Cosenza-19/06/2024: L’ Associazione Ionoi di Cosenza è stata ospite presso il sito archeologico e museo di Sibari

 

 

 

 

 

 

 

Ieri 17 giugno 2024
L’ Associazione Ionoi di Cosenza è stata ospite presso il sito archeologico e museo di Sibari accompagnati dal presidente Concetta Cianni e dalle figure professioniste dell’ associazione stessa.
Ad attenderli è stata il presidente dell’ ass. Artisti Eccellenze Calabresi Anna Maria Schifino la quale ha organizzato il percorso e le visite a Sibari.
Sempre pronta e disponibile, una missione la sua verso il sociale che segue da anni.
-Progetto denominato “Attraverso”.
Finanziato da Otto per Mille Chiesa Valdese devoluto all’ associazione “IoNoi” di Cosenza.
Questo progetto ha dato vita ad un laboratorio fotografico formativo che da momenti di socializzazione, aggregazione e inclusione sociale. Sono previsti dei viaggi con lo scopo di fornire conoscenze e tecniche utili per esprimere al meglio se stessi e raccontare i bei luoghi che si visitano attraverso la fotografia.
L’associazione IoNoi odv è stata fondata da genitori di ragazzi in stato di handicap, opera su Cosenza e nel suo hinterland, hanno lo scopo di svolgere attività di utilità sociale in supporto di soggetti svantaggiati, siano in essi in situazione di disabilità fisica psichica e relazionale nonché alle loro famiglie.
Il Laboratorio Fotografico: Un Viaggio Visivo attraverso Fiumefreddo Bruzio e San Lucido , Sibari e tanti altri posti importanti della Calabria.
I ragazzi speciali sono stati entusiasti di aver conosciuto alcune bellezze di Sibari tra le rovine della magna Grecia ,marina e laghi, una bellezza che porteranno per sempre nel cuore.
Durante questi emozionanti viaggi visivi, i ragazzi hanno esplorato angoli pittoreschi, catturato la magia dei tramonti e immortalato la vita quotidiana di questi splendidi borghi calabresi. Ogni scatto racconta una storia, ogni immagine è un frammento di cultura e tradizione che condividono con orgoglio.
Una Calabria che abbraccia la storia di chi la visita .
Anna Maria Schifino