Roseto Capo Spulico-23/01/2020: Un corso innovativo per curare la demenza

ROSETO CAPO SPULICO Implementare la cura della demenza senile per migliorare l’assistenza sanitaria presso le strutture specializzate nell’assistenza ai pazienti della terza età come, appunto, la Casa Protetta “Villa Azzurra” di Roseto Capo Spulico nella quale trovano assistenza circa 80 ospiti provenienti da tutto l’Alto Jonio. E’ con questo importante obiettivo che in questi, presso la sede dell’ANASTE Calabria (associazione nazionale strutture delle terza età) con sede a Lamezia Terme, è in corso il I° Corso di “Dementia Care Mapping” (DCM TM), un innovativo strumento di valutazione della relazione tra persona con demenza e operatore sanitario per la realizzazione di cure centrate sulle persone ospitate nelle strutture residenziali. Il Corso è stato organizzato dalla dott.ssa Alba Malara, responsabile scientifico della “Fondazione ANASTE-Humanitas”, in collaborazione con la prestigiosa Università Bradford, nel West Yorkshire, in Inghilterra, che ha  fornito il trainer, nella persona della dott.ssa Lindsey Collins, esperta affermata nello sviluppo e nella formazione sulla cura della demenza e Consulente Senior del “Center for Applied Dementia Studies di Bradford” per il “Dementia care Mapping”. Il Corso è rivolto a 15 professionisti tra geriatri, psicologi, infermieri, operatori socio-sanitari ed educatori professionali provenienti da diversi centri della Calabria, come quello di “San Domenico” e della Casa Protetta “Madonna del Rosario” di Lamezia Terme, della RSA di “Villa Elisabetta” di Cortale, della “Casa Amica” di Fossato Serralta, della Casa di Riposo “Villa Marinella” di Amantea, della RSA “La Quiete” di Cosenza e, appunto, della Casa Protetta “Villa Azzurra” di Roseto Capo Spulico. Saranno così i primi “Mapper di DCM” ad essere formati in Calabria e potranno utilizzare il DCMTM all’interno delle proprie strutture residenziali per perfezionare la cura della demenza centrata sulla persona attraverso un’applicazione pratica in grado di monitorare la qualità delle cure fornite e la qualità della vita delle persone con demenza senile. “Si tratta di una vera innovazione culturale nell’assistenza alle persone con demenza, – ha affermato la dottoressa Malara – di una sfida impegnativa ed entusiasmante per tutto lo staff assistenziale delle strutture residenziali che applicheranno questa nuova metodica che implica un cambio di prospettiva sia nella coscienza di ciascun professionista che nella qualità dell’assistenza. Accanto ai tradizionali indicatori di qualità assistenziale – ha aggiunto la dr.ssa Malara – si profilano infatti nuovi e impegnativi indicatori quali il benessere, la funzione, la relazione e la comunicazione e noi, – ha concluso la dr.ssa Malara – nonostante le attuali difficoltà del settore, siamo pronti al cambiamento convinti, malgrado tutto, che tanto ancora si possa e si debba fare per qualificare l’assistenza alle persone con demenza».

Pino La Rocca