SAN LORENZO BELLIZZI-10/04/2021: LSU e LPU destabilizzati…e sul piede di guerra

SAN LORENZO BELLIZZI Altro che assunti a tempo indeterminato e “stabilizzati”, i lavoratori socialmente utili (LSU) e di pubblica utilità (LPU) ormai utilizzati in tutti i Comuni con svariate mansioni e che da oltre 20 anni aspettavano di uscire finalmente dalla precarietà, in realtà sono stati “destabilizzati” e ricacciati nella miseria più nera insieme alle loro famiglie. Non parliamo ovviamente di LSU ed LPU in servizio nei Comuni più grandi, come per esempio nell’Alto Jonio Trebisacce e Villapianache hanno potuto aggiungere risorse di Bilancio per stabilizzare Lsu ed Lpu fino a 25-25 ore settimanali, ma di quasi tutti i piccoli Comuni dell’Alto Jonio che, non avendo risorse di Bilancio aggiuntive con cui integrare i fondi dello Stato e della Regione, hanno dovuto tagliare il monte-ore settimanale stabilizzando a 16-18 ore i loro Lsu ed Lpu provocando così la drastica riduzione del loro salario da circa 1.000 a circa 600 euro mensili. Legittimi, quindi, il malessere e la rabbia di questi lavoratori che, con la cosiddetta stabilizzazione, invece di guadagnarci hanno finito per perderci! Di tutto questo si è discusso nel corso di un incontro svoltosi nella mattinata di sabato 10 aprile a San Lorenzo Bellizzi promosso dal Segretario Generale della Nidil-Cgil Comprensoriale Vincenzo Laurito che, dopo aver promosso e partecipato a numerose iniziative di lotta tra cui diversi sit-in sulla S.S. 106 a fianco dei Sindaci dell’Alto Jonio e dei lavoratori, condividendo il diffuso malessere di questi lavoratori, sta sostenendo la loro vertenza attraverso il coinvolgimento delle forse politiche. Al suddetti incontro, infatti, oltre al Sindaco Antonio Cersosimo e ad una folta rappresentanza dei circa 40 Lsu ed Lpu che hanno manifestato tutta la loro rabbia e la loro frustrazione, hanno partecipato la Deputata del PD Enza Bruno Bossio e il Consigliere Regionale PD Carlo Guccione quale referente regionale del Ministro Orlando, a cui il Sindacato, gli amministratori comunali e soprattutto i lavoratori hanno affidato il compito di sollecitare con forza il Governo affinchè vengano stanziati a favore di questa categoria di lavoratori che ormai sono entrati negli organici di tutti i Comuni la somma necessaria (circa 20milioni) per integrare il monte-ore di questi lavoratori e per evitare loro un trattamento da… figli e figliastri. I  due esponenti del PD, consapevoli del grave disagio di questi lavoratori, tutti padri e madri di famiglia mono-reddito, hanno assunto l’impegno di portare all’attenzione del Governo la palese sperequazione venutasi a creare tra lavoratori provenienti dallo stesso bacino lavorativo. «Una sperequazione davvero inaccettabile – ha commentato da parte sua Vincenzo Laurito storico Segretario Comprensoriale della Nidil-Cgil – per correggere la quale noi continuiamo a batterci a fianco dei lavoratori consapevoli che la parità dei diritti attraverso il traguardo delle 26 ore settimanali per tutti passa attraverso l’equiparazione tra Lsu ed Lpu e continueremo a batterci – ha concluso Laurito dando appuntamento a sabato prossimo al Castello di Oriolo – finchè non sarà raggiunto il full-time per tutti questi lavoratori ben sapendo che, con il misero salario derivante dalle 16-18 ore settimanali questi lavoratori, oltre ad una grama esistenza, non matureranno neanche il diritto alla pensione».

Pino La Rocca