Trebisacce-21/11/2019: Nuova S.S. 106:atteso in primavera l’inizio dei lavori

«TREBISACCE «Terzo Megalotto della S.S. 106 Sibari-Roseto Capo Spulico: le procedure per dare inizio ai lavori procedono regolarmente. Le pratiche di entrata in possesso dei terreni che abbiamo già provveduto a liberare dai residuati bellici sono in fase ultimativa e dovrebbero concludersi entro il corrente anno. Intanto stiamo allestendo la sede operativa del Contraente Generale. Nel frattempo i Ministeri competenti stanno valutando il progetto esecutivo, per cui pensiamo che nella prossima primavera dovrebbero iniziare i lavori. Lanciamo perciò l’appello a tutte le parti interessate ai lavori di rimuovere ogni eventuale ostacolo che possa ostacolare o ritardare l’apertura dei cantieri». E’ quanto ha testualmente dichiarato la dr.ssa Maria Elena Cuzzocrea presidente del Consorzio Sirio-Impregilo-Contraente-Generale del progetto intervenendo nel mega-Convegno organizzato a Trebisacce dalla Filca-Cisl a cui, oltre ai quadri generali della Cisl e della Filca-Cisl, ha partecipato una marea di lavoratori provenienti da tutto l’Alto Jonio e da tutta la Sibaritide e gran parte dei sindaci del territorio, a dimostrazione della grande sete di lavoro e delle ansiose aspettative dell’apertura dei cantieri del Terzo Macrolotto della S.S. 106 che riguarda i 38 chilometri non ancora adeguati che intercorrono tra Sibari e Roseto Capo Spulico. L’apertura dei lavori del Convegno coordinati da Giuseppe Lavia Segretario Provinciale della Cisl è toccata al sindaco di casa Franco Mundo che, d’intesa con  i vertici della Filca-Cisl, ha promosso questo grande summit sindacale per fare il punto della situazione e provare a smuovere gli ostacoli residuali rispetto a un’opera ritenuta strategica non solo per la Calabria ma per tutto il Mezzogiorno la cui storia infinita, come hanno opportunamente ricordato i vertici della Cisl, il Segretario Regionale Filca-Cisl Mauro Venulejo, il Segretario Generale della Cisl-Calabria Tonimo Russo, il presidente di Ance-Calabria Gianni Perciaccante e il Segretario Nazionale della Filca-Cisl Franco Turri che ha concluso i lavori, è iniziata nientemeno che nel 2001 e, a distanza di quasi 20 anni, nonostante sia già stata finanziata dal CIPE con il corposo investimento di 1miliardo350mila di euro, per colpa della strabica e inconcludente politica nazionale, continua a fare anticamera nelle sedi dei Ministeri competenti e nelle pastoie della burocrazia ministeriale. E tutto questo perchè, oltre alle difficoltà economiche dell’Astaldi, è mancata la volontà politica a livello nazionale di dare il via a un’opera solo a parole ritenuta essenziale per vincere l’isolamento, per creare occupazione  e per completare il corridoio jonico di innesto con l’Autostrada Adriatica. E’ toccato al sindaco di casa Avv. Franco Mundo, in apertura, ringraziare la Cisl per questa grande iniziativa e ricordare gli effetti benefici che l’opera può sprigionare in termini di lavoro e di indotto. In particolare a Trebisacce nel cui territorio ricade una fetta corposa dell’investimento complessivo. «Proprio per questo, come sindaci dei comuni interessati, – ha dichiarato il sindaco Mundo – non abbiamo fatto obiezioni e abbiamo accettato la progettazione definitiva rinunciando magari ad aggiustamenti che ci potevano fare comodo per tutelare gli interessi delle nostre comunità e siamo pronti a fare fronte comune per agevolare l’inizio dei lavori, impegnandoci fin da ora a collaborare con le istituzioni sovra-comunali per tenere lontani gli appetiti della criminalità che potrebbe provare a “disturbare” il prosieguo dei lavori». Tutti i dirigenti sindacali della Cisl e della Filca -Cisl oltre al Presidente delle imprese di costruzione Perciaccante, interpretando nei loro interventi le aspettative e l’ansia dei tanti lavoratori presenti, hanno sottolineato la grande sede di lavoro che accomuna tutta la Calabria e che porta tanti giovani (4mila all’anno) a lasciare la propria terra in cerca di lavoro. Più di uno di loro ha contestato il “reddito di cittadinanza” e invocato il “lavoro” come unica medicina per combattere la disoccupazione e far ripartire il Paese. «La S.S. 106 – ha chiosato Franco Turri nel concludere i lavori e nel commentarne la lunga telenovela – è la metafora di un Sud immobile. Perciò noi chiediamo che l’apertura dei lavori possa avvenire al più presto e diventare il simbolo della rinascita per la Calabria e per l’intero Paese».       

Pino La Rocca