
COMUNICATO STAMPA
Bilancio sotto accusa: la maggioranza approva, ma il Revisore segnala diverse anomalie. La minoranza vota contro il bilancio consuntivo e tariffe tari 2025: “Conti opachi, gestione inadeguata”.
Approvato il consuntivo 2024 del Comune di Amendolara, ma è scontro aperto in Consiglio: la minoranza vota contro e accusa l’amministrazione di ignorare i rilievi gravi contenuti nella relazione del Revisore dei Conti, denunciando gravi criticità, omissioni e rilievi tecnici ignorati. Tra ritardi, omissioni documentali e irregolarità nella gestione finanziaria, il quadro che emerge è allarmante. Dati mancanti, rendiconti non caricati, anticipazioni di tesoreria non restituite: un bilancio che – secondo la minoranza – regge solo grazie a vecchi avanzi mai utilizzati. “Un atto che non rispetta né i numeri né la verità amministrativa”, dichiarano i consiglieri di minoranza. Il voto contrario è un segnale politico forte: sotto accusa una gestione che, al di là delle narrazioni del Sindaco, rischia di portare l’Ente fuori rotta. Emergono criticità sempre più gravi nel bilancio consuntivo approvato dall’amministrazione comunale di Amendolara. I rilievi del Revisore dei Conti non lasciano spazio a interpretazioni: gestione opaca, previsioni irrealistiche, mancanza di trasparenza e assenza di misure correttive concrete.
Il revisore esprime giudizio negativo sul Fondo crediti di dubbia esigibilità e sottolinea che non risulta correttamente quantificato il Fondo garanzia debiti commerciali, con il rischio di emersione di disavanzi.
Sotto accusa anche la gestione della liquidità: l’amministrazione non ha restituito l’anticipazione di tesoreria e non ha programmato un piano di riduzione, come richiesto. L’invito del Revisore è esplicito: occorre emettere i ruoli ordinari per garantire cassa e assicurare la copertura delle spese.
Ma il dato forse più allarmante riguarda la mancata tempestività nei pagamenti. Il Comune non rispetta i parametri dell’indicatore di tempestività, non ha adottato misure organizzative per migliorare la puntualità nei pagamenti verso fornitori e appaltatori.
Secondo il Revisore, le previsioni di cassa del bilancio 2024 non riflettono l’andamento reale delle entrate e delle spese, e sono state effettuate sovrastime pericolose, che rischiano di autorizzare spese non coperte, ritardare ulteriormente i pagamenti e generare debiti fuori bilancio in violazione dell’art. 183, comma 8, del TUEL.
Come detto sopra, ripetono i consiglieri, Il Revisore dei Conti ha infatti segnalato in modo puntuale il mancato caricamento del rendiconto sulla BDAP, la mancata restituzione dell’anticipazione di tesoreria e l’assenza di trasparenza nel risultato di amministrazione. Ha inoltre ammonito l’Ente per la mancata tempestività nei pagamenti e per sovrastime delle entrate che potrebbero determinare spese non sostenibili, in violazione dell’art. 183, comma 8 TUEL, ha espresso giudizio negativo sul Fondo crediti di dubbia esigibilità e ha sottolinea che non risulta correttamente quantificato il Fondo garanzia debiti commerciali, con il rischio di emersione di disavanzi.
Ma la vera stangata arriva con la TARI 2025: un aumento incontrollato delle tariffe domestiche, basato su dati incoerenti e un impianto contabile che penalizza le famiglie.
Secondo i dati ufficiali, la quantità di rifiuti non domestici scende da oltre 645 mila kg a 261 mila, mentre quella dei rifiuti domestici cresce inspiegabilmente del 160%, passando da 233 mila a 370 mila kg. Contestualmente, le entrate domestiche passano da 28 mila a 176 mila euro, con un aumento di oltre il 500%, mentre le entrate non domestiche crollano del 23%.
Le tariffe variabili a carico delle famiglie sono quintuplicate:
1 componente: da € 8,68 a € 70,70
2 componenti: da € 15,63 a € 98
3 componenti: da € 19 a € 127
4 componenti: da € 26 a € 155
5 componenti: da € 31 a € 205
6 componenti e oltre: da € 29 a € 240
Il Comune incassa così 100 mila euro in più, ma senza alcun miglioramento del servizio. Anzi, la gestione della raccolta rifiuti verrà esternalizzata per tre mesi, contraddicendo quanto scritto nella Relazione PEF, che escludeva qualsiasi variazione gestionale o incremento di qualità. Un paradosso amministrativo.
Clamorose, poi, le discrepanze nei dati tecnici: i campeggi e distributori di carburante risultano avere una superficie ridotta da 25 mila mq a 400, con una produzione stimata di rifiuti che crolla da 161 mila a 1.500 kg. Il coefficiente di produzione per ortofrutta, pescherie e passa da 95 a 3, facendo sparire tonnellate di rifiuti commerciali. Tutto ciò senza che si siano tenuti passaggi in Commissione o forniti chiarimenti pubblici.
Infine, è stata applicata una deroga al limite di crescita del gettito TARI, che supera il massimo consentito del 9,6%, decisione politica che comporta un ulteriore aggravio per i cittadini, senza benefici reali.
Un bilancio, insomma, che più che un documento contabile, appare come un artificio per nascondere disfunzioni strutturali. E la minoranza avverte: “Qui si gioca con i numeri. Ma a rimetterci saranno i cittadini e le imprese che aspettano i pagamenti”.
Ai posteri l’ardua sentenza!!!
I consiglieri di minoranza
Antonio Calienni
Salvatore Rinaldi
Vincenzo Gaetano