Alto Jonio-29/05/2020: REDAZIONALE: SIBARITIDE IN CERCA DI UNITA’ E DI COESIONE TERRITORIALE di Pino La Rocca

Flavio Stasi

REDAZIONALE: SIBARITIDE IN CERCA DI UNITA’ E DI COESIONE TERRITORIALE

                                                                                                            di Pino La Rocca

ALTO JONIO La coesione territoriale e la concertazione istituzionale come unica strategia possibile per affermare il diritto ad una sanità dignitosa e, più in generale, per far fronte alla grave carenza di rappresentanza politica nella deputazione nazionale. Solo così, rimanendo uniti e facendo rete, si possono affrontare e risolvere le tante emergenze che affliggono tutta l’area jonica della provincia di Cosenza. Per fortuna – ma è presto per tirare le conclusioni – pare lo abbia capito il giovane sindaco dell’Area Urbana Corigliano-Rossano Flavio Stasi che fin dal suo insediamento, preso atto della debolezza politica della vasta area jonica che va da Cariati a Rocca Imperiale e ragionando al di fuori dei soliti e beceri steccati ideologici e politici, è impegnato a tessere una virtuosa rete di rapporti con tutti i Sindaci della Sibaritide e dell’Alto e Basso Jonio. E’ proprio con questa strategia che Flavio Stasi, facendo leva sull’autorevolezza derivante dalla fusione delle due città di Corigliano e Rossano che hanno dato vita a un’area urbana di oltre 80mila abitanti, può utilizzare il potere di rappresentanza di ben 35 sindaci come autorevole forza istituzionale in grado di superare l’endemica debolezza politica dell’intera Sibaritide provando a creare, finalmente, le condizioni perché quest’area finisca una volta per tutte di essere soggiogata e subordinata all’area del Capoluogo. Grazie infatti alla fusione, la vasta area che si estende a Nord e a Sud dell’Area Urbana, un tempo parte centrale della mitica Magna Grecia e oggi ricca di enormi potenzialità inespresse, ha un riferimento preciso, una locomotiva in partenza a cui aggrapparsi per vincere l’isolamento e per confidare in una nuova prospettiva di sviluppo. Due però le condizioni essenziali per comporre e far partire questo treno: che i Sindaci dei 35 Comuni si convincano a guardare oltre il proprio piccolo campanile e si mettano nelle condizioni di fare sistema e che la classe politica della città di Corigliano-Rossano, ma anche i cosiddetti “opinion leaders”, capiscano che la forza istituzionale di 35 Sindaci può valere molto di più di un singolo Municipio, pur se grande e ricco di storia e di cultura. Oggi l’area urbana di Corigliano-Rossano ha la grande opportunità di rilanciarsi come motrice dello sviluppo, capitalizzando la nuova dimensione urbana ma anche la forza istituzionale di 35 Comuni, magari più piccoli ma anch’essi ricchi di storia e di beni ambientali, pronti, come altrettanti vagoni, ad agganciarsi al treno della crescita e dello sviluppo socio-economico e culturale. In proposito sembra avere le idee abbastanza chiare il Sindaco Flavio Stasi quando, a proposito della grave emergenza-rifiuti, e in particolare delle gravi lacune in ambito sanitario, afferma: «Da Sindaco della città più importante della fascia, ho fatto una precisa scelta politica che ho condiviso, in piena trasparenza, con tutti i colleghi della fascia Jonica, a partire dai sindaci di Cariati e di Trebisacce. Sono profondamente convinto – ha aggiunto – che il nostro territorio sia in grado di ottenere una nuova organizzazione ospedaliera, ma solo e soltanto se resterà unito, da Rocca Imperiale a Cariati, elaborando dal basso una proposta di riorganizzazione complessiva che non si limiti a guardare da un lato o dall’altro, ma che invece parta dallo Spoke-Corigliano-Rossano (e dal futuro Ospedale della Sibaritide), dando funzioni e dignità anche ai due ospedali “di frontiera” di Cariati e Trebisacce. Se si vuole davvero mettere in discussione le soppressioni ed i depotenziamenti del passato ed ottenere qualcosa di nuovo, – ha assicurato il Sindaco dell’Area Urbana – sono certo che questa sia l’unica strada: quella di un territorio unito che metta in difficoltà i decisori istituzionali (in questo caso Regione e Commissario) con una proposta che superi i campanilismi del passato e che preveda servizi sanitari efficienti ed efficaci e non semplici posti al sole o strutture da riempire di personale. Questa è la strada che abbiamo imboccato insieme alle amministrazioni di Cariati e di Trebisacce e sulla quale intendiamo coinvolgere l’intero territorio. Ne devono prendere atto – ha concluso il Sindaco Flavio Stasi – anche i tanti che viaggiano con il paraocchi pensando di vivere nell’ombelico del mondo, mentre anche la recente pandemia ha dimostrato che da soli non si va nessuna parte». In effetti, sembrano lontani anni luce i momenti in cui, inopinatamente chiusi gli Ospedali di Cariati e Trebisacce, gli amministratori di Corigliano e di Rossano del tempo, si fregavano le mani ragionando in termini di “mors tua, vita mea”, mentre autorità sanitarie e dirigenti-medici facevano a gara per spogliare il “Chidichimo” e il “Cosentino” di personale e di attrezzature, dando vita a un vero e proprio… assalto alla diligenza! Non è un caso, infatti, che gli elettori di Corigliano-Rossano abbiano deciso di voltare pagina e di eleggere un sindaco giovane e soprattutto fuori dagli schemi.

Pino La Rocca