Trebisacce-05/03/2023: RICORDO INDELEBILE

                                         

           

 

 

 

 

 

 

RICORDO INDELEBILE

 Non esiste separazione definitiva finchè esiste il ricordo” (Isabel Allende)

Quando si scrive un “pezzo” per ricordare due angeli volati troppo presto in Paradiso, è sempre motivo di enorme malinconia, oltre che di immensa tristezza, però le parole vengono dettate dal cuore e quindi il ricordo di Federica De Luca e del piccolo Andrea ci permette di elaborare un pensiero che diventa dialogo, afflato profondo con una mamma ed il suo adorato figliolo.

Da quel Giugno del 2016 per papà Vincenzo e mamma Rita Lanzon la vita non è più la stessa: hanno perso la loro splendida figlia ed il loro bellissimo nipotino e questa perdita è stata loro provocata da chi, al contrario, avrebbe dovuto difendere la propria moglie ed il proprio figlioletto.

Da allora innumerevoli iniziative sono state portate avanti, a tutti i livelli, per sensibilizzare sempre di più affinchè determinate tragedie non avvengano più.

Purtroppo, la storia continua, ma Enzo e Rita non si arrendono e proseguono ad offrire se stessi per cercare, nel ricordo di Federica ed Andrea, di aprire mente e cuore di quanti li hanno chiusi e freddi.

Federica, arbitro di Volley e grandissima sportiva, era una ragazza di 30 anni, solare, buona,

sensibile, che viveva per il piccolo Andrea di 4 anni.

E proprio il Volley non dimentica mai queste due anime innocenti ed è prodigo di eventi nel nome di una ragazza speciale, i cui valori etici erano apprezzati da tutti coloro che hanno avuto la gioia e l’onore di apprezzarne le qualità e le virtù.

Il papà Enzo e la mamma Rita, seppur distrutti ancora da questo immane dolore, con grandissima

dolcezza si impegnano quotidianamente in questo loro compito, in quella che per loro è diventata

una missione, al fine di porre un freno a questa piaga.

Due cuori che battono all’unisono in un unico Cuore: quello dell’amore puro tra mamma e figlio.

Questi due volti splendidi sono quelli di Federica e del suo Andrea.

Che bello pensare che Federica stia arbitrando una partita di Volley tra angeli e che bello pensare e vedere che Andrea, con i suoi occhi felici, stia giocando spensierato tra fiori profumati.

Federica e Andrea non dovranno essere viste come due persone che non ci sono più, ma come una mamma e un figlio presenti tra di noi che lottano con noi e che finalmente vincono ed estirpono questo male.

Ripartiamo, quindi, dall’ascolto e, soprattutto, scrollandoci di dosso tutti quei lacci che possono soffocarci.

Federica amava la vita e meritava, insieme al suo piccolo Andrea, di godere delle bellezze che la vita poteva loro riservare: entrambi hanno lasciato un enorme vuoto in tutti noi, ma siamo certo che da Lassù sapranno guidare i passi di quanti li hanno davvero amati.

RAFFAELE BURGO