Montegiordano-02/02/2021:    “ I SILENZI DELLA SINISTRA,  ’ INADEGUATEZZA DEL PD “ L ‘ AVVENTO DEI NUOVI FASCISTI.

Salerno Giuseppe

COMUNICATO STAMPA

           “ I SILENZI DELLA SINISTRA,

              L’ INADEGUATEZZA DEL PD “

             L ‘ AVVENTO DEI NUOVI FASCISTI.

E’ da molto tempo che dentro di me c’è un tormento politico sulla pochezza dell’azione politica della sinistra Italiana.

Sinistra di cui faccio parte e che ha sempre contraddistinto il mio pensiero e la mia visione della vita;

la tutela dei poveri, dei diritti e del lavoro.

Da anni ormai la sinistra, ha perso il contatto dalla realtà e dei veri problemi dei cittadini.

 Arroccandosi nei palazzi del potere in una spirale di autocelebrazione, avallata da un sistema partitico chiuso, che di fatto ruota tutto intorno ad un sistema oleato di nomine e di candidature che sono quasi tutte, o tutte; mirate a non disturbare il palazzo.

La visione di una società diversa c’è, ma è importante il silenzio.

Il silenzio è  un prezzo da pagare per il privilegio di una poltrona; si può pensare diversamente ma senza contraddire le decisioni del palazzo.

In casi eccezionali assistiamo a dei sussurri, che agli occhi dei cittadini sembrano urla, ma che di fatto non sono altro che fievoli brusii, che ottengono il risultato opposto.

Basti pensare alla situazione attuale dove un signore di nome Renzi, che con la politica di sinistra non ha niente da spartire o da condividere ha messo in ginocchio un Paese, buttandolo in un imbuto, dove solamente la speculazione politica personale è la linea guida; l’ Io, ha  prevaricato gli interessi comuni.

Purtroppo, il leader di Italia Viva, era conosciuto politicamente sia dalla sinistra che al PD, non è, e non era un politico sconosciuto con le sue uscite, alcuni lo ritengono un politico astuto, io lo ritengo astuto con la debolezza politica altrui.

Pur di accomodarsi la sinistra con i silenzi ed il PD con la inadeguatezza hanno imbarcato Italia Viva, ed oggi il Paese paga la poca determinazione politica della sinistra e del PD,  oggi vengono portati a spasso, senza una meta politica precisa.

Lo spauracchio di una vittoria di un presunto leghista, è stato il collante apparente.

 Una destra  buona solo ad urlare e ad inveire ma nel concreto, non ha idee non ha soluzioni; e dove, loro erano il simbolo e l’emblema dell’efficienza , la LOMBARDIA, hanno dimostrato la loro pochezza e la loro inadeguatezza politica, dove il privato ha prevaricato il pubblico dove i trasporti sono inadeguati e dove gli strombazzamenti dell’efficienza sono stati distrutti e schiantati, ma anche con tutto il rispetto chi ha avuto il consenso plebiscitario ha dimostrato tutta la fragilità di un modello che nella realtà non esiste.

Il sistema leghista è stato il modello del niente dell’inconsistenza con buona pace dei soldi che, verso il nord sono stati dirottati e nel momento in cui, quel modello doveva essere il baluardo dell’ EFFICIENZA è EVAPORATO.

Parlare della destra non mi appassiona anche perché oggi in Italia non c’è una vera destra ma un rigurgito del fascismo e di un pensiero anti europeista, quindi penso non merita tutto questo spazio.

Dobbiamo affrontare e risolvere gli errori della sinistra e del PD, perché l’ Italia e la Calabria in un futuro prossimo è di questo che hanno bisogno.

Come hanno bisogno della parte buona dei 5 stelle, anche qui vale il discorso fatto per Italia Viva, non si può imbarcare la qualunque in un progetto di ampio respiro progressista.

Penso che la sinistra debba fare il mea culpa su un errore storico, non avere aperto un tavolo di riflessione sulla cocente sconfitta che di fatto ha portato alla nascita del governo giallo verde.

Errore gravissimo.

Purtroppo, non abbiamo fatto tesoro nemmeno delle sconfitte, ci siamo crogiolati pensando che gli errori e le inadempienze politiche possano essere sanate dal tempo, o da errori altrui.

Non è così, gli errori vanno affrontati e discussi trovare il bandolo della matassa e cercare di mettere in campo gli uomini giusti e capaci, di fare politica.

Basta correre dietro a imprenditori o luminari, una corsa spasmodica non alle competenze ma ai serbatoi di voti, una volta i politici si forgiavano nelle sezioni, oggi si prendono nella cerchia delle amicizie, non importa avere idee o materia grigia è importante avere soldi conoscenze e qualche gruzzoletto di voti da esibire, come lascia passare a facili candidature.

La sinistra che sogno è quella che ricerca persone capaci a prescindere dal ceto sociale di appartenenza, che abbai a cuore il progetto e non l’inseguimento di un avversario che di fatto non esiste.

Perché oggi se i vari leader politici del centro destra fanno la parte dei leoni, è perché noi a sinistra abbiamo messo persone che usano il fioretto, è vero che il linguaggio del centro destra è un linguaggio politicamente scorretto, ma è anche vero che a volte bisogna rispondere per le rime ,ed affondare il colpo.

  In questo contesto la sinistra continua in questi silenzi perenni, a due mesi dalle elezioni in Calabria ancora non c’è una presa di posizione netta e chiara, su cosa e come affrontare la campagna elettorale, non c’è una presa di posizione chiara e definitiva sulla incompatibilità della sinistra di dialogare con Italia Viva, non c’è stata una presa di posizione sull’autocandidatura di De Magistris.

Tutti allora possiamo autocandidarci, ognuno di noi è legittimato a candidarsi, non capisco allora cosa abbia, DE Magistris con tutto il rispetto per la persona più del sottoscritto o di altri 10,100….infinite persone che da anni in silenzio e pancia a terra portano acqua, alla causa, spingono un carro sgangherato;

A Bologna , nel sindacato dove passavo molte giornate usavamo un motto rovesciare il tavolo, ecco è arrivato il momento di rovesciare quel carro, partendo dalla Calabria.

I vertici del partito di mia appartenenza ART. Uno tacciono su tutta la linea, non penso sia un bene.

Si doveva aprire da subito un confronto con le anime progressiste calabresi parlare e cercare di arrivare ad una federazione della sinistra; invece ci siamo trastullati in un’attesa inutile e senza costrutto.

il tempo stringe, ma una cosa penso sia palese questa volta non calerà sul tavolo calabrese una candidatura Romana, facendo finta che il periodo non ha favorito la discussione, o con la solita scusa ormai logora, se non si fa così vince la destra, la democrazia è fatta di alternanza, quindi se il progetto o le persone che la sinistra e il centro sinistra mettono in campo non soddisfano gli elettori è giusto che il popolo elegga chi ritiene più idoneo ad amministrare.

 La Calabria ha pagato per troppo tempo le vostre decisioni, e i vostri silenzi, adesso dovete anche voi (  Per voi mi rivolgo ai dirigenti nazionali ) prendere una posizione netta e chiara, oppure lasciare spazio a chi ha a cuore la Calabria il Paese e la politica del popolo e non del palazzo.

 

Montegiordano 2/2/2021                                                                      firma

                                                                                                        Segretario Art. Uno

                                                                                                           Montegiordano

                                                                                                         Giuseppe Salerno