Trebisacce-26/05/2021: Antico selciato emerso in Contrada Chiusi, datazione incerta,sicuri disagi!

Scavo-Trebisacce

TREBISACCE Antica S.S. 106 Jonica: la strada della storia, o la storia di una strada che, da nobile decaduta, continua a creare disagi alla circolazione? E’ quanto si chiedono tantissimi automobilisti che viaggiando quotidianamente su quella che è stata la strada della mitica Magna Grecia, da circa 20 giorni, e chissà per quanto tempo ancora, dopo aver subito per mesi i gravi disagi provocati dai lavori di consolidamento del primo ponte sul Saraceno che hanno provocato l’interruzione del traffico (i lavori per la verità non ancora conclusi!), sono ora costretti ogni volta a fermarsi ed a mettersi in coda davanti al semaforo in attesa che… la Sibilla Cumana (la Sovrintendenza) emetta il suo fatidico responso circa le origini e la collocazione storica di quello che agli occhi di un profano sembra un banale selciato in pietra locale ma che, di fatto, potrebbe rappresentare un ulteriore tassello di storia locale. In proposito le linee di pensiero al momento sono diverse e contrastanti tra loro: c’è infatti chi ritiene possa trattarsi semplicemente del sottofondo della vecchia Strada Statale sul quale è stato poi steso l’asfalto e chi invece, supportato dalla storia, ritiene possa trattarsi della “Strada Traianea”, una delle tantissime Strade Consolari di epoca romana che collegava Taranto a Reggio Calabria e che sopra quella strada fatta costruire dall’Impero Romano  per volere dei Consoli sia per scopi militari che per ragioni economiche, negli anni trenta sia stata realizzata la vecchia Strada Statale 106 Jonica. In realtà, più che la qualità e la consistenza di quell’acciottolato (nella foto), ad accreditare la tesi che possa trattarsi di una strada storica, e quindi da recuperare e valorizzare in chiave culturale e turistica, è il fatto che il ritrovamento del tutto casuale di quel selciato in pietra fluviale venuto alla luce a seguito di uno scavo dell’Enel, venga a trovarsi a pochi passi da “Contrada Chiusi” un sito archeologico venuto alla luce alcuni anni addietro nel quale sono stati rinvenuti i resti di un magazzino di una Villa Romana in cui erano custoditi diversi doli e una quantità di anfore in terra cotta in cui si conservavano olio e vino. Fatto sta che quel tratto di strada è stato subito transennato e dotato di un impianto semaforico che obbliga gli automobilisti a fermarsi ed a sostare, in questo periodo per un tempo limitato, ma con l’arrivo dell’estate e l’aumento del traffico, la sosta potrà più lunga e più fastidiosa.

Pino La Rocca