AMENDOLARA-06/07/2025: La Minoranza vota contro tariffe TARI che risultano quintuplicate

AMENDOLARA Il Consiglio approva il bilancio consuntivo 2024, ma la Minoranza vota contro sia
al Bilancio che all’aumento delle tariffe TARI (igiene urbana) relative al 2025 che, secondo la
Minoranza, risulterebbero addirittura quintuplicate. Secondo il gruppo consiliare “Il coraggio di
cambiare Amendolara” i numeri presentati dalla Maggioranza guidata dal sindaco Arch. Maria Rita
Acciardi nel corso dei due ultimi consigli comunali “non convincono e prospettano gravi criticità,
omissioni e rilievi tecnici, tanto che, secondo quanto si legge in una nota-stampa diffusa dall’ex
candidato sindaco Dr. Antonio Calienni, lo stesso Revisore dei Conti ha segnalato la mancata
trasmissione del rendiconto alla banca-dati della PA, la mancata restituzione dell’anticipo di
tesoreria e, in generale, la mancanza di trasparenza nella contabilità comunale. Sempre secondo la
Minoranza, il Revisore ha inoltre rilevato la mancata tempestività nei pagamenti, la sovrastima delle
entrate, la loro dubbia esigibilità, esprimendo complessivamente un giudizio negativo sull’intero
bilancio consuntivo. Ma la vera stangata, secondo quanto sostiene, dati alla mano, il Dr. Antonio
Calienni, arriva dalle nuove tariffe della TARI che prospettano un aumento incontrollato basato su
numeri ritenuti incoerenti che finirebbero per penalizzare pesantemente le famiglie.
Secondo i dati
riportati dal Dr. Calienni le tariffe risultano quintuplicate rispetto al passato cosicchè una famiglia
con un solo componente passerebbe da 8 a 70 euro; con 2 componenti da 15 a 98 euro; con 3
componenti da 19 a 127 euro, con 4 componenti da 26 a 155 euro, con 5 componenti da 31 a 205 e
con 6 componenti da 29 a 240 euro. In realtà, a ben vedere, si tratta dei fatidici… nodi che vengono
al pettine e di scelte rese obbligate dal fatto che la TARI è a totale carico dei cittadini e dalla
condizione di dissesto in cui versa il Comune obbligato, “ope legis”, a imporre tariffe con il
massimo delle aliquote. “Con questi aumenti – scrive comunque il Commercialista Calienni – il
Comune incassa 100 mila euro in più ma senza alcun miglioramento del servizio. Anzi, la gestione
della raccolta rifiuti verrà esternalizzata per tre mesi, contraddicendo quanto scritto nella Relazione
PEF, che escludeva qualsiasi variazione gestionale o incremento di qualità”. Secondo il capogruppo
de “Il coraggio di cambiare Amendolara” che elenca inoltre le ricadute che questi aumenti
provocherebbero anche negli esercizi commerciali, siamo di fronte a un “paradosso amministrativo”
rispetto al quale, a suo dire, non ci sarebbe stato alcun passaggio preventivo in Commissione, né
alcun chiarimento pubblico. “Infine, – si legge in conclusione nella nota-stampa – è stata applicata
una deroga al limite di crescita del gettito TARI che supera il massimo consentito del 9,6%.
Decisione politica, questa, che comporta un ulteriore aggravio per i cittadini senza apportare loro
alcun beneficio reale”.
Pino La Rocca