Rocca Imperiale- 11/11/2020: L’Asp invita a chiudere le scuole per ulteriori 15 giorni/ Ranù: la Regione assuma il coordinamento dell’emergenza

Giuseppe Ranù

Rocca Imperiale: 11/11/2020

L’Asp invita a chiudere le scuole per ulteriori 15 giorni

Ranù: la Regione assuma il coordinamento dell’emergenza

 

“Valuteremo anche questa indicazione dell’ ASP. Abbiamo anticipato la sospensione dell’ attività in presenza per timore di quanto addotto dall’ ASP. In ogni caso resta sconcertante che la debolezza del sistema sanitario debba pregiudicare le nuove generazioni. La Regione assuma subito il coordinamento di questa emergenza ed intervenga per difendere le SCUOLE e i ragazzi. Le nostre “menti vive”. Un giorno in DAD, nonostante gli sforzi, non è uguale ad un giorno in presenza”, è questo il pensiero espresso dal sindaco Giuseppe Ranù. L’azienda sanitaria Provinciale di Cosenza-Dipartimento di prevenzione, a firma del direttore dott. Mario Marino, stamattina ha inviato una nota al sindaco Ranù, invitandolo a valutare la sospensione dell’attività didattica in presenza per la scuola dell’infanzia, per la primaria e per le classi prime della secondaria di 1° grado. Per la verità questo tipo di azione il sindaco Ranù,con apposita ordinanza, l’aveva addirittura anticipata,per la sicurezza della comunità. Vista la crescita esponenziale della curva epidemiologica, si legge nella nota, dal 12 ottobre ad oggi, espressione dell’incremento significativo di nuovi casi di infezione da Sars-Cov-2 che ha registrato una impennata della curva epidemica con ben 1901 nuovi casi e 23 decessi, dato aggiornato ad oggi, distribuiti su tutto il territorio provinciale. Considerato che tale incremento è più sensibile nell’ambito scolastico che comporta conseguentemente la necessità di effettuare screening massivi a docenti, alunni e personale Ata. A causa di ciò si ha un ulteriore sovraccarico dell’unico laboratorio della provincia di Cosenza in grado di processare i tamponi per la ricerca del Covid che si traduce in un ritardo eccessivo nella trasmissione dei referti. Tale ritardo comporta l’impossibilità dei contatti in tempi rapidi e, pertanto, si invitano anche i sindaci a considerare l’adozione di un provvedimento di chiusura, per almeno 15 giorni, delle scuole per le quali è attualmente prevista la didattica continua in presenza, al fine di consentire il graduale superamento della criticità rappresentata.

Franco Lofrano