Alto Jonio-01/03/2021: A rischio in Distretto sanitario….evitare l’errore degli ospedali

Attuali Distretti

ALTO JONIO Distretto Sanitario “Jonio Nord” a rischio soppressione: scongiurare l’errore commesso con la chiusura dell’Ospedale. No, quindi, ad un mega-Distretto che va da Rocca Imperiale a Cariati! A perderci sarebbe la medicina territoriale di tutta la fascia jonica. Come del resto è successo per la chiusura degli Ospedali di Trebisacce e di Cariati rivelatasi una vera e propria iattura per le popolazioni di tutta la Sibaritide perché gli utenti della sanità si sono riversati sugli Ospedali-Spoke di Corigliano-Rossano e Castrovillari mettendo in crisi tutto il sistema sanitario territoriale che, in particolare durante questo periodo di grave emergenza sanitaria, sta palesando tutta una serie di criticità. Il rischio di cui si parla e di cui i Sindaci dell’Alto Jonio pare non si siano ancora accorti deriva dal fatto che, a seguito del pensionamento (1° dicembre 2020) del dr. Giambattista Genova, alla guida del Distretto Sanitario “Jonio-Nord” non è stato nominato un nuovo ma l’incarico è stato affidato, ad interim, al dr. Antonio Graziano Direttore del Distretto Sanitario “Jonio-Sud”. E non solo, perché, preso atto della fusione tra Corigliano e Rossano e della nascita di un’area urbana di vaste proporzioni, c’è chi ha semplicisticamente pensato anche alla fusione dei due Distretti.  Ma un Distretto Sanitario con più di 200mila abitanti, con oltre 50 comuni, con un’area territoriale che si estende lungo la costa per oltre 100 km. e con una conformazione orografica del territorio molto frastagliata non può reggere e rischia di compromettere la qualità della medicina territoriale che, grazie ai due Distretti esistenti, Jonio Nord e Jonio Sud, aveva trovato un buon equilibrio organizzativo. Fisiologica e legittima, quindi, la proposta avanzata dall’Osservatorio Permanente sulla Sanità dell’Area Jonica presieduta dal dr. Franco Cirò di prendere atto della fusione tra Corigliano e Rossano, della conseguente nascita dell’omonima area urbana e di procedere quindi all’accorpamento dei due Distretti Jonio Nord e Jonio Sud in un Distretto unico denominato “Jonio”. «Alla luce della nascita di una nuova area urbana – si legge infatti nella proposta avanzata dal suddetto Osservatorio Permanente – si rende necessario, urgente ed improcrastinabile l’unificazione dei Distretti Jonio Nord e Jonio Sud in un unico Distretto “Jonio” che includa tutto il territorio di pertinenza dei Distretti attuali, senza ulteriori frammentazioni che aggraverebbero i precari equilibri organizzativi raggiunti finora». Ma la nascita del suddetto mega-Distretto – si fa notare da queste parti – risulterebbe molto penalizzante per le aree più periferiche dello Jonio e diventerebbe complessa e ingovernabile la sanità territoriale anche nella stessa area urbana. Così come, del resto, è avvenuto dopo la chiusura degli Ospedali dei due suddetti Ospedali, allorquando, purtroppo, buona parte dei Dirigenti-Medici hanno fatto il tifo per la chiusura degli Ospedali di Cariati e Trebisacce partecipando anche alla corsa alla spoliazione di personale e di attrezzature dei due nosocomi e dando vita a un vero e proprio assalto alla diligenza. C’è peraltro anche da considerare che le linee-guida diramate nei giorni scorsi dalla Struttura Commissariale, che demandano alle Asp la revisione dei Distretti “tenendo conto – si legge nelle indicazioni – dei fabbisogni territoriali assistenziali”, pongono come limite massimo una popolazione di 120mila abitanti, mentre il nuovo Mega-Distretto coinvolgerebbe una popolazione di oltre 200mila abitanti distribuita non solo lungo la costa ma anche in aree interne in cui gran parte dei paesi risultano difficili da raggiungere per effetto di una viabilità molto disagiata. Basti pensare che dell’attuale Distretto “Jonio-Nord” fanno parte paesi come Nocara e San Lorenzo Bellizzi che tra loro distano 80 chilometri e che dal nuovo Mega-Distretto di Corigliano-Rossano sarebbero distanti oltre 100 chilometri. Ai Sindaci ed ai Dirigenti-Medici dell’Alto Jonio spetta dunque il compito di impedire che si ripeta l’errore dell’Ospedale e di essere vigili e intransigenti sul futuro dell’attuale Distretto, avanzando proposte serie e circostanziate che tengano conto che, comunque,  l’esistenza dell’attuale organizzazione non pregiudica la qualità del servizio (nelle grandi città e nelle metropoli coesistono più Distretti) e che comunque, siccome il totale della popolazione va ben oltre i 200mila abitanti, la permanenza di due Distretti è compatibile con i parametri suggeriti dal Commissario Longo di prevedere un secondo Distretto ove il numero complessivo sia eccedente di 70mila unità rispetto al massimo di 120mila utenti previsti per ogni Distretto Sanitario. Verè è che l’attuale priorità è quella di lottare per riaprire il “Chidichimo” ma perdere anche il Distretto Sanitario dopo aver perso l’Ospedale, e non solo, sarebbe davvero un’imperdonabile iattura.  

Pino La Rocca        

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