Corigliano Rossano-19/03/2020: RAPANI: «ROSSANO CENTRO COVID? LO SI DOTI DI UOMINI E MEZZI»

Rapani ad Atreju

RAPANI: «ROSSANO CENTRO COVID? LO SI DOTI DI UOMINI E MEZZI»

Il dirigente nazionale di Fratelli d’Italia chiede interventi rapidissimi all’Asp ed al commissario regionale alla sanità

 

CORIGLIANO ROSSANO • «Comprendiamo le esigenze del servizio sanitario nazionale e dell’Asp che hanno individuato l’ospedale di Rossano quale Centro Covid per la Sibaritide perché dotata di Unità operativa complessa di Rianimazione. Ma adesso il commissario dell’Azienda sanitaria predisponga tutti gli atti propedeutici utili a dotare il polo ospedaliero di tutte le attrezzature, in tempi rapidissimi, anche se forse avrebbe dovuto prima agire in questo senso e poi emettere la disposizione».

È quanto dichiara il dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani.

«E poi non possiamo più tollerare che un paziente, poi risultato positivo al Covid-19, ricoverato ed in attesa di un trasporto presso l’Annunziata di Cosenza, rimanga ad aspettare un’ambulanza dalle 19,00 fino alle 2,00 del mattino successivo perché non vi erano mezzi disponibili. Ed allora, l’Asp predisponga tutto il necessario per rinforzare il servizio, se è vero com’è vero che il 118 è ai minimi termini. E prima che faccia incetta di denunce per omissione di soccorso, metta mano alle risorse insieme al commissario regionale alla sanità per assumere personale, in primis. Contestualmente lo doti di dispositivi di protezione individuale personali».

Rapani definisce «drammatica» la situazione in cui versa il servizio di emergenza. «Mancano personale e mezzi. L’unica ambulanza a disposizione dell’Ospedale di Rossano è spesso in riparazione, dopo aver percorso circa 700mila chilometri. Controlli, Zuccatelli, perché vi sono sei infermieri sulla carta ma nei fatti sono solo in tre. Intercetti quegli autisti dagli altri presìdi dove non ci sono ambulanze».

La lista delle disfunzioni del servizio sanitario, per il rappresentante del partito della Meloni, sono «infinite».

«L’Asp – prosegue Ernesto Rapani – tuteli anche tutto quel personale medico e infermieristico costretto, come abbiamo registrato spesso e volentieri, anche a 18 ore di turno consecutive, ed in questo delicatissimo periodo, soprattutto, attivi il servizio pre-triage nelle due tensostrutture montate fuori dal Pronto soccorso, anche di notte».

Rapani, infine, si appella anche al sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi. «Pretenda in tempi celeri il potenziamento della struttura ospedaliera con uomini e mezzi o denunci alla Procura della Repubblica, in forma cautelativa, le inottemperanze. Non vorremmo che qualora si dovessero riscontrare problemi seri di carattere sanitario, le responsabilità le si addebitassero, malauguratamente, al personale medico e paramedico che stoicamente lavora senza sosta. Di tutto ciò – conclude Rapani – ho informato il presidente della Regione, Jole Santelli, alla quale ho chiesto di intervenire sui commissari»