ALTO JONIO -15/05/2021: LSU-LPU-equiparare LSU e LPU e non più figli e figliastri

ALTO JONIO LSU-LPU: Basta figli e figliastri! E’ urgente e non più differibile equiparare i diritti dei lavoratori di pubblica utilità (LPU) a quelli dei lavoratori socialmente utili (LSU). Lo hanno chiesto al Ministro del Lavoro Andrea Orlando, anche su sollecitazione delle OO.SS. di categoria, i Deputati e i Senatori calabresi di Maggioranza e di Opposizione i quali hanno sottoscritto un’istanza collettiva e condivisa per spingere il Ministero del Lavoro e il Governo ad assumere un’iniziativa che sia finalmente efficace e risolutiva affinchè i lavoratori calabresi di pubblica utilità (LPU) siano equiparati a quelli socialmente utili (LSU) e possano quindi accedere ai fondi nazionali stanziati per le stabilizzazioni. «In particolare, – si legge in una nota diffusa dalla Segreteria Comprensoriale della Nidil-Cgil – nella lettera sottoscritta da Senatori e Deputati calabresi e inviata al Ministro Orlando sono stati riepilogati i passaggi normativi che negli anni hanno accompagnato questa delicata vertenza che riguarda una forza lavoro costituita da LSU ed LPU, preziosa e imprescindibile per il buon funzionamento delle pubbliche amministrazioni calabresi». Nella lettera, sempre secondo quanto si legge nella suddetta nota, sono state ripercorse le tappe salienti di questa spinosa vertenza che ha caratterizzato un iter procedurale avviato sin dal 2008 e che partiva con un percorso unico sia per LSU che per LPU. «Successivamente, per gli altri, – si legge testualmente nella nota diffusa dal Segretario Comprensoriale della Nidil-Cgil Vincenzo Laurito – la lunga e snervante precarietà è stata superata dal 2015 attraverso contratti a tempo determinato, fino ad arrivare alla tanto agognata stabilizzazione andata finalmente in porto solo di recente. Permane però ancora – secondo le OO.SS. di categoria – una oggettiva e stridente condizione di disparità dal momento che i lavoratori di pubblica utilità (LPU) ad oggi sono esclusi dall’accesso ai fondi nazionali di cui sono beneficiari solo gli LSU. Da qui la necessità e l’urgenza, anche sulla base di un’intesa già accertata da parte dell’Assessore Regionale al Lavoro della Calabria, di ripristinare l’equiparazione di partenza tra LPU ed LPU, non solo per coerenza normativa ma per superare un’evidente discriminazione e una condizione anomala in termini di riconoscimento dei diritti, sia delle ore lavorative, sia di una retribuzione equa e dignitosa, nei confronti di dipendenti pubblici che aspirano legittimamente ad avere pari doveri ma anche pari diritti». «Se questa lodevole iniziativa – ha annunciato il Segretario Generale della Nidil-Cgil Laurito – non dovesse sortire l’effetto, sperato siamo pronti, come abbiamo già sostenuto nei vari incontri organizzati nei Comuni (l’ultimo al Castello di Oriolo) alla mobilitazione a difesa dei sacrosanti diritti di questi lavoratori». Questi comunque i Senatori e i Deputati Calabresi che hanno sottoscritto l’istanza: sen. Fabio Auddino, on. Elisabetta Barbuto, on. Enza Bruno Bossio, sen. Fulvia Caligiuri, on. Francesco Cannizzaro, on. Giuseppe D’Ippolito, on. Wanda Ferro, on. Domenico Furgiuele, sen. Giuseppe Mangialavori, sen. Ernesto Magorno, on. Alessandro Melicchio, on. Massimo Misiti, on. Roberto Occhiuto, on. Anna Laura Orrico, on. Paolo Parentela, sen. Marco Siclari, on. Elisa Scutellà , on. Nico Stumpo, on. Riccardo Tucci, on. Antonio Viscomi e sen. Silvia Vono.

Pino La Rocca