Comunicato Stampa L’associazione europea sulla depressione, meglio identificata a livello europeo con la sigla EDD o EDA, è presente sul territorio nazionale da circa 20 anni. L’EDA è stata costituita con lo scopo di portare avanti un progetto nazionale ed europeo volto alla conoscenza accurata della depressione. L’obiettivo è che tutti diventino consapevoli dell’importanza della prevenzione, della diagnosi precoce e…
UNIONE DEI COMUNI MONTANI “AREE INTERNE DELL’ALTO JONIO “ Quando, il giorno 11 Novembre 2023 venne costituita l’Unione dei Comuni Montani “Aree interne dell’Alto Jonio”, i Sindaci dei Comuni di Albidona, Alessandria del Carretto, Castroregio, Canna, Montegiordano, Nocara ed Oriolo si proposero un lavoro condiviso per una maggiore valorizzazione dei rispettivi territori in un unico e grande afflato…
Completati i primi lavori di ripristino dei Parco Giochi: spazi più Sicuri e inclusivi per i bambini di Trebisacce L’Amministrazione Comunale di Trebisacce ha terminato i primi lavori di ripristino di tre parco giochi della nostra città. Grazie a una delibera approvata nel mese di agosto, questi interventi hanno permesso di ristabilire le condizioni di sicurezza necessarie per garantire spazi…
Harvey Cox statunitense e noto rappresentante delle teologie della secolarizzazione in un libro divenuto famoso – La festa dei folli, Bompiani 1971 – sostiene che quando la festività scompare dalla cultura qualcosa di tipicamente umano viene ad essere compromesso. In sintesi l’uomo senza festa perderebbe un tratto della sua singolarità. Nostro compito quindi è salvarla per renderla misura rigorosa della…
TREBISACCE In assenza dello svincolo-nord, cancellato dal progetto esecutivo da Anas e Ministero senza tante spiegazioni, la nuova S.S. 106 attraverserà Trebisacce “sottoterra” e cioè in galleria, motivo per cui la città non godrà di alcun beneficio, nè di immagine nè di miglioramento della viabilità. A lanciare questo allarme e ad invitare gli amministratori in carica a ribellarsi a questa…
Roma-29/05/2016:INFORMAZIONE AI CALABRESI (ED AI ROMANI)
INFORMAZIONE AI CALABRESI (ED AI ROMANI)
Si vota per il Sindaco di Roma. Direte: cosa c’entrano i Calabresi? C’entrano eccome, visto che a Roma risiedono circa 400.000 Calabresi votanti. Allora, sulla base di questa informazione, i Calabresi di qui potrebbero benissimo illustrare la triste storia a quelli di lì.
La storia riguarda il Sindaco di Roma nel 2000, Rutelli, e l’allora suo Capo di Segreteria (diciamo il suo braccio destro) Giachetti (oggi candidato).
Dunque, eravamo in pieno svolgimento del Giubileo.
Tra me e Rutelli non correva buon sangue a causa delle già descritte (in un precedente intervento) vicissitudini legate alla Domus di Agrippina (Rutelli: «Silenzi si sbaglia, lì ci sono solo due muretti fradici.»); vestigia preziosissime selvaggiamente distrutte per la inutile realizzazione di una rampa elicoidale di accesso ad un altrettanto inutile parcheggio al Gianicolo (Vedi: foto 1. Affreschi policromi trinciati dalle gettate di cemento. Foto 2. Particolare di un dipinto.)
Questi due signori, forse perché poco acculturati, visto che entrambi non hanno conseguito nessuna laurea (se non quella che si ottiene Onoris Causa, da alcuni definita slurp causa), ed introdotti in politica grazie solo ai loro rapporti con Pannella, dopo aver perpetrato il suddetto capolavoro (danno alla città, alla storia, al mondo), si trovarono a gestire anche la casuale scoperta del famoso Affresco del Colle Oppio, da molti giornali allora battezzato “La città dipinta”. Una misteriosa città del periodo romano dipinta a colori in avveniristica vista “a volo d’uccello”. Diciamo meglio, una porzione, in quanto mancante di buona parte.
Bellissimo ritrovamento. Tanto che Rutelli, in viaggio negli Stati Uniti, dichiarò in pompa magna che tale affresco sarebbe stato messo al “centro delle celebrazioni del Giubileo”.
Ecco come si presenta oggi dopo il restauro (foto 3).
Naturalmente nelle fasi precedenti il restauro l’immagine era molto più sfocata. Molti studiosi si cimentarono nell’interpretazione del dipinto: di quale città si trattava? Sulle prime pagine dei quotidiani nazionali si susseguirono numerose ipotesi. Anche l’amico Federico Zeri si slanciò nel proporre si trattasse dell’antica Londra:Londinium.
Caso volle che in quel periodo io fossi impegnato nelle fasi finali della pubblicazione della mia ricostruzione del porto di Roma progettato e realizzato dal’Imperatore Claudio (Il Porto di Roma; Newton & Compton Editori). Da una serie di elementi grafici scoprii che l’affresco altro non era che il progetto di massima dell’imperatore riportato su una parete di una delle sue sedi operative romane (poi sopraffatta da quel pazzo di Nerone per la sua Domus Aurea). Si trattava cioè della città di Portus (la più grande opera urbanistica della storia).
L’ottimo giovane (allora) Consigliere Comunale di opposizione Fabio Sabbatani Schiuma, si prestò a far stampare qualche migliaio di opuscoletti spillati, contenenti i disegni e le spiegazioni che avevo elaborato; non solo, ma anche a farle distribuire alle migliaia di turisti e cittadini che, con una fila che snodava per chilometri fino a Santa Maria Maggiore, attendevano di entrare ad ammirare l’affascinante e misterioso affresco.http://www.romaeterna.org/altri/portus.html
Panico del Sindaco e Capo Segreteria: l’accesso venne da subito negato, e parte del dipinto, quello in basso che mostrava parte del bacino portuale esagonale, venne nascosto con terra (vedi foto 4).
Ma uno degli operai che lavoravano agli scavi aveva scattato poco prima una foto con la parte ancora scoperta (vedi foto 5).
Altri miei disegni evidenziavano e dimostravano esaustivamente la mia rivelazione (vedi foto 6 e 7).
Scomparve subito anche la “centralità” dell’affresco nelle celebrazioni del Giubileo.
Un danno alla città, al Giubileo, al mondo, pur di non dover esaltare la mia scoperta (poi successivamente da me inserita estesamente in un capitolo del volume sopracitato).
Lascio a voi Calabresi e Romani le deduzioni in vista delle prossime elezioni.
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