Sibari-01/03/2021: Ripetitori sulla Pietra del Castello in Cassano: attenersi al Piano Antenne

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COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE CUTURALE “VIVA LA VIDA” SIBARI

Ripetitori sulla Pietra del Castello in Cassano: attenersi al Piano Antenne

La scrivente Associazione vuole contribuire al dibattito partendo dall’Appendice della Relazione Tecnica “Documentazione tecnico-progettuale relativa ai singoli impianti radioelettrici (SRB) autorizzati e/o in fase di autorizzazione sul territorio comunale” del Piano Comunale Antenne di cui il nostro Comune si è dotato con delibera 22 del 30 aprile 2015. Bene alla data del 09/12/2014, dalla relazione di cui sopra ben 17 siti sono stati individuati sul suolo comunale: da Cassano, compreso quello di Pietra del Castello, a Lauropoli passando per Doria per arrivare a Sibari, Marina di Sibari, laghi di Sibari: a ciascuno di essi è associato il nome del gestore, codice identificativo, sito e n° di pratica-data. Lo strumento “Piano Antenne” è stato fortemente voluto da chi – a cominciare dai “Ragazzi dell’antenna di via Plutarco” di Sibari, da “Viva la vida”, e altre associazioni riconosciute (oltre che dalla popolazione) – è sceso in piazza per protestare contro le “antenne selvagge” a tutela della propria salute. Convegni pubblici con relatori di fama internazionale, cortei per le vie cittadine, incontri nella sala consiliare, nella Sala “Don Milani” e nella delegazione di Sibari, sit-in in prossimità di luoghi scelti per l’installazione hanno fatto da cornice alle rivendicazioni sacrosante di chi ha a cuore il bene comune. Le loro iniziative hanno fatto da apripista all’affidamento dell’incarico, a tecnici specializzati, per la redazione del “Piano Comunale Antenne”. Siamo uno dei pochissimi comuni della Provincia di Cosenza che si è dotato (pur non essendo un obbligo) di questo strumento come da Legge Quadro n. 36 del 2001. Dobbiamo fare tesoro di tale opportunità poiché i Piani danno ai Comuni il potere di pianificare gli insediamenti degli impianti di telefonia mobile. Le varie sentenze del Consiglio di Stato si sono espresse in tal senso: è consentito ai Comuni, nell’esercizio dei loro poteri di pianificazione territoriale, di raccordare le esigenze urbanistiche con quelle di minimizzazione dell’impatto elettromagnetico, ai sensi dell’ultimo inciso del comma 6 dell’art. 8, cit., prevedendo con regolamento anche limiti di carattere generale all’installazione degli impianti, purché sia comunque garantita una possibile localizzazione alternativa degli stessi, in modo da rendere possibile la copertura di rete del territorio (sent. 23/01/2015 n.306)”. Tale sentenza richiama la precedente n° 3679 del 03 giugno 2019. Far applicare oggi i piani comunali, ove esistono, è ancora più importante poiché da parte dei vari responsabili delle multinazionali che operano nelle Tlc arrivano richieste nelle audizioni della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni quali ad esempio“ E’ necessario un immediato adeguamento dei limiti di campo elettromagnetico a livello degli altri Paesi europei (in Italia abbiamo i limiti più restrittivi dell’intera Unione Europea) e sono necessarie misure di semplificazione, avvalendosi degli istituti già noti al nostro ordinamento dell’autocertificazione e del silenzio- assenso”: audizione del 08/04/2020 di Vodafone Italia S.p.A.- Ing. Aldo Bisio. Altre Multinazionali fanno le stesse richieste. Queste, motivate dalla diffusione del 5G, come si può ben capire non tengono conto delle conseguenze che può causare alla salute umana l’innalzamento dei limiti di esposizione, esautorano i Comuni dalla possibilità di controllo (cosa altro vuol dire auto-certificazione?) e vogliono evitare col silenzio- assenso ogni possibilità di istruzione di pratiche per le autorizzazioni.

Ciò detto è necessario che il nostro Comune attui quanto contenuto nel regolamento del Piano delle Antenne. Quello che si chiede e che finora non ci sembra sia stato preso in considerazione dalla sua entrata in vigore lo si riassume sinteticamente qui di seguito: una rete fissa di monitoraggio automatico (si ha presente le centraline dei pannelli fotovoltaici?); installazione di interruttori automatici (disgiuntori) che consentano la disattivazione nei periodi di minore richiesta; razionalizzare la collocazione sul territorio comunale privilegiando l’utilizzo di supporti esistenti ove possibile; raccolta ed elaborazione dei dati da rendere pubblici anche utilizzando i media a diffusione locale; che si valutino le istanze provenienti dalla popolazione, dai singoli cittadini, dalle associazioni riconosciute che rappresentano interessi diffusi sul territorio e ciò al fine di mitigare l’insorgenza di eventuali conflitti e perseguire una politica di concertazione tra Ente Comune, Gestori e Cittadini. Da ultimo e per tornare agli impianti della Pietra del Castello, favorire l’eventuale ricollocazione degli impianti esistenti.  

Sibari 26 febbraio 2021                                 Il Presidente                  Mimmo Roseti