
VILLAPIANA-05/02/2025: Processo per stoccaggio illegale di rifiuti, il Comune si costituisce parte civile
VILLAPIANA Processo per stoccaggio illegale di rifiuti solidi urbani: il Comune di Villapiana, ritenendosi parte lesa e danneggiata nell’immagine, in previsione dell’udienza dibattimentale fissata per il 3 aprile 2025 dalla Procura di Lecce che all’epoca (agosto 2022) ha posto sotto sequestro la suddetta discarica abusiva, ha deciso di costituirsi parte civile al fine di ottenere il risarcimento dei danni derivanti dalla compromissione della salubrità dell’aria, per il ripristino dello stato dei luoghi e per il conseguente danno d’immagine di una rinomata località turistica come Villapiana. Si tratta, per la cronaca, della maxi-indagine sui rifiuti, risalente all’agosto del 2022 coordinata dai Magistrati della Procura di Lecce che, a seguito dell’attività investigativa condotta dai Carabinieri di Villapiana, hanno accertato la presenza, in località Varco dell’Antenna e all’interno di un capannone, di una maxi-discarica illegale costituita da 120 balle contenenti scarti di rifiuti indifferenziati, perché priva di qualsivoglia autorizzazione. Gli imputati, secondo quanto si legge in una comunicazione rivolta dal Sindaco Ing. Vincenzo Ventimiglia ai cittadini, dovranno rispondere dello stoccaggio abusivo di rifiuti speciali per un totale 15 tonnellate di materiale di scarto illecitamente depositato in un capannone sito, come si diceva, nella zona “Varco dell’Antenna” che sorge a poca distanza dal centro abitato. In realtà, secondo quanto ha riferito la cronaca in quei giorni molto concitati, l’allora amministrazione comunale guidata dal Sindaco Avv. Paolo Montalti, riservandosi di costituirsi parte civile, dopo aver dato le opportune disposizioni alla Polizia Municipale, in attesa che venissero presi tutti i provvedimenti di urgenza da parte degli organi di Polizia Giudiziaria, ha disposto una rigorosa sorveglianza dell’intera zona, estesa anche alle ore notturne, al fine di impedire ulteriori scarichi abusivi di materiali inquinanti. E, per effetto di questi accurati controlli, sono stati individuati due autisti che scaricavano ulteriori rifiuti in quel centro di stoccaggio non autorizzato. “Con questa scelta – ha scritto il primo cittadino di Villapiana – si compie il primo atto con cui l’Ente agirà a tutela dei propri interessi pubblici e collettivi, potendo partecipare al processo penale mediante l’esercizio dell’azione civile risarcitoria. In attesa che l’autorità giudiziaria autorizzi il ripristino del sito, – ha concluso l’Ing. Ventimiglia – è comunque intenzione dell’attuale Amministrazione formulare contestuale istanza di risarcimento anche per i danni non patrimoniali, intesi come espressione diretta del diritto alla salubrità ambientale a tutela dei cittadini, oltre a quelli derivanti dal danno cagionato per la compromissione del prestigio istituzionale subito da Villapiana a causa dei reati commessi”.
Pino La Rocca