Trebisacce- 22/05/2021: Dante e il romanzo della Divina Commedia / Salvatore La Moglie penetra il pensiero del Sommo Poeta

 

 

 

 

Salvatore La Moglie (sn) e Franco Lofrano (Dx)

 

 

 

Trebisacce: 21/05/2021

Dante e il romanzo della Divina Commedia

Salvatore La Moglie penetra il pensiero del Sommo Poeta

E’ fresco di stampa il libro del pluripremiato poeta e scrittore Salvatore La Moglie, dal titolo “Dante e il romanzo della Divina Commedia”- Inferno-edito da Setteponti di Castelfranco Piandiscò (Arezzo), direttore editoriale Enrico Taddei, di 297 pagine, con la prefazione di Lia Bronzi e in copertina l’opera di Enrico Guerrini. Già la copertina invia al lettore un messaggio complesso e imponente: all’interno dell’immagine del Sommo Dante Alighieri troviamo un primo piano dedicato a Dante che con le proprie mani si stringe la testa che appare stracolma di pensieri per ciò che ha visto nell’Inferno e che mette in discussione la sua alta “Conoscenza e Coscienza”. A sinistra la moltitudine  di ospiti peccatori che indicano i vari peccati commessi e sulla parte destra i gravi peccati moderni a partire dalla Shoah che racconta la   storia e significato dell’Olocausto, la persecuzione ed il genocidio degli ebrei avvenuto durante la Seconda guerra mondiale ad opera dei nazisti. Viene già spontaneo immaginare il Dante Alighieri nelle vesti di un attento giornalista d’inchiesta che gira per l’Inferno e vive con grande emozione ciò che vede e comprende, seppure oltremodo complesso. Salvatore La Moglie è docente di Italiano e Storia presso l’I.T.S. “G. Filangieri” di Trebisacce (CS) e ha già all’attivo diverse pubblicazioni che gli tributano premi e riconoscimenti vari anche a livello nazionale. La sua mente creativa lo porta a produrre in continuazione e scrive anche su periodici vari e per un mensile cartaceo e on line “La Palestra”, con Direttore Responsabile Francesco Maria Lofrano, di Trebisacce. Prima di entrare nel merito del libro è necessario avere l’immagine dell’autore che affronta con innata passione il duro lavoro del testo letterario con attorno, sulla scrivania, tanti testi con cui misurarsi, confrontarsi, condividere e sintetizzare quella che è la creatività del pensiero dell’autore che ha sempre visto Dante come l’insuperabile maestro terreno. Il testo, scritto da Salvatore La Moglie, per come asserisce Lia Bronzi, ”..assume così  un proprio un proprio valore diverso da quelli che ci ha abituato la critica antecedente, spesso troppo aulica e di difficile apprendimento”. L’autore riesce a cogliere con padronanza  e originalità di pensiero il potere della parola di Dante e di trasmetterlo con chiara capacità espositiva al lettore che è attento a comprendere il messaggio pedagogico  dantesco dove, tra l’altro, convivono la cattiveria eterna degli uomini e l’amore sublime. Salvatore La Moglie nel/ e del libro scrive che è: “Introduzione alla straordinaria personalità di un genio immenso ineguagliabile immortale e irripetibile. L’ultimo degli antichi e il primo dei moderni. La critica spietata e corrosiva della civiltà del denaro e del profitto, che aveva il suo principale centro in una Firenze borghese e capitalista”. Quest’anno sono stati ricordati i sette secoli dalla morte del Sommo Poeta  che di quello che ha scritto non si riesce a buttare nulla e come disse Mario Tobino: Dante è buono come il porco del quale non si butta nulla. Dante ha saputo toccare le più alte corde dell’arte, dello stile e del cuore, ecco perché è e rimane  l’unico genio e insuperabile. Ma vi è una tristezza: Dante è conosciuto e studiato più all’estero che in Italia. I giovani studenti, a parte sane e qualificate eccezioni, preferiscono i social a un buon libro e ancor meno un canto della Divina Commedia che rimane sempre di grande attualità, con i suoi valori e ideali: l’Amore, il Bene, la Verità, la Giustizia, la Virtù, la Bellezza, l’Etica, la Rettitudine, la Pace, ecc. E’ bene precisare che il Sommo nella Divina Commedia, nell’inferno in particolare, in peccatori passati in rassegna non sono persone comuni, ma sono i potenti della politica, dell’economia e del mondo religioso. Questi illustri personaggi vengono condannati da Dante alla sofferenza eterna, perché non sono stati un esempio positivo e hanno gestito male il loro potere, sviluppando corruzione e comportamenti illegali. E tutto ciò rende il Sommo ancora attuale. A seguire il pensiero dantesco, nella prima Cantica, cioè l’Inferno, un altro mondo terreno è possibile. Salvatore La Moglie, confrontandosi con Guicciardini, Machiavelli, Alfieri, Marx, Engels, De Sanctis, Pasolini, Petrarca, Foscolo, Sartre, Kant, Goethe, Pascal, ecc, ecc., scrive che:” Nella Commedia c’è l’uomo, c’è la coscienza, cioè è forte lo spessore etico, morale e, quindi il rigore morale che non perdona il male e il peccato, specialmente quando sono recidivi e, insieme, c’è la perfezione e la bellezza della forma”. Ogni pagina corposa del libro di La Moglie offre conoscenza al lettore e lo invita verso un interessante viaggio culturale, Un libro che meriterebbe di entrare in uso nella scuola pubblica perché di sicura valenza formativa per i giovani e gli adulti.

Franco Lofrano