Trebisacce-14/01/2012:L’EDUCAZIONE INTERCULTURALE NELLA SCUOLA di Pino Cozzo

 L’EDUCAZIONE INTERCULTURALE NELLA SCUOLA di Pino Cozzo

L’educazione interculturale promuove il dialogo e la convivenza costruttiva tra soggetti appartenenti a culture diverse, e, nelle sue articolazioni, costituisce la risposta educativa alle esigenze delle società multiculturali, che sono caratterizzate dalla presenza in un determinato contesto da più culture.

Nella ricerca sull’intercultura, si richiama la consapevolezza della propria identità e delle proprie radici come base essenziale per il confronto e si sottolinea la struttura composta, il carattere dinamico e l’articolazione secondo livelli di appartenenza locale, regionale, nazionale, europeo, mondiale. La riflessione sulla società multiculturale è stata sollecitata dall’incidenza del fenomeno migratorio e dall’incremento della presenza straniera nelle scuole. Nella società italiana, accanto alle nuove minoranze costituite dagli immigrati, sono da considerare le categorie degli emigrati di ritorno e le minoranze storiche che la nostra Costituzione tutela come minoranze linguistiche. Anche se la critica scientifica ha dimostrato l’irrilevanza del concetto di razza, una persistente mentalità razziata induce all’insofferenza nei confronti delle etnie e delle culture diverse. La reciproca conoscenza, alimentata a tutti i livelli, consente di avvicinare le istituzioni, le formule organizzative e i modi di vita, senza porsi come fine ultimo l’uniformità.. Tutto il mondo viene a proporsi come società multiculturale globale, caratterizzata dall’intensità degli scambi a tutti i livelli e dall’interdipendenza delle economie, e si riscontrano intrecci anche con l’educazione alla legalità, come promozione di una cultura dei valori civili (CM 25.10.1993) e l’educazione alla salute   (CM 4.03.1992). La competente attenzione degli insegnanti e la loro testimonianza con le parole e i fatti sono determinanti per attivare un’interazione positiva. Gli apporti di alcune discipline possono offrire un progetto interculturale avvalendosi della loro natura verticale. Ad esempio, la storia può affrontare il tema del razzismo e il tema delle migrazioni, come vicenda ricorrente, ed anche l’italiano può offrire una lettura degli autori ed approfondire queste tematiche. Allo stesso modo, l’educazione artistica e quella musicale consentono un approccio a culture diverse. Va ricordata la valenza del “Progetto giovani” e “Progetto ragazzi 2000” che consentono un raccordo di iniziative. Le scuole possono poi promuovere l’avvicinamento alle altre culture con viaggi di studio e scambi di insegnanti e alunni. La presenza di alunni stranieri pone il problema dell’accoglienza. La scuola deve tener presenti le condizioni di disagio generale delle famiglie e i conseguenti problemi di sradicamento dell’alunno dall’ambiente originario. Anche la figura dell’insegnante, con riferimento al nuovo sistema di formazione, deve assicurare le necessarie conoscenze culturali di tipo filosofico, storico-sociale, antropologico, pedagogico, le competenze metodologiche e la gestione della classe, mentre la complessità dei fenomeni che caratterizza la società multiculturale e le responsabilità educative che ne derivano esigono l’impegno progettuale e intenzionale dell’Amministrazione e delle Istituzioni scolastiche. E’ necessario che le risorse di cui può usufruire l’attività educativa e didattica vengano prese in considerazione per realizzare gli specifici progetti tra istituto e territorio. Lo sviluppo dell’autonomia scolastica potrà offrire alle scuole ulteriori margini di iniziativa e di flessibilità per l’elaborazione e l’attuazione di iniziative interculturali.