COMUNICATO STAMPA
All’incontro convocato dal Presidente della Regione on. Mario Oliverio per discutere della nuova rete ospedaliera ,con particolare riferimento agli ospedali di confine, tenutosi in Catanzaro giorno 21 maggio u.s. ,hanno partecipato il commissario ad acta per la sanità ing. Massimo Scura e il vice dott. Andrea Urbani, per l’ASP il commissario dott. Gianfranco Filippelli e il direttore sanitario dott. Francesco Laviola, nonché il sindaco di Praia a Mare Praticò e di Tortora, quello di Trebisacce avv. Francesco Mundo accompagnato dal presidente del consiglio dott. Saverio Laregina e dai sindaci di Castroregio Santagada, di Canna Panarace ,di Plataci Tursi e il delegato di Cerchiara Lupinacci.
Dopo l’introduzione del Presidente Oliverio che ha ribadito la necessità di modificare la rete ospedaliera per consentire di frenare l’emigrazione sanitaria verso le regioni di confine con la necessità di salvaguardare i LEA ed erogare nel contempo prestazioni sanitarie ospedaliere nei territori sprovvisti di ospedali,il sindaco di Trebisacce Mundo, ha rivendicato con forza la necessità di modificare la rete ospedaliera e correggere un grave errore nei confronti di Trebisacce e dell’Alto Ionio Cosentino,evidenziando in maniera paradossale come il costo dell’ospedale di Trebisacce si aggirava intorno ai nove milioni di euro,quasi quanto il costo dell’attuale mobilità passiva.
La sentenza emessa dal Consiglio di Stato, in accoglimento del ricorso contro il piano di rientro Scopelliti ,altro non è che una correzione di fatto e di diritto di una programmazione regionale errata. Il consiglio di Stato si è sostituito riconoscendo che in effetti i LEA sono stati violati, così come la Golden Hour che prevede il trasporto di pazienti all’ospedale più vicino entro un’ora, così come da sempre sostengono i cittadini e gli amministratori dei comuni dell’Alto Ionio, nonché le tante associazioni presenti sul territorio.
Nell’Alto Ionio le difficoltà orografiche e stradali sono maggiori perché sia i comuni interni e anche quelli costieri, distano dall’ospedale Spoke più vicino almeno un’ora; per tali motivi i LEA non sono garantiti e pertanto vi è una necessità oggettiva e immediata di fornire cure adeguate in emergenza ,anche perchè in questi anni sono stati molti coloro che hanno perso la vita durante il percorso per raggiungere gli ospedali più vicini. Basti pensare che l’attuale PPI di Trebisacce nel 2014 ha erogato quasi 11.000 prestazioni .
La chiusura di Trebisacce, ha peraltro esposto a rischio professionale e fisico i medici e gli operatori sanitari dei pronto soccorso dei presidi spoke , sempre intasati e che non riescono a dare risposte concrete all’esigenze dei cittadini costringendo i pazienti e i familiari a girovagare per gli ospedali della Regione per essere ricoverati.
Peraltro la stessa distribuzione dei posti letto è irrazionale e pregiudizievole per l’intera fascia ionica,dove in violazione dell’accordo Stato-regioni che prevede un standard di posti letto fissato in 3,7 per 1000 abitanti, nella fascia ionica è di soli 1,66 p/l per 1000 abitanti .Tale parametro inferiore permane anche nell’intera area nord della Calabria che è di 3.24, sempre inferiore.
In tale contesto,avendo affidato incarico ad alcuni esperti, partendo dalla programmazione del dpgr 18/2010, dallo stato attuativo e in relazione all’ultimo Decreto del commissario ad acta Scura n° 9/2015, ha formulato una proposta cercando di ridistribuire i posti letto in maniera più razionale garantendo i LEA e soprattutto le emergenze- urgenze con riguardo particolare agli ospedali di confine di Praia e Trebisacce.
In tale contesto il Sindaco ha consegnato ai presenti lo studio di fattibilità e un’ipotesi di distribuzione e riordino dei posti letto, in funzione delle reali esigenze dei territori e di garantire equità e razionalità nell’erogazione dei LEA in tutti gli ambiti territoriali della provincia di Cosenza, tenendo conto dello spok di riferimento, attuale o come ospedale nuovo di Rossano-Corigliano , con il quali la proposta si integra in rete, considerando una tipologia di assistenza per intensità di cure, e con la presenza all’interno della struttura di trebisacce di specialità ad ampia diffusione territoriale, o che sono causa di mobilità passiva verso le regioni vicine.
Li, 21/05/2015 Amministrazione Comunale Trebisacce