Alessandria del Carretto-08/06/2020: Vandali in azione:danneggiati vasi e fiori

Fiori prima di essere estirpati
Vasi manomessi

ALESSANDRIA DEL CARRETTO Vandali in azione nel corso della notte scorsa sul Corso principale del paese: danneggiate le fioriere ed estirpati i fiori (gerani, gerbere, lantane…) che da poco l’amministrazione comunale aveva messo a dimora per abbellire e rendere più accogliente il caratteristico borgo antico che sorge ai piedi del monte Sparviere. Ne ha dato notizia, con legittimo rammarico, il primo cittadino Domenico Vuodo che stamattina, appena scoperti gli atti vandalici compiuti dai soliti cretini, si è recato presso la Stazione dei Carabinieri di Oriolo dove ha sporto formale denuncia contro ignoti. Porta d’accesso al Parco Nazionale del Pollino, Alessandria del Carretto è il borgo montano più alto, (1.000 metri s/l/m) del Parco Nazionale del Pollino, uno dei borghi autentici più caratteristici e belli della Calabria dal quale si può ammirare un suggestivo panorama che spazia su tutto l’orizzonte che va dal Pollino al Golfo di Taranto. «Un gesto ignobile e un atto vile e codardo che, sebbene economicamente non rilevante – ha dichiarato a caldo il sindaco Vuodo – qualche deficiente ha perpetrato ai danni della comunità estirpando e danneggiando i fiori che l’Amministrazione Comunale aveva da poco acquistato per abbellire il nostro Corso. Chiunque abbia informazioni utili alle indagini – ha aggiunto il Geom. Vuodo – mi contatti o, se preferisce, contatti direttamente i Carabinieri di Oriolo. Da parte sua l’amministrazione comunale, ove venissero identificati gli autori del gesto insano, si riserva di costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario a loro carico. Tolleranza zero – ha minacciato il primo cittadino – verso gli incivili che non rispettano le regole, che non hanno il coraggio di affrontare le persone e se la prendono con piante e fiori, o con animali». Unanime e sdegnata la reazione sul web da parte di tantissime persone, e non solo alessandrine, che hanno stigmatizzato il vile gesto. Per sintesi, ne riportiamo solo due: «Non ho parole per definire questo gesto. Vivete tutti in questo piccolo paese, vi conoscete come se foste un’unica e grande famiglia. E’ come se distruggeste i fiori del vostro stesso giardino, rovinando la sua immagine. Avreste invece dovuto portare un altro vaso e metterlo al fianco di quelli allestiti dal Comune al fine di rendere più bello e accogliente il vostro paese». «Pensavo che un momento di pandemia così difficile avrebbe contribuito a cambiare in meglio l’animo umano. Almeno in questo caso mi sono sbagliato, per cui ritengo che una bestia del genere, povera di senso civico ma ricca di ignoranza e cattiveria, venga punito e condannato a pagare penalmente il suo ignobile gesto».

Pino La Rocca