Trebisacce-18/06/2021: Ospedale:Non sarebbe un azzardo irriverente chiedere ai vertici della Sanità calabrese ed a quelli dell’Asp di Cosenza a che gioco stanno giocando.

Trebisacce, 15.06.2021

di FRANCO MAURELLA

Non sarebbe un azzardo irriverente chiedere ai vertici della Sanità calabrese ed a quelli dell’Asp di Cosenza a che gioco stanno giocando. Ciò perché se da una parte il Commissario ad acta Andrea Urbani, nominato dal Consiglio di Stato per dare esecuzione alle sentenze di riapertura dell’ospedale “Chidichimo”, ha disposto l’accantonamento di somme necessarie tanto per le attrezzature quanto per il personale medico e paramedico necessari per l’ottimale funzionamento del presidio ospedaliero, dall’altro l’Asp di Cosenza, trasferisce dal primo luglio un medico del pronto soccorso ad altra struttura. Provvedimento destinato a creare una emergenza di medici al Pronto soccorso, dal momento che la dottoressa Ketti Sinopoli è la destinataria del trasferimento senza che, ad oggi, vi sia riscontro sul medico che andrebbe a sostituirla.  Il trasferimento della dottoressa Sinopoli impedirebbe, di fatto, la copertura del servizio h24 in pronto soccorso. Infatti, nel reparto dell’emergenza urgenza guidato dal primario  Giovanni Parrotta, rimarrebbero solo quattro medici, ovvero, oltre al dottore Parrotta, le dottoressa Mina Gaudiano e Alessandra Lombardi e il dottore Vito Bonanno. Nonostante la loro abnegazione,  assicurare una turnazione per l’intero arco della giornata sarebbe compito assai arduo.  E’ appena il caso di ricordare che la dottoressa Sinopoli era stata trasferita a Trebisacce circa un anno addietro, dal presidio ospedaliero di Praia a Mare, per far fronte alla carenza di organico medico nel pronto soccorso.  Dunque, a che gioco giochiamo se a distanza di meno di un anno, il problema ritorna e si acuisce stridendo con le disposizioni di Urbani. Eppure, il trasferimento della dottoressa Sinopoli, originaria di Reggio Calabria, sembrava dovesse essere definitivo. Infatti, il suo trasferimento a Trebisacce è coinciso con il contestuale trasferimento del dottore Rocco Calienni dal pronto soccorso del Chidichimo al reparto di emergenza-urgenza  Compagna di Corigliano Calabro. Alla data programmata per il trasferimento della dottoressa Sinopoli, mancano ancora quindici giorni e l’augurio è che l’Asp di Cosenza, in questo lasso di tempo, destini altro medico al pronto soccorso di Trebisacce. L’Ospedale Guido Chidichimo è stato recentemente oggetto della configurazione da parte del Commissario ad acta Andrea Urbani che ha accolto tanto la configurazione proposta dall’Asp quanto il gradimento dell’amministrazione comunale e del sindaco Franco Mundo. L’Ospedale, ormai da tempo inserito nella rete ospedaliera regionale, con la configurazione decretata da Urbani può contare su reparti, ambulatori e ben ottanta posti letto. Significa che si è ad un passo dalla riapertura che per i non addetti ai lavori diventa una farsa se invece di assumere personale e dotare il presidio delle attrezzature previste, si continua con la spoliazione di quanto si ha. E’ appena il caso di ricordare che con l’arrivo della bella stagione un Ospedale può essere un volano eccezionale per il turismo. La gente che viene in vacanza nell’Alto Jonio cosentino è rassicurata dalla presenza di un presidio ospedaliero ben strutturato soprattutto per la gestione dell’emergenza – urgenza.   La pianta organica va completata, non certo immiserita con trasferimenti di personale.