Trebisacce-19/03/2012: MUSICA ED EMOZIONI ( di Raffaele Burgo)

MUSICA ED EMOZIONI

 

 

Il nostro territorio ha sempre espresso grandi talenti in ogni settore della vita sociale: dallo sport, alla musica, dalla pittura alla letteratura e tutti hanno lasciato un segno indelebile in ognuno di noi.

Ma, siamo certi, che il talento di cui parleremo in questa sede saprà regalare emozioni e tracciare un solco profondo che resterà impresso per sempre nel cuore di quanti avranno la fortuna di apprezzarne le enormi qualità e potenzialità.

Parliamo di quella che, senza tema di essere smentiti, potrebbe diventare la nuova Maria Callas.

Parliamo di Francesca Campanella, studentessa di Lattughelle, frequentante l’Ipsia di Trebisacce, indirizzo Chimico-Biologico, in possesso di quel classico “fuoco sacro” per la musica lirica, che la porta ad esprimere se stessa in un meraviglioso connubio di arte e sensibilità.

La musica è sempre capace di trasmettere sensazioni ed emozioni; ha fatto sbocciare amori, ha fatto nascere amicizie, ma è stata capace di fare ciò soltanto quando è stata fatta con la voce del cuore.

Oggi molti artisti cantano, ma sono pochi coloro i quali lo fanno realmente con l’animo.

Tra questi c’è Francesca Campanella, la cui voce sembra venire da un’altra dimensione, quella interiore, dalla quale scaturiscono sogni, speranze, bellezza, soavità, potenza.

Sentirla cantare fa venire i brividi, proprio perché ci si rende conto che ci troviamo di fronte una ragazza meravigliosa, con valori etici eccezionali e, nello stesso tempo, con una voce incredibile, che riesce a farti chiudere gli occhi e ti trasporta in un mondo stupendo, fatto di melodia paradisiaca, nel rispetto della tecnica e, soprattutto, del cuore.

Non esageriamo dicendo che la musica di Francesca arriva all’anima ed è una sua componente sana.

Quando dagli occhi scende una lacrima, oppure sulle labbra nasce un sorriso, allora vuol dire che la musica ha fatto centro. Ebbene, in un recente incontro avuto con questa splendida ragazza, le abbiamo visto scendere sia una lacrima che nascere un sorriso e ciò ha commosso anche noi, e non poco, pertanto possiamo dire che il suo modo di cantare fa diventare realtà quel sogno di trasmettere positività attraverso la musica.

Francesca scopre per caso queste sue grandi doti e da allora non ha mai smesso di coltivare la sua passione, la musica lirica, attraverso studio e pratica continua. Per lei la musica è una missione, non potrebbe vivere senza cantare e il grande desiderio di proseguire gli studi al Conservatorio fanno capire, ancora di più, la sua serietà e ciò che la anima in ogni istante della sua vita.

Oltre alle sua enormi qualità artistiche, Francesca si distingue per la sua semplicità, modestia ed umiltà e per la moralità che ne fanno un esempio per moltissimi giovani, che si perdono nei meandri della solitudine e della disgregazione dei princìpi.

Quando inizia a cantare puoi notare dai suoi occhi che si immerge in un mondo tutto suo, si isola da tutti immedesimandosi nella interpretazione, diventando tutt’uno con la canzone e con la musica: voce, cuore, animo, melodia diventano una cosa sola e chi l’ascolta non sente più niente attorno a sé, se non questo usignolo che sembra cantare dal cielo.

Qualcosa di straordinario se pensiamo che è una cantante lirica, ma ama cimentarsi anche nei lavori di Mina, Dalida e Patty Pravo, tre mostri sacri della musica leggera e se si chiudono gli occhi, come detto prima, ascoltandola non si riesce a distinguere se canta lei o le artiste sopramenzionate.

Francesca ci ha trasmesso un messaggio importante: siamo nell’epoca della comunicazione, e mai come oggi ci accorgiamo come sia complicato comunicare, infatti è necessario conoscere le lingue, gli strumenti, la tecnologia, ma la vera storia degli uomini non si può leggere senza l’amore e lei ha sempre ascoltato il suo cuore e grazie a questo è rimasta se stessa, con i suoi valori, con la sua passione, con la sua semplicità.

Ultimamente, grazie alle sue qualità è stata insignita del titolo di Ambasciatrice da parte della Royal House dell’Arabia Saudita, con sedi in tutti i Paesi del mondo che, per mezzo del Sultano Tianero, ha voluto premiarla per ciò che riesce a dare nella musica lirica, sia in termini di professionalità che di etica.

Nella sua vita si è sempre impegnata, e continua a farlo strenuamente, per raggiungere mete ambiziose nello studio, nella danza, nella musica, senza mai chiedere niente a nessuno, dimostrando che “quisquis fortunae suae faber est” (ciascuno è il facitore della propria fortuna, cioè del proprio futuro).

La personalità autentica di una persona si costruisce anche attorno ad alcuni “no” e il primo di questi è il “no” alla doppiezza; ebbene, Francesca l’ha detto questo “no”, alla mediocrità, ai compromessi inutili e sterili, restando sempre quella di sempre: umile, sensibile, determinata.

Quando canta è come avere uno schermo cinematografico davanti, sul quale le parole diventano immagini e la sua voce diventa sensazione dolce e sublime. Al termine delle sue splendide interpretazioni è come se fossimo stati realmente rapiti da un trasporto emotivo che in quegli attimi ci fa dimenticare qualunque altra cosa.

Ed allora, questa ragazza di provincia, della nostra sana provincia, ci ha insegnato che tutti abbiamo il dovere di sognare, di pretendere da noi stessi il sogno, di caricare di sogno il nostro oggi, perché diventi ragione del domani che vogliamo.

Noi tutti dobbiamo spingere questa giovane artista verso vette sempre più alte, perché  lo merita e perché i nostri talenti, quelli della nostra zona, non devono restare inespressi, ma raggiungere mete meravigliosamente alte, per realizzare quel sogno che nel caso di Francesca non può che diventare una splendida realtà.

RAFFAELE BURGO