Castrovillari-28/09/2012:Un viaggio storico-culturale vissuto da adolescenti attraverso il libro di Ballarati.

Castrovillari:28/09/2012

Un viaggio storico-culturale vissuto da adolescenti attraverso il libro di Ballarati.

E’ stata presentata l’ultima fatica letteraria di Antonino Ballarati dal titolo “Il Regno Perduto -Quando il Sud era l’Italia”, Edizioni Iuppiter, lo scorso 28 settembre, nella sala del circolo cittadino. Frequento l’ITC “G.Filangieri” di Trebisacce e di Storia ne studiamo abbastanza,ma ogni autore presenta gli argomenti per come li vede e crede. Partecipare alla presentazione di un libro dove l’autore affronta  con rigore un lungo viaggio di 28 secoli è davvero entusiasmante. E’ così che chiesi a mio nonno, Eduardo Magnelli, di accompagnarmi insieme con tre compagne di classe al desiderato incontro di cui avevo appreso notizia attraverso internet. Mi trovo a vivere un Alto Jonio, relegato a Cenerentola, spogliato di tutto,dai servizi alla Sanità, in continua sofferenza e con tanti problemi a breve e lungo termine da affrontare, e si spera sulle abilità dei rappresentanti istituzionali al rilancio del territorio. Un futuro, per noi giovani, incerto, dove persino la speranza di riscatto trova poco spazio nelle nostre giovani menti. Antonino Ballarati ci ha regalato un bel sogno: l’orgoglio di essere un’adolescente del sud, perché nel passato la nostra terra ha rappresentato l’Italia tutta, dove personaggi idealisti e non affaristi si sono battuti e con onore per difendere le ragioni meridionali. Si coglie attraverso i racconti noti ed alcuni esclusivi di Ballarati il grande ruolo della Calabria, della potenza di Roma e sino a parlare dei moti rivoluzionari,dei garibaldini , dei briganti,dell’Unità d’Italia e della famosa questione meridionale che segna il non risolto divario tra il nord e il sud. E viene da chiederci se i briganti sono stati dei ribelli da punire così come qualche testo scolastico scrive o pensare al ruolo eroico giocato per la liberazione di un popolo oppresso e affamato dei nobili. Un libro che apre a delle riflessioni personali e a capire che tutti dobbiamo riappropriarci del nostro passato per poter caparbiamente pensare ad un futuro migliore, nonostante la crisi schiacciante. E’ il nostro un popolo che ama il riscatto sociale! La storia lo ha dimostrato non può accettare la sconfitta. Certamente noi giovani possiamo seguire dei modelli e condividerne gli scopi,ma abbiamo bisogno di questi modelli politici da seguire, molti sono da bocciare per l’uso improprio del denaro di partito e di certo non possono rappresentare un esempio educativo per le nuove generazioni che vogliono una nazione senza debiti e florida economicamente e con la massima occupazione possibile. Noi giovani, seppure a fatica vogliamo sognare il nostro futuro con persone che governano con serietà e onestà, nell’interesse di un popolo che merita storicamente rispetto.  L’autore nel libro, infatti, parla di primati raggiunti dal nostro popolo meridionale: dal primo ponte sospeso in ferro sul Garigliano a Minturno vicino Latina, alla prima illuminazione a gas di città, al primo telegrafo elettrico, alla più grande industria metalmeccanica come quella di Pietrarsa a pochi chilometri da Napoli, al primo Stato italiano per la produzione di guanti, alla prima locomotiva a vapore, prima ferrovia e stazione Napoli-Portici, prima nave da crociera in Europa, alla miglior finanza pubblica, alla prima istituzione del sistema pensionistico in Italia, al minor numero di tasse fra tutti gli stati italiani, alla più alta quotazione di rendita dei titoli di Stato e tanto altro ancora,esprimendo, così, solo la laboriosità di questo popolo, ben poco riconosciuto per quello che era ed aveva prodotto. Alla presentazione,oltre allo stesso autore Antonino Ballarati, hanno preso la parola autorevoli personaggi di provata esperienza di vita e con un grande spessore culturale, come il sindaco Mimmo Lo Polito, Biagio Murianni (presidente del circolo),Mario Vicino e  Roberta Schettini(docenti) e l’educatrice Emilia Sinangelo, ma al ritorno in macchina il nostro sogno di adolescenti ha continuato il suo iter e con le compagne abbiamo tanto parlato della serata culturale che ci ha riempiti di gioia e di cui parleremo con l’insegnante di Storia che siamo certi ci ascolterà molto volentieri e che contribuirà ad arricchire di contenuti il nostro sapere scolastico e di vita.

Kelly Genise