Trebisacce-01/04/2021: UNA VOCE, UNA EMOZIONE

                                               

  UNA VOCE, UNA EMOZIONE

 

Una vita senza musica è come un corpo senz’anima” (Marco Tullio Cicerone).

Scrivere di un’artista come Marianna Cataldi necessiterebbe di uno spazio enorme, soltanto per fare menzione dei suoi innumerevoli successi, per cui in questa sede preferiamo soffermarci maggiormente su quelle che, secondo noi, sono le sue virtù e le sue qualità interiori.

Spesso, quando si raggiungono vette importanti nel mondo del lavoro, si tende ad autoesaltarsi, a creare attorno a sé un alone quasi di mistero, mentre Marianna è rimasta la persona di sempre: umile, modesta, sensibile, solare.

Il nostro Sud ha espresso, nel corso degli anni, artisti in ogni campo, ognuno dei quali ha lasciato una impronta indelebile e questa nostra conterranea, seppur milanese di adozione, ha il cuore nella nostra Trebisacce e questo è un altro importante tassello che la colloca sulle vette più alte della affettività, considerato che, purtroppo, in molti dimenticano le proprie origini, al contrario di Marianna, che ama di un amore viscerale tutti i luoghi della sua infanzia.

La passione per la musica, che l’ha animata fin dalla sua più tenera età, non l’ha mai abbandonata e lei, con caparbietà, impegno, serietà e professionalità, è riuscita a percorrere un cammino fatto di soddisfazioni e successi.

Sentirla cantare significa immergersi in un mondo fatto di emozioni, in quanto la sua voce non esprime soltanto parole, ma trasmette quel quid in più che serve a far sì che la musica diventi davvero un volàno per elevarsi verso l’infinito.

Si dice che quando un “pezzo” fa venire i brividi vuol dire che l’artista riesce a far entrare chi ascolta non soltanto nel testo, ma nella profondità di ciò che “dona” con la sua interpretazione.

Ebbene, Marianna Cataldi è una delle pochissime cantanti capaci di far chiudere gli occhi e di penetrare il cuore con la sua splendida voce, proprio perché canta con il cuore.

Dove le parole finiscono, inizia la musica” (Heinrich Heine).

Ecco, Marianna fa musica anche quando le parole finiscono, infatti riesce a cantare con gli occhi, immedesimandosi nel suo lavoro totalmente, per cui anche quando il testo termina, si può sentire ancora l’eco della sua voce soltanto guardandola.

E questo non è poco!

Il grande Mogol dice: “Il canto che non emoziona è soltanto un esercizio acrobatico delle corde vocali”.

Marianna Cataldi riesce a coniugare perfettamente le due cose, cioè ha una grande voce e, nel contempo, emoziona ad ogni nota, fa sussultare l’animo, tanto da creare un connubio perfetto tra chi ascolta e chi interpreta.

Auguriamo a questa splendida artista successi sempre più gratificanti sia nella Musica che nella Vita, perché in pochi lo meritano come lei, non soltanto per la sua bravura, ma anche per i valori etici che l’hanno sempre contraddistinta.

Ad maiora semper!

RAFFAELE BURGO