TREBISACCE Ha riscosso ampio successo di pubblico e di critica la presentazione ufficiale del libro di Ludovico Noia dedicato agli “Studi sul patrimonio artistico (secoli XV – XVII), Ferrari Editore, avvenuta martedì 11 agosto nella splendida location della Chiesa Madre San Nicola di Mira di Trebisacce. Dopo il saluto ufficiale del sindaco Franco Mundo e quello del rappresentate della Pro-Loco Stefania Principe, ha relazionato il prof. Giorgio Leone, direttore GNAA di Palazzo Corsini a Roma; sono intervenuti nel dibattito e discusso con l’autore don Joseph Vanson teologo e parroco, il dottor Settimio Ferrari editore del volume, il prof. Piero De Vita ento-antropografo e presidente dell’associazione “L’Albero della Momoria, il prof. Alberto Pincitore storico dell’arte e la professoressa Annamaria Lico, già funzionario BSAE Calabria. Il libro tratteggia la storia di Trebisacce, il più grande borgo dell’Alto Jonio cosentino, inquadrandolo sotto il profilo storico e artistico. L’autore, nella sua pubblicazione, indaga, analizza e descrive gli elementi iconografici, le tecniche esecutive, le tendenze più tipiche e le funzioni culturali di un periodo che va dal XV al XVIII secolo, dando voce alle fonti, al vocabolario espressivo, agli elementi architettonici, alle statue, agli ornamenti e agli artefici di un mondo di cui rimangono le passioni scolpite nel tempo, alcune delle quali sono gelosamente custodite nella Chiesa Madre. Si tratta di un lavoro complesso ed elaborato, un viaggio per tappe che ricostruisce e ricompone la storia e le molteplici espressioni del patrimonio artistico di un antico centro urbano di vocazione agricolo-marinara. «E’ stata una serata emozionante che ha avuto come tema lo studio dell’arte finalizzata alla ricerca delle origini». Ha dichiarato soddisfatto l’autore del libro. «Sono onorato di aver tolto la polvere dagli archivi e dalle biblioteche, la qual cosa è servita a togliere dall’oblio i nostri preziosi beni ambientali. Sono perciò onorato di aver dedicato tempo e sacrifici per la mia Trebisacce. Grazie ai tantissimi presenti, a chi ha percorso molti chilometri per esserci, a tutti gli intervenuti che con il loro contributo hanno arricchito e dato qualità all’evento».
Pino La Rocca