Trebisacce-16/07/2013: La grande traversata di Gaetano Napoli tra venti e correnti (Fonte: Paese 24)

Ospedale Trebisacce, Napoli compie l’impresa di attraversare lo Stretto a nuoto

 

Durante la traversata

Durante la traversata

Con il cuore si vince e così Gaetano Napoli, affidandosi al cuore, oltre che ai muscoli ed al cervello, ha portato a termine con successo la sua “traversata” ed ha vinto la propria battaglia contro il mare e le correnti dello Stretto. Ora toccherà ad altri fare la propria parte e riaprire l’ospedale di Trebisacce, in modo che a vincere sia il sacrosanto diritto alla salute. E’ questo, soprattutto, il commento che è circolato sul web nelle ore successive all’impresa compiuta da Gaetano Napoli nelle acque dello Stretto. Un’impresa che è stata accompagnata con il cuore in gola da tantissimi figli dell’Alto Jonio arrivati sulle rive dello Stretto con ogni mezzo e, idealmente, da tutti quelli che hanno a cuore la riapertura del “Chidichimo”. Peccato che, anche questo commento è circolato sulla rete, i media nazionali, e soprattutto il TG3 Calabria, abbiano scelto di non dare il giusto risalto al nobile gesto d’amore di un figlio del popolo meridionale voglioso di riscatto e costretto, come tanti, a fare la valigia ed a trasferirsi al nord in cerca di lavoro e di dignità.

L'arrivo

L’arrivo

L’impresa, anche dal punto di vista fisico, non è stata semplice e Gaetano ha raggiunto la sponda calabra spossato dalla fatica e dall’emozione. Le correnti dello Stretto sono micidiali, il resto l’ha fatta la grande emozione di essere al centro dell’attenzione di tutti: la sua famiglia, composta dal padre Rocco, dalla moglie e dalle due figlie, che lo hanno abbracciato al suo arrivo, il  sindaco di Trebisacce e altri sindaci dell’Alto Jonio, con tanto di fascia tricolore, che lo ha atteso con i piedi nell’acqua del mare di Gallitello e tantissima gente che lo ha applaudito e ringraziato.

«Oggi – ha scritto con un pizzico di sarcasmo qualcuno della Misericordia, che insieme alla Pro Loco hanno organizzato l’evento – hai dato te stesso per un grande sogno che tutti noi speriamo diventi realtà, hai lottato contro i marosi e le correnti dello Stretto. Per fortuna però non c’erano gli squali: quelli vivono sulla terra ferma e non hanno nè anima, nè fede. E’ contro costoro che adesso noi cittadini dell’Alto Jonio dobbiamo lottare». Comunque vada, e qualunque sia il destino del “Chidichimo”, Gaetano Napoli ha scritto una pagine eroica, dando a tutti un nobile esempio di forza d’animo e di generosità.

Pino La Rocca