Trebisacce-19/01/2022:  ADDIO AL BONUS PSICOLOGO

                                  

     ADDIO AL BONUS PSICOLOGO

 

La fine della pandemia da Covid 19 sembra ancora lontana. Essa fa sentire tutto il suo peso su ognuno di noi. I dati confermano un drastico aumento di casi di depressione, stati d’ansia, problemi psichiatrici, disturbi alimentari, in particolare fra le giovani generazioni.

Un problema purtroppo sottovalutato, basti pensare all’esclusione del bonus psicologo dalla legge di Bilancio che, invece, sarebbe stato molto d’aiuto in questo momento di difficoltà. Pare che la salute mentale dunque non sia considerata una priorità al momento. Questo bonus avrebbe permesso alle persone di usufruire di una terapia da un professionista sotto spese statali.

Gli adolescenti sono certamente i più colpiti da questa pandemia. Le richieste d’aiuto da parte loro sono aumentate e in moltissimi hanno dovuto rinunciare ad un supporto psicologico per ragioni economiche. Le giovani generazioni si sentono sempre più sole, provate e senza obiettivi. Sono loro a pagare il prezzo più alto di questa situazione.

Come si può programmare un futuro in questo modo? Alla loro età dovrebbero essere pieni di vita e voglia di fare, di realizzare i loro sogni, di divertirsi, di relazionare. Tutto questo non può più avvenire. Il ritorno alla didattica a distanza ha contribuito molto a questa situazione. Rimangono a casa, davanti a un pc, a guardare solo attraverso uno schermo i loro compagni. Così non c’è socializzazione, interazione col prossimo, elementi fondamentali in questo periodo di crescita e sviluppo dell’individuo per la formazione della loro identità.

Molti adulti, purtroppo sono pronti a giudicare questi adolescenti, sminuendo il loro malessere, credendo che rinunciare ad uscire e fare una passeggiata, andare nei pub o in discoteca con i propri amici sia facile, che queste sono cose di cui possono fare tranquillamente a meno senza lamentele. Se un adulto si mettesse nei panni di un ragazzo di 18 anni, la penserebbe ancora così? Sicuramente no. Certo, questo periodo è difficile per tutti  e ognuno di noi deve rispettare le norme vigenti, ma allo stesso tempo non è giusto puntare subito il dito su questi ragazzi e sui loro comportamenti, ogni età ha le proprie esigenze, banali o meno che siano, ma sono comunque esigenze. Conseguenza di tale malessere psicologico è l’acquisto sempre più frequente di ansiolitici, sonniferi, antidepressivi. Il Paese può andare avanti in questo modo?

No, si  dovrebbe allargare l’accesso alle cure degli individui più a rischio e non lascarli abbandonati a se stessi, si dovrebbe intervenire prima che questi ragazzi diventino solo degli individui asettici, senza ambizioni.

Bisognerebbe accogliere proposte come il bonus psicologo, anzichè mettere al primo posto bonus dedicati a beni materiali.

Sarebbe un ottimo punto di partenza.

MILENA ANGELILLO