Trebisacce-29/12/2019:    IL SOGNO REALIZZATO DI  UN RAGAZZO STRAORDINARIO

                 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   IL SOGNO REALIZZATO DI  UN RAGAZZO STRAORDINARIO

 

Quando è in acqua, Marco è come una farfalla: libero” (Barbara D’Aniello)

Pensavamo che nella nostra vita avevamo ormai avuto la possibilità di conoscere persone dotate di carismi particolari, pertanto mai avremmo creduto che esistesse ancora qualcuno capace di emozionarci e commuoverci, qualcuno capace di darci un insegnamento forte e profondo, qualcuno in grado di farci capire che nella vita nulla è impossibile e che i miracoli possono accadere se soltanto si è circondati da amore profondo.

In una giornata ventosa di Dicembre abbiamo avuto la gioia e l’onore di conoscere un ragazzo davvero unico e speciale, un ragazzo autistico dalla nascita ma che, visto oggi, non denota alcun segno che possa far pensare a qualsivoglia tipo di problematica, un ragazzo bellissimo ed in possesso di una solarità e di una simpatia incredibili.

Parliamo di Marco D’Aniello, un esempio per tutti, un campione nello sport e nella vita.

Quando, in quel di Taranto, la città dove vive, il papà Roberto, visibilmente commosso, ci raccontò la sua storia, sentivamo dentro di noi un groviglio di emozioni fortissime e, non ci vergogniamo di dire, che gli occhi diventavano lucidi, ma nel contempo venivamo invasi da una luce potentissima, che era quella della speranza.

«Speciali sono i bambini autistici così come gli uccelli sono diversi nei loro voli. Tutti, però, hanno il diritto di volare». (Jesica Del Carmen Perez).

Marco è un ragazzo che, fino ad un certo punto della sua vita, ha sofferto molto la sua condizione, che molti “vedono” come disabilità, sia a scuola che nei rapporti interpersonali, ma circondato dall’amore del papà Roberto, della mamma Cinzia e dalla sorellina Barbara è riuscito a dimostrare come con caparbietà ed affetto vero si supera tutto, anzi si diventa simbolo positivo per quanti si trovano a dover fronteggiare momenti difficili nella propria vita.

Da piccolo ha dovuto subìre le cattiverie dei compagni di scuola, che lo vedevano “diverso” proprio a causa della sua sensibilità, ma la sua bontà gli ha fatto dimenticare tutto ed ama ripetere spesso che adesso lui pensa soltanto ad essere felice.

Dicevamo che Marco è un giovane di 21 anni che, grazie allo sport, nello specifico il nuoto, è diventato un punto di riferimento certo e preciso per tanti ragazzi e ragazze che si perdono nei meandri dello sconforto.

Qualche anno addietro Marco, mentre vedeva una fiction televisiva dal titolo “Come un delfino”, interpretata da Raoul Bova, che raccontava la storia di un gruppo di ragazzi diversamente abili, portati alla vittoria dall’impegno e dall’amore del loro Insegnante, volle fortissimamente provare a fare anche lui questa attività sportiva.

La visione di quella fiction coincise con la sua rinascita, una sorta di sussulto interiore, che lo porta a vincere medaglie d’oro e battere record nazionali con prestazioni incredibili dal punto di vista atletico e psicofisico.

Si pensi che, oltre ad una infinità di medaglie conquistate in varie gare, vince la medaglia d’oro ai Campionati Italiani di Fabriano in vasca corta, stabilendo il record italiano con un tempo di 30′ e 78″ nei 50 stile libero. Dopodichè nuovo oro e nuovo record 30′ 20″.

E lui racconta tutto ciò con una modestia ed una naturalezza disarmanti, soprattutto sempre con quello splendido sorriso che gli illumina quel volto pulito, sinonimo di valori forti che possiede insiti in sé e che i suoi genitori gli hanno sempre inculcato.

Il Gruppo Sportivo “A.S.D. Il Delfino” di Taranto, con il suo Presidente Giuseppe Fischetti, ha da subito creduto in lui, intravedendo in Marco non soltanto un potenziale campione ma, soprattutto, un ragazzo stupendo in possesso di quei valori etici che ormai pare siano andati disgregati.

Grazie agli insegnamenti ed alla grande umanità dei suoi tecnici, la Dottoressa Tiziana Lenoci e la Dottoressa Alessia Caffio, Marco riesce ad esprimere tutto se stesso quando trovasi in vasca ed è bellissimo quando, con il suo sorriso dolcissimo, ripete una frase stupenda:” Quando nuoto, l’acqua che scivola sul corpo ti accarezza come una mamma”.

Marco è amato da tutti e si allena praticamente tutta la settimana, infatti quando non è in piscina lo si trova nella palestra Dojo Arashi & Fit dei Maestri Roberto De Ronzi ed Elena D’Arcangelo, altri due grandi Insegnanti che con la loro dolcezza e sensibilità vivono in un connubio perfetto con questo ragazzo straordinario.

Questo è Marco, questa è la sua sensibilità, questa è la sua gioia di vivere, questo è il grande insegnamento di vita che dà a tutti noi.

Marco ha creato un hashtag che lo rappresenta, #tristezzazero e desidera realizzare delle shirt con questa frase da regalare a chi ha perso il sorriso.

La sua solarità è contagiosa e chiunque ha la fortuna di stargli accanto può godere dell’affetto che egli riesce a donare senza chiedere nulla in cambio.

Molto credente, è guidato da una grande Fede, che gli è molto d’aiuto anche nei momenti più delicati.

La disabilità non è una coraggiosa lotta o “il coraggio di affrontare le avversità”. La disabilità è un’arte. È un modo ingegnoso di vivere (Neil Marcus).

Marco ha dimostrato come l’integrazione è l’obiettivo, mentre lo sport è il veicolo. Lo sport è, infatti, un veicolo speciale nel progetto di inclusione, proprio perché dà ad ognuno un ruolo preciso in un contesto collettivo, considerato che nell’attività sportiva si è tutti uguali.

Mentre lo si guarda negli occhi ci si rende conto di trovarsi di fronte ad un ragazzo speciale, ma non soltanto per i suoi successi sportivi, quanto per quella forza che sprigiona dal suo cuore: un cuore grande, un cuore capace di profondere un amore sviscerato verso coloro che ama con un trasporto emotivo straordinario.

E, credeteci, ascoltare la sua storia, dialogare con lui serenamente significa crescere davvero tantissimo, maturare dal punto di vista umano, comprendere quali sono i veri valori della vita, al di là delle apparenze, della superficialità, delle cose effimere.

Marco ha due genitori meravigliosi, due persone da prendere ad esempio positivo da seguire ed imitare, un papà ed una mamma che tutti vorrebbero avere per la dolcezza che hanno messo nel seguire il proprio figlio. Ed è anche grazie a loro se oggi Marco è un giovane felice, sereno, sanamente orgoglioso di quanto raggiunto e di quanto ancora raggiungerà con tenacia, spirito di abnegazione, serietà e passione.

Il nuoto ha un campione fortissimo, che darà tante soddisfazioni al nostro Paese, ma la vita ha un fuoriclasse, perché tutti abbiamo bisogno di esempi come quello di Marco, un faro che illumina le notti tempestose di tanti che hanno il buio “dentro” a causa di varie problematiche.

Dopo i diversi successi conseguiti, Marco aveva ancora un desiderio, che era quello di conoscere Raoul Bova, la persona che, grazie al suo film, gli aveva dato l’imput per iniziare a cimentarsi nel nuoto.

Ebbene, questo suo sogno si è avverato, infatti è riuscito a conoscere l’attore nel corso del programma televisivo “La porta dei sogni”, condotta da Mara Venier e trasmessa su Rai 1.

Durante questo incontro commovente, il papà Roberto, la mamma Cinzia e la sorella Barbara hanno, con grandissima commozione, raccontato la storia di questo loro figlio speciale e meraviglioso, e lo stesso Marco ha voluto ricordare i momenti salienti della sua vita e la sua vittoria contro tutto e tutti.

Raoul Bova, anch’egli nel passato campione di nuoto, visibilmente commosso, ha espresso il desiderio che in una eventuale prossima serie della fiction, Marco dovrà farne parte attiva ed integrante.

Molto belle le parole del famoso attore, quando dice:” Marco, posso dirti che la mia più bella vittoria è avere avuto la possibilità di conoscere una persona come te”.

Marco, sempre ad maiora e grazie di tutto, grazie per questo straordinario insegnamento di vita, grazie di esistere e grazie a Roberto, Cinzia e Barbara, il cui esempio deve essere un punto di riferimento, a dimostrazione che l’amore anima sempre senza disanimarsi mai: persone a cui dare l’oscar della grandezza d’animo, dei sentimenti veri, dell’AMORE.

Fisico atletico, volto da attore cinematografico, simpatia da vendere, occhi puliti: Marco è insomma un ragazzo d’oro, in grado di farci ancora tantissimi doni, tutti proiettati verso le mete elevatissime della forza interiore, dei valori tradizionali di un tempo, quando la luna faceva ancora innamorare e quando un sorriso valeva molto più della elettricità, ma costava meno.

Ebbene, Marco riesce a darci questi sussulti, con il suo sorriso e con i suoi abbracci affettuosi, spontanei e sinceri, pieni di quell’amore che soltanto lui riesce a donare.

E ci riesce con quella semplicità che soltanto i GRANDI sanno possedere.

RAFFAELE BURGO