Oriolo: 06/09/2024
Al via il XVI edizione del Festival Nazionale dei Borghi più belli d’Italia
Si è aperto ufficialmente e con successo di partecipazione e di contenuti trattati il XVI Festival Nazionale dei borghi più belli d’Italia, che quest’anno si svolge ad Oriolo e Rocca Imperiale per tre giorni consecutivi. La XVII edizione si svolgerà a Bellano (Lecco) e il sindaco Antonio Rusconi,a fine Festival, parteciperà al tradizionale passaggio della bandiera. Il bellissimo Castello di Oriolo è stato letteralmente invaso da presenze interessate all’incontro, da cittadini e da turisti richiamati dall’importante evento. Inni,banda musicale,figuranti in costume, guardie spagnole, sale del Castello allestite con vestiti d’epoca ben esposti,artigiani (maestri d’Arte)che hanno esposto i loro fantastici e unici violini costruiti dalla rinomata Liuteria Jonica Corrado con sete in Montegiordano ,l’artista Diego che all’ingresso ha esposto le sue originali tele e in tanti ad accogliere gli ospiti con tanta gentilezza. Un servizio “Navetta” efficiente ha facilitato gli spostamenti delle persone dalla zona individuata a parcheccio auto e sino ai piedi del Castello,dove si sono visibilmente notati dei lavori in corso che mirano alla volontà dell’amministrazione, guidata dal sindaco Simona Colotta, a voler riqualificare al meglio il borgo e renderlo attrattivo e competitivo. La cerimonia d’apertura si è svolta nella Sala Riunioni del Castello,strapiena di politici a vari livelli istituzionali. Al tavolo dei relatori:Sindaco di Oriolo Simona Colotta,Sindaco di Rocca Imperiale Giuseppe Ranù, Coordinatore regionale Associazione de “I Borghi più belli d’Italia in Calabria Andrea Ponzo,Presidente Nazionale de “I borghi più belli d’Italia” Fiorello Primi,Presidente della BCC Mediocrati Nicola Paldino,Assessore alle Attività Produttive Regione Calabria Rosario Varì,Segretario di Stato della Repubblica di San Marino Federico Pedini Amati, Consigliere regionale Pasqualina Straface, ambasciatore dei Borghi Osvaldo Bevilacqua. E ancora tra il pubblico il consigliere regionale Tavernise, il sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi, il sindaco di Amendolara Maria Rita Acciardi, gli amministratori di Rocca Imperiale a cominciare dall’assessore alla Culltura Sabrina Favale, il vice sindaco Antonio Favoino,l’assessore Marino Buongiorno,la consigliera delegata Martina Fanelli,il consigliere delegato Franco Gallo,il consigliere delegato Luigi Corrado, ecc.ecc e ancora il Presidente del Consorzio per la Tutela del limone Igp Vincenzo Marino, i consiglieri di minoranza rocchesi Tiziana Battafarano e Domenico Varone. Nel ruolo di conduttrice e moderatrice Angelica Artemisia Pedatella. “Chi vive in un Borgo è più vicino all’orizzonte”, ha ricordato la moderatrice con questa citazione e successivamente la Prof.ssa Maria Bevacqua, in dialetto oriolese, ha declamato la poesia del compianto Giacinto Luzzi (Cardiologo e poeta) dal titolo:”La calza della Befana”. Il sindaco Simona Colotta,tra i tanti passaggi, ha ringraziato i sindaci dei 364 comuni aderenti e dei 16 comuni calabresi. Ha sottolineato che è importante fare rete tra i comuni per lavorare insieme e bene per rendere il territorio e l’intero Alto Jonio riconoscibile.Ha ricordato che tutti i borghi si stanno riqualificando e tutti presentano lavori in corso come Oriolo. Per il sindaco di Rocca Imperiale Giuseppe Ranù,che ospiterà giorno 7 e 8 il Festival,occorre costruire sinergie per fare uscire il territorio fuori dai propri confini, fare rete per essere competitivi e rilanciare il turismo.Sicuramente la Bandiera Blu, la bandiera Lilla, il limone Igp sono certificazioni importanti. L’aver investito sul Castello significa oggi parlare al mondo.Ha sottolineato che un cittadino dei nostri paesi deve avere le stesse opportunità della Lombardia. Occorre fare sistema per vincere le sfide del futuro. Dobbiamo essere orgogliosi di appartenere a questa terra. Per Andrea Ponzo fare rete significa non solo il rilancio dei borghi,ma dell’intero territorio.Per Fiorello Primi la novità è rappresentata dalla presenza del Segretario di Stato della Repubblica di San Marino che con il suo Castello è entrato a far parte dell’Associazione e ciò ci rende internazionali.”I borghi vanno aiutatiper ottenere ciò che meritano: sono i luoghi dell’anima. La BCC conosce le vere esigenze dei cittadini e del territorio e svolge un ruolo fondamentale per sostenere l’economia.Occorre contrastare lo spopolamento e considerare che i giovani vanno via perché mancano i sevizi essenziali e il lavoro. Dobbiamo investire sulla politica di sviluppo per il territorio. Per Federico Pedini Amati è importante la collaborazione tra San Marino e Italia perché è possibile cogliere l’opportunità di intercettare risorse UE e altri fondi dedicati alla promozione turistica.Ciò dà una delle risposte possibili alla domanda: “Perché uno Stato Estero entra nell’Associazione?”.- Ha parlato del progetto già presente On Line “Tavolo territoriale sul turismo” e insieme potremo fare un grande lavoro con questa collaborazione che promuove l’internazionalità che parte dai borghi. Per Nicola Paldino il lavoro svolto dalle Banche di Comunità nei suoi 120 anni è importante e lo dimostra il fatto che ci sono tanti imprenditori come clienti e che vogliono svilupparsi.Inoltre ha sul territorio diversi Bancomat anche dove lo sportello bancario non c’è. Ciò rende un utile servizio al territorio. Per l’On. Pasqualina Straface i borghi sono ambasciatori di bellezza e di identità.La Regione punta a potenziare i servizi e ci sono già dei bandi regionali che puntano sulla valorizzazione dei centri storici. Oggi è festa per i borghi, ma occorre fare rete e creare un sistema positivo per rilanciare il territorio.Bidosgna tutelare le minoranze linguistiche. Per l’On. Varì è il Festival che vede protagononista la Calabria insieme con il Vinitaly svoltosi a Sibari.Occorrono più misure incentivanti per i borghi: per le imprese, per il lavoro agile,per i pensionati , per le infrastrutture. Con la nostra Unical puntiamo sull’innovazione e sulla intelligenza artificiale. La Regione ha sostenuto i borghi e continuerà a farlo.
Franco Lofrano