Villapiana-11/06/2021: Un  “Press Tour” lungo i cantieri del 3° Megalotto della Statale Jonica 106  tra Sibari e Roseto Capo Spulico

 

 

Villapiana, 11.6.2021

 

di FRANCO MAURELLA

Un  “Press Tour”, ovvero un tour dedicato ai media  calabresi, lungo i cantieri del 3° Megalotto della Statale Jonica 106  tra Sibari e Roseto Capo Spulico, geograficamente nell’Alto Jonio cosentino. Un tour quasi certamente voluto per spegnere polemiche ed illazioni sullo stato dei lavori e sulla cantierizzazione dell’opera. Preceduto dall’illustrazione grafica dei lavori, da parte del responsabile della Struttura territoriale Calabria dell’Anas, ingegnere Francesco Caporaso, del responsabile Nuove Opere, Silvio Canalella, dell’ing.  Salvatore Lieto, amministratore delegato e progettista del Contraente generale, ovvero di Webuild, il tour si è avviato con un corteo di auto, come per un matrimonio,  che dagli uffici Sirio di Villapiana, hanno raggiunto il primo cantiere in territorio di Cassano allo Jonio-Sibari, dove ci sarà l’innesto con la statale 534 che porta allo svincolo autostradale di Firmo. A fare da ciceroni i responsabili Anas e del Contraente Generale Sirio, che hanno accompagnato i giornalisti e operatori radiotelevisivi per illustrare nel dettaglio i lavori in corso lungo i 38 km e le varie attività di realizzazione delle nuove opere che procedono nel pieno rispetto del crono-programma.  Anzi, a dirla con l’ingegnere Lieto, si è avanti rispetto al crono-programma.  Per ragioni di tempo, i cantieri visitati sono stati il primo ed il secondo, entrambi in territorio comunale di Cassano allo Jonio e l’ultimo, ovvero quello di Roseto Capo Spulico da dove il Megalotto si congiungerà alla quattro corsie già realizzate fino a Taranto.  Nel corso del tour, promosso ed organizzato da Anas,   tecnici e ingegneri hanno spiegato le varie fasi di realizzazione delle gallerie, dei viadotti e degli svincoli che, allo stato attuale, presentano una produzione pari ad oltre 160 milioni di euro, corrispondente al 16,38% dell’intero importo dell’opera. OPERE COMPENSATIVE. Prima di parlare delle indicazioni fornite dai tecnici, abbiamo preso in considerazione un argomento assai caro ai sindaci degli otto comuni interessati al Megalotto: Papasso (Cassano allo Jonio), Carlomagno (Cerchiara), Bettarini (Francavilla Marittima), Montalti (Villapiana), Mundo (Trebisacce), Di Palma (Albidona), Ciminelli (Amendolara) e Mazzia (Roseto Capo Spulico). Ricordando all’ingegnere Anas, Caporaso, la protesta dei sindaci e l’occupazione della sede Anas di Trebisacce, abbiamo chiesto conto delle opere compensative, pomo della discordia. Ecco quanto riferito da Caporaso: “Esiste un tavolo tecnico, in Commissione ministeriale che valuta le proposte degli Enti territoriali ovvero dei sindaci. Proposte parzialmente accolte. L’elenco delle opere compensative trasmesse dai sindaci al Ministero è stato parzialmente bocciato e c’è stata una richiesta di revisione, attivata dal coordinamento della Regione che ha fatto una serie di riunioni di consiglio che ancora non hanno portato ad una sintesi che vede tutti concorsi”. Dunque? “Nel momento in cui ci sarà questa sintesi, si potrà chiedere alla Commissione  tecnica di rivalutare la precedente decisione e quindi di potere attivare, finalmente, queste opere compensative. Anas è a disposizione dei Sindaci per poterle realizzare queste opere. E’ il nostro compito insieme a quello del Contraente generale ma dobbiamo avere la condivisione del tavolo tecnico”.  LE OPERE AVVIATE. Attualmente sono in corso di esecuzione le sottofondazioni e le fondazioni dei viadotti Laghi, Raganello, Ferro, Satanasso, le paratie dell’imbocco nord della galleria Trebisacce e le opere d’imbocco della finestra intermedia della stessa galleria, la paratia dell’imbocco sud della galleria Roseto 1 ed il consolidamento della storica frana di Roseto Capo Spulico, con un fronte di estensione pari a circa 1 chilometro,  della quale risulta completato circa il 50% dell’intervento di stabilizzazione con la posa in opera di una palificazione. RISORSE AD OGGI IMPIEGATE. Dei 21 affidamenti attualmente operativi, 8 sono appannaggio della Regione Calabria: 1 per opere minori; 5 per sottostrati viadotto; 1 per pali e pozzi e 1 per movimenti terra. Tutto il calcestruzzo sarà prodotto in Calabria e 1 su 2 per l’acciaio. Per quanto riguarda la forza lavoro, ad oggi Sirio ha impiegato 125 persone di cui 59 della Calabria pari al 47% della forza lavoro; Anas su 73 persone ne ha 55 della Calabria pari al 75% ed i terzi affidatari, su 653 forza lavoro, 327 sono calabresi e pari al 50%. AMBIENTE E SVILUPPO  STRADALE. Preliminarmente ai lavori, sono stati espiantati e reimpiantati ben 23 mila alberi di ulivo; mutata la destinazione d’uso dei boschi in aree private ed concessi; autorizzati il taglio dei boschi in aree demaniali; eseguiti rilievi archeologici. Le opere che compongono i 38 chilometri del tracciato sono: 3 gallerie naturali per complessivi 5 chilometri pari al 13% dello sviluppo stradale; 11 galerie artificiali per 6 Km, pari al 16%; 15 viadotti per 6 Km pari al 16% ; 21 Km di corpi stradali e 4 svincoli: Sibari, Cerchiara, Trebisacce e Roseto Capo Spulico. L’opera più impegnativa è la galleria naturale di Trebisacce. Infine, la superstrada a due carreggiate opposte da due corsie di marcia, avranno larghezza di 3,75 metri con banchina a destra di 1,75 mt. Ed a sinistra di O,50 metri.