Comunicato Stampa L’associazione europea sulla depressione, meglio identificata a livello europeo con la sigla EDD o EDA, è presente sul territorio nazionale da circa 20 anni. L’EDA è stata costituita con lo scopo di portare avanti un progetto nazionale ed europeo volto alla conoscenza accurata della depressione. L’obiettivo è che tutti diventino consapevoli dell’importanza della prevenzione, della diagnosi precoce e…
UNIONE DEI COMUNI MONTANI “AREE INTERNE DELL’ALTO JONIO “ Quando, il giorno 11 Novembre 2023 venne costituita l’Unione dei Comuni Montani “Aree interne dell’Alto Jonio”, i Sindaci dei Comuni di Albidona, Alessandria del Carretto, Castroregio, Canna, Montegiordano, Nocara ed Oriolo si proposero un lavoro condiviso per una maggiore valorizzazione dei rispettivi territori in un unico e grande afflato…
Completati i primi lavori di ripristino dei Parco Giochi: spazi più Sicuri e inclusivi per i bambini di Trebisacce L’Amministrazione Comunale di Trebisacce ha terminato i primi lavori di ripristino di tre parco giochi della nostra città. Grazie a una delibera approvata nel mese di agosto, questi interventi hanno permesso di ristabilire le condizioni di sicurezza necessarie per garantire spazi…
Harvey Cox statunitense e noto rappresentante delle teologie della secolarizzazione in un libro divenuto famoso – La festa dei folli, Bompiani 1971 – sostiene che quando la festività scompare dalla cultura qualcosa di tipicamente umano viene ad essere compromesso. In sintesi l’uomo senza festa perderebbe un tratto della sua singolarità. Nostro compito quindi è salvarla per renderla misura rigorosa della…
TREBISACCE In assenza dello svincolo-nord, cancellato dal progetto esecutivo da Anas e Ministero senza tante spiegazioni, la nuova S.S. 106 attraverserà Trebisacce “sottoterra” e cioè in galleria, motivo per cui la città non godrà di alcun beneficio, nè di immagine nè di miglioramento della viabilità. A lanciare questo allarme e ad invitare gli amministratori in carica a ribellarsi a questa…
Roseto Capo Spulico-06/09/2024: Grande successo per la première del documentario “Un’altra idea di stare”
COMUNICATO STAMPA
Grande successo per la première del documentario “Un’altra idea di stare”
Nato da un’idea di Borghi Autentici d’Italia, scritto e diretto da Fabio Fasulo, è stato girato a Roseto Capo Spulico e presentato in occasione dell’81esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, con l’intento di restituire, con l’autenticità di alcune storie personali, uno spunto di riflessione sulla visione dei piccoli comuni e delle comunità locali
Venezia, 6 settembre 2024 – In occasione della 81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, giovedì 5 settembre presso l’Hotel Excelsior del Lido di Venezia si è svolta la première della presentazione ufficiale del documentario “Un’altra idea di stare”.
Nato da un’idea dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia,scritto e diretto da Fabio Fasulo, regista e videomaker, il documentario è stato prodotto da Frame at work, un collettivo di professionisti con oltre vent’anni di esperienza nel settore cinematografico e nelle produzioni audiovisive e dall’agenzia di comunicazione reggiana Kaiti Expansion.
Alla Prima alla kermesse veneziana, presentata dal giornalista Giovanni Pirillo, hanno partecipato la Presidente Nazionale dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia, Rosanna Mazzia, il Presidente del Comitato Etico BAI, Renzo Soro, il regista Fabio Fasulo e la sua troupe, e l’AD di Kaiti Expansion, Matteo Martinelli, e il suo team. Tanti gli ospiti che hanno assistito alla Prima del docufilm targato BAI, tra cui l’attrice protagonista, Mariangela Magnelli, la delegazione della Federazione dei Comuni del Camposampierese e i rappresentanti delle Unioni dei Comuni provenienti da tutto il Veneto.
«La finalità del documentario – afferma con orgoglio Rosanna Mazzia, presidente nazionale Associazione Borghi Autentici d’Italia, location d’eccezione del documentario – consiste nel restituire, con l’autenticità di alcune storie personali, uno spunto di riflessione universale sulla visione dei piccoli comuni e delle comunità locali che l’Associazione Borghi Autentici d’Italia porta avanti da oltre 20 anni: non borghi cartolina, ma comunità ospitali capaci di trattenere i cittadini residenti e di attrarre nuove forme di cittadinanza. Vuole essere un invito a esplorare prospettive inedite, ad illuminare strade non ancora battute e guidare le comunità verso un futuro sostenibile, equo e ricco di opportunità. È un richiamo al protagonismo, per abbracciare il cambiamento e costruire un nuovo modo di abitare i borghi, integrando passato, presente e futuro in un equilibrio capace di promuovere sviluppo».
Tanta emozione anche per Fabio Fasulo,regista Frame at work che commenta: «“Un’altra idea di stare” è un racconto a più voci dove i nostri protagonisti si raccontano, si confidano alla ricerca di un luogo che non sia solo geografico ma anche dell’anima. I loro incontri sono pieni di curiosità, sembra che ci sia la voglia di rivedersi l’uno nell’altro, di riconoscersi e riscoprirsi quasi a sottolineare l’esigenza di ritrovare un contatto umano, il desiderio di essere comunità. Nel documentario ho messo le persone al centro di tutto, cercando la piena sincerità in ogni momento perché era fondamentale riportare un quadro quanto più fedele possibile alla realtà. Il ritmo del film segue quello in cui ruotano le nostre storie dove il tempo acquisisce una nuova forma, un nuovo valore “tempo per darsi tempo” come dice una delle nostre protagoniste del film. Gli spazi e i luoghi che fanno da cornice sono colmi di tradizione, racconti e storie di uomini e donne che hanno vissuto e vivono il territorio. Il borgo, quindi, diviene un contenitore dal quale è possibile scoprirne il suo fascino, i suoi valori, ma anche le sue debolezze e i suoi limiti, attraverso i volti di chi vi abita. Le atmosfere, i luoghi e le storie rapiscono l’ascoltatore, portandolo oltre il suo ruolo e facendolo entrare in una dimensione di viaggio in altri possibili modi di stare e di vivere. Una riflessione più profonda che può portare ad un cambiamento».
«“Un’altra idea di stare” nei nostri borghi – prosegue a sua volta Rosanna Mazzia – dipende infatti dagli occhi con cui li si guarda, dalla consapevolezza che le persone hanno della diversità dello stare in un borgo, senza che questo costituisca necessariamente un “minus” nei confronti della vita in città. Ma “un’altra idea di stare” dipende anche molto da quel che ognuno di noi cerca. Ciò a cui dà più valore. E nelle storie che vogliamo comunicare con il documentario ci sono appunto diverse motivazioni, aspirazioni, bisogni. A volte completamente soddisfatti, a volte no. Abbiamo ripreso quindi luoghi, storie e persone per un racconto di Roseto Capo Spulico che diventa simbolo di un modo di intendere la vita nei borghi che non è qualcosa di “solo” bello. È qualcosa che può anche essere ribelle, non completamente risolto. È qualcosa di autentico, appunto».
L’Associazione Borghi Autentici d’Italia è una rete che riunisce piccoli e medi comuni, enti territoriali e organismi misti di sviluppo locale, per generare valore e stimolare la crescita economica e sociale dei territori. Da oltre 20 anni, promuove azioni e progetti che mettono al centro le comunità, per migliorare la qualità della vita attraverso azioni che coinvolgono gli amministratori, gli operatori economici, sociali e culturali dei borghi. Si impegna per realizzare un nuovo modello di sviluppo territoriale: sostenibile, equo, rispettoso dei luoghi e delle persone, attento alla valorizzazione del patrimonio e delle identità locali.
A questo proposito, un valido esempio è rappresentato dalla rete delle Comunità Ospitali di Calabria, frutto di un lungo percorso di lavoro durato per tutto il 2023, percorso che ha compreso laboratori, momenti di approfondimento e di contestualizzazione del senso della comunità ospitale, sopralluoghi da parte di esperti del comparto, realizzazione di smart guides, percorsi formativi e informativi concepiti con l’obiettivo di sperimentare un modello di economia ancorata alle esigenze di crescita dei territori come, ad esempio, la “cooperativa di comunità”.
Il risultato è una rete di comunità ospitali accomunate tra loro non solo da un insieme di valori condivisi ma anche dai medesimi strumenti di sviluppo. Un modello nuovo, ma dalle radici affondate nella tradizione e dal cuore antico, di concepire una comunità come luogo dove vivere – per un tempo che può essere breve oppure lunghissimo – un’esperienza autentica. E dove, al tempo stesso, sentirsi parte di un modo di vivere il territorio, di fruire di spazi comuni, che ancora oggi ribadisce le proprie ragioni di essere.
Accogliere, attrarre, ma anche trattenere: è con la rete delle Comunità Ospitali di Calabria che i borghi diventano luoghi da vivere nel quotidiano. Non più semplici panorami da cartolina, ma comunità capaci di trattenere i cittadini residenti e di accogliere quelli temporanei, grazie ad azioni e iniziative che mettono al centro le persone, generando valore e stimolando la crescita economica e sociale del territorio.
Un progetto estremamente virtuoso a cui Matteo Martinelli, AD Kaiti expansion dichiara di aver preso parte con entusiasmo: «Siamo molto onorati di aver contribuito a questo progetto in cui la comunicazione è e fa cultura. Abbiamo sempre fatto questo mestiere con una visione molto chiara, cioè quella di generare un impatto positivo concreto sulle persone, le comunità, i territori. Molte delle scelte strategiche che abbiamo fatto, in quasi trent’anni, sono guidate da questo obiettivo. Quando riusciamo a fare pubblicità con questo approccio senza dubbio ne raccogliamo una soddisfazione che tocca valori importanti per noi, che hanno a che fare con il senso di comunità e con la responsabilità che ciascuno di noi ha nei confronti degli altri. “Un’altra idea di stare” è un progetto che parte dalle persone e ritorna alle persone, per restituire valore ai territori. Ha una visione ambiziosa. Lavorare per dare visibilità a queste idee, valorizzando l’autenticità dei borghi con un approccio che insiste sui contenuti e che invita alla riflessione, per noi significa fare cultura. Ed è stato davvero molto stimolante, una grande soddisfazione per tutto il nostro team».
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