Alto Jonio-14/01/2021: LSU ed LPU per Laurito il Sindacato sempre a fianco dei lavoratori

I 43 LSU ed LPU di Trebisacce

ALTO JONIO Se oggi LSU ed LPU non sono più precari ma sono stati stabilizzati come lavoratori “a tempo indeterminato”, gran merito è del Sindacato che è stato sempre a fianco di questi lavoratori a partire dal dicembre 2014, data fatidica in cui l’allora Presidente Oliverio ha deciso di investire 38milioni di euro come contributo regionale a favore dei circa 5.000 LSU ed LPU di allora a cui in seguito si è aggiunto il contributo dello Stato. E’ quanto ha tenuto a precisare il Segretario Generale della Nidil-Cgil Comprensoriale Vincenzo Laurito per contestare le avventate dichiarazioni di qualche Sindaco dell’Alto Jonio che ha accusato i Sindacati di essersi svegliati solo ora dal letargo e, sollevando il problema della riduzione del monte-ore adottato da tanti Comuni, soprattutto i più piccoli, di aver innescato una sorta di guerra tra poveri. «Per difendere e ottenere la continuità di quei finanziamenti e fino ad ottenerne la storicizzazione – ha rivendicato lo stesso Sindacalista Castrovillarese – nel luglio 2015, come Sindacato schierato sempre a fianco di questi lavoratori, abbiamo occupato l’Autostrada andando incontro a denunce ed a procedimenti giudiziari di cui ancora oggi subiamo lo strascico. Ma non ci siamo mai fermati e, – ha aggiunto Laurito – anche nel recente passato (settembre 2020) nell’incontro operativo svoltosi presso il Castello di Oriolo alla presenza di molti Sindaci e dell’Assessore Orsomarso abbiamo ribadito la necessità che ognuno facesse la propria parte, ivi compresi i Comuni che utilizzano da anni questi lavoratori e non possono pretendere che a pagare sia sempre e solo…pantalone». Ripercorrendo a ritroso il percorso che ha portato alla fase di stabilizzazione, il Segretario della Nidil-Cgil ha dato atto alla deputazione calabrese, per la verità by-partizan, di essersi impegnata a fianco delle OO.SS. per difendere quei finanziamenti che nel 2019, grazie al Movimento 5Stelle e al PD, sono stati confermati e oggi consentono ai Comuni di poter stabilizzare LSU ed LPU che da oltre 20 anni prestano servizio negli Enti Locali. Ai Comuni che se lo possono permettere – ha aggiunto il Sindacalista della Cgil – il compito di integrare quelle risorse per evitare una stabilizzazione che, se ridotta a sole 16-18 ore, riduce drasticamente il loro salario e rappresenta perciò una vera beffa per i lavoratori e le loro famiglie». Secondo lo stesso Sindacalista, ci sono stati tanti Comuni che hanno integrato le 13.096 euro di Regione e Stato stabilizzando LSU ed LPU a 25-26 e fino a 30 ore, e altri invece che, a suo dire, per l’insipienza di taluni funzionari, se ne guardano bene addirittura sottraendo a quella somma gli oneri accessori e assicurativi in danno dei lavoratori. «Ma il Sindacato non si arrende e – ha affermato Vincenzo Laurito – oggi è impegnato, insieme a tanti Sindaci e a tutta la deputazione regionale di Maggioranza e di Minoranza, a invocare l’attivazione di un tavolo concertativo presso il Ministero per ottenere risorse aggiuntive di cui tantissimi Comuni, in particolare quelli più piccoli e quelli che navigano in brutte acque, non si possono fare carico. Una battaglia, dunque, – ha concluso il Segretario Comprensoriale della Nidil-Cgil evitando volutamente di alimentare la polemica e accennando alla necessità di mettere sul tavolo della concertazione anche la questione dei contributi figurativi – che va combattuta tutti insieme, perché, come è risaputo, …l’unione fa la forza ed è più facile ottenere i risultati per cui viene condotta la battaglia».

Pino La Rocca