Trebisacce-02/12/2019: ANTICA TRADIZIONE

                                          

      

 

 

ANTICA TRADIZIONE

Il thè come stile di vita, come tradizione millenaria basata sulla costante ricerca della qualità, ha sempre avuto un grande valore simbolico nella storia delle arti marziali orientali, nelle sue tradizioni e ha tuttora un ruolo importante nella quotidianità di milioni di praticanti.

 

Da sempre in oriente ,e in tutte le scuole di arti marziali cinesi e giapponesi  sparse nel mondo, il thè è presente.  Tradizionalmente rappresenta la bevanda per eccellenza del vero praticante di una arte marziale ed ha una dimensione non solo fisica ma anche mentale/spirituale. In questo contesto il thè è considerato la bevanda ristoratrice per eccellenza. Antichi e moderni artisti marziali lo hanno da sempre riconosciuto e valorizzato per le sue notevoli proprietà benefiche. Calma lo spirito quando serve  e dà sempre forza e sostegno.

 

Ma il thè, nel mondo delle arti marziali orientali, è importante anche perché è sempre stato usato come un esempio per esprimere e spiegare molti concetti filosofici legati alla disciplina e anche come modello di paragone per distinguere e confrontare la qualità di un metodo o di un risultato marziale.

 

Un esempio classico, riproposto in chiave moderna anche in un famoso film sulle arti marziali, ‘Fearless’ in cui si mettono in relazione  le arti marziali ed il thè nelle sue differenti qualità. Durante un incontro tra due grandi maestri di arti marziali essi discutono delle differenze tra i loro diversi stili di arti marziali davanti ad una tazza di ottimo thè.

 

Il primo maestro sostiene che le arti marziali sono distinte in differenti stili così come vi sono differenti tipi di thè. Di conseguenza se si classificano i differenti tipi di thè per qualità e importanza così andrebbe fatto per i differenti stili di arti marziali.

 

Il secondo maestro sostiene che il thè è sempre thè e di per se è perfetto. Sono le persone che lo servono in differenti modi e qualità, secondo la loro competenza e conoscenza. Così allo stesso modo tutte le arti marziali sono valide ma sono le persone che le praticano che le esprimono secondo la loro competenza e abilità.

La pianta del thè, originaria della Cina del Sud, era conosciuta fin dai tempi più antichi dalla medicina e dalla botanica cinesi, e prima di diventare una bevanda, il thè era una medicina.

 

Solamente nell’VIII secolo d.C. in Cina (in epoca Tang) venne codificata la prima Cerimonia del thè della storia e la magica bevanda venne ben presto introdotta nel regno della poesia come uno dei divertimenti eleganti.

 

La Cerimonia del thè è un’arte e come le altre tradizioni artistiche anche il thè ha le sue scuole e le sue epoche. La sua evoluzione si può dividere in tre periodi principali, dove gli ideali del thè caratterizzano i diversi momenti della cultura cinese:

 

Epoca Classica. Quella del thè Bollito col Sale (dinastia Tang, 618–907). La prima e più antica cerimonia del thè documentata.

Epoca Romantica. Quella del thè in Polvere Sbattuto (dinastia Song, 960–1279). Da cui è derivata e si è poi sviluppata l’intera cerimonia del thè in Giappone verso il XV secolo.

Epoca Naturalistica. Quella delle Foglie di thè Infuse (dinastia Ming, 1368–1644). Noi moderni apparteniamo a quest’ultima scuola.

RAFFAELE BURGO