Trebisacce-14/10/2022: Assolte due donne accusate di maltrattamento di animali

TREBISACCE Assolte due donne di Trebisacce le quali, non solo non maltrattavano i cani ma addirittura accoglievano e si prendevano cura dei cani abbandonati da altre persone. E’ la storia semiseria di due donne di Trebisacce finite sotto processo perché accusate del presunto reato di maltrattamento di animali. Reato, questo che, come è noto, da qualche anno è perseguibile per legge. Per fortuna il Tribunale Ordinario di Castrovillari, in composizione monocratica nella persona della Dott.ssa Giuseppa Ferrucci, ha assolto le due imputate, una delle quali è stata difesa dall’Avv. Claudio Roseto del Foro di Castrovillari. A darne notizia, a seguito dell’udienza relativa al caso dei presunti maltrattamenti di 19 cani, è stato lo stesso legale che ha ricordato brevemente i contorni di una storia a dir poco paradossale. La cronaca: la vicenda ebbe inizio nel marzo 2021, con una prima contestazione di “abbandono di animali”, alla quale ha fatto seguito il sequestro dei succitati cani e delle relative strutture in cui i medesimi erano ricoverati. Sequestro che fu immediatamente annullato dal Tribunale del Riesame di Cosenza, in accoglimento dell’istanza patrocinata dall’Avvocato Claudio Roseto. A seguito di ciò, la Procura della Repubblica ha emanato un Decreto penale di condanna che è stato immediatamente oggetto di opposizione e dal quale è scaturito l’odierno giudizio immediato contenente l’ipotesi accusatoria – più grave – di maltrattamento di animali ex art. 544-ter c.p. Nel corso dell’istruttoria dibattimentale, durante l’escussione dei primi testimoni, l’Avv. Roseto ha fatto emergere circostanze chiaramente incompatibili con il grave reato contestato, portando il Giudice ad anticipare la sentenza di assoluzione, senza neppure procedere all’escussione degli ulteriori testimoni programmati per le successive udienze. “Invero, la contestazione del reato di “maltrattamento di animali”, contestato alle due donne, – ha commentato l’Avv. Claudio Roseto dopo aver preso atto dell’assoluzione delle due donne – risultava addirittura paradossale se solo si consideri che queste ultime accudivano e curavano dei cani abbandonati da persone che, queste sì, meriterebbero condanne esemplari. Si conclude così – ha chiosato in conclusione l’Avv. Roseto – una triste vicenda che ha visto trionfare la Giustizia, da Cicerone autorevolmente definita “Signora e Regina di tutte le virtù”.

Pino La Rocca