo/educativo ma che la pedagogia moderna valuta come mattone cardine della crescita personale. Essere consapevole di ciò che si è, fornisce sicurezza e solidità emotiva. Permette di vivere in serenità con il proprio essere, ma soprattutto ci mette di fronte ai nostri limiti per cercare costantemente di superarli”.

Per portare avanti questo lavoro, il Maestro Valenzano si è ispirato ai gradi delle arti marziali orientali, quindi si partirà dall’anello bianco e si proseguirà con il giallo, l’arancione, il verde, il blu, il marrone, il nero e il rosso, ognuno dei quali prevede un percorso di studio e di crescita non soltanto tecnico-fisica ma anche umano-culturale.

Nello specifico si è ispirato al Taijiquan per integrare questo interessante Progetto in un discorso tradizionale e ,nello stesso tempo, moderno, considerato che il Tiro con l’Arco avrà la possibilità di sfruttare i princìpi di questa disciplina, quali rilassamento, respirazione, visualizzazione, concentrazione, postura per dare quel quid in più alla sua pratica sportiva.

In un momento storico nel quale ogni attività sportiva viene snaturata nel suo aspetto tradizionale, il Maestro Valenzano vuole mantenere inalterati i valori ed i princìpi della sua disciplina e, nel contempo, offrire una “idea” nuova per quanto riguarda il Tiro con l’Arco, ma che affonda le proprie radici nell’antica cultura orientale, al fine di creare un connubio che, di certo, saprà evolversi verso mete elevatissime a livello sportivo ed umano.

Siamo certi che il Centro Sportivo di Sibari diventerà punto di riferimento per tutti gli appassionati di Tiro con l’Arco, che potranno usufruire di una location eccellente ed avranno la possibilità di avvicinarsi ad una disciplina che permetterà loro di godere di insegnamenti improntati su serietà, professionalità e moralità e di praticare sana attività all’aria aperta.

Permetteteci di ringraziare ancora profondamente Guido e Gina, la cui sensibilità, dolcezza, rispetto e disponibilità travalicano tutto il resto; pensiamo che persone così siano un esempio positivo da imitare e da seguire, in quanto in una società che pare abbia perso di vista i valori profondi della vita, questi due giovani professionisti sono un’oasi nel deserto.

RAFFAELE BURGO