Trebisacce-13/05/2021:      MARZIALITA’ E TRADIZIONE

                              

                 MARZIALITA’ E TRADIZIONE

 

L’uomo non può mai smettere di sognare. Il sogno è il nutrimento dell’anima, come il cibo è quello del corpo.” (Paulo Coelho)

Quando si parla o si scrive di discipline marziali, purtroppo ancora c’è qualche pregiudizio, derivante dalla scarsa conoscenza in materia, per cui qualcuno pensa che trattasi di un qualcosa di violento, tralasciando di studiare a fondo ciò che sottende alla pratica della Arti Marziali che, al contrario, trasudano tradizione, valori e virtù ataviche.

Uno dei Maestri che pratica ed insegna in nome dei valori suddetti è Gian Piero Costabile, figura storica delle discipline orientali, legato a quelle che sono le tradizioni e, di conseguenza, ai princìpi profondi della pratica stessa,

E’ superfluo, in questa sede, parlare dei suoi titoli, dei suoi successi, delle sue qualifiche, dei suoi incarichi, ma ciò che ci preme sottolineare è che uno dei suoi meriti maggiori è l’essere fervorosi nell’azione, che non significa solamente dinamismo, ma perseveranza, tenacia, ostinazione nelle iniziative intraprese e Gian Piero non ha mai lasciato nulla a metà, applicando appieno le parole di W. Churcill: “ E’ inutile dire: facciamo del nostro meglio. Dovete riuscire a fare quello che è necessario”.

L’ha fatto!

E’ la prova della sintesi di forza e modestia che un uomo può raggiungere lavorando con serietà ed umiltà.

In un recente dialogo, abbiamo avuto modo di chiedere il suo autorevole pensiero su alcuni temi relativi alle Arti Marziali e ci ha illuminati con la sua esperienza e la sua saggezza.

Il Maestro Costabile ha sempre considerato la pratica come uno stile di vita, un mezzo per crescere non soltanto dal punto di vista fisico ma anche interiormente e segue molto da vicino quello che è lo sviluppo motorio e psicologico dei bambini, per cui pensa che le discipline marziali siano importantissime nella età evolutiva, proprio per ciò che riescono a trasmettere in termini non soltanto fisici, ma anche etici e comportamentali.

Purtroppo, in giro vi sono anche tanti venditori di fumo e il Maestro Costabile suggerisce di accertarsi sempre prima di approcciarsi alla pratica, al fine di verificare la genealogia di chi ti andrà ad insegnare e la sua preparazione non soltanto dal punto di vista tecnico ma, soprattutto, da quello umano, considerato che è di fondamentale importanza anche l’aspetto psicologico della pratica.

Alla domanda sulle differenze tra la pratica di un tempo e quella attuale, ci ha risposto che tradizionalmente l’allenamento si fondava su una grande serietà e un enorme spirito di abnegazione, sul rispetto per il proprio Maestro e per i compagni di pratica, mentre adesso vige soltanto lo spirito di competizione fine a se stessa, dimenticando quelli che sono ,invece, i valori veri che ci hanno trasmesso gli antichi Maestri, che mettevano dinanzi a tutto l’etica.

Pensiamo che un esempio come quello del Maestro Costabile debba essere il volàno per collocare le Arti Marziali Tradizionali sul vessillo più alto della consapevolezza interiore e lui ci riesce perfettamente, in quanto non ha mai disgiunto il comportamento e il rispetto della tradizione dall’allenamento prettamente tecnico.

Un connubio fondamentale per permettere al praticamente di crescere a 360°.

Ciò che il Maestro Costabile suggerisce con il suo esempio ha il sapore vero della vita: solo lavorando sodo, con serietà e professionalità e restando modesti si può essere davvero grandi.

RAFFAELE BURGO