Acri-11/09/2013:L’Oratorio “Francesco Maria Greco” -Acri (CS)- all’ Udienza Generale di Papa Francesco

L’Oratorio “Francesco Maria Greco” Acri CS

All’ Udienza Generale di Papa Francesco143

Roma  11 settembre 2013

di:   Anna Maria Algieri

 

PELLEGRINI IN UN ITINERARIO CONTINUO DÌ CONVERSIONE E

DÌ RINNOVAMENTO SPIRITUALE

 

Città del Vaticano, 11 settembre 2013,  l’Oratorio “Francesco Maria Greco di Acri”, che quest’anno celebra i 120 anni della Pia Unione delle Piccole Operaie dei Sacri Cuori, accompagnato dalla Superiore dell’Istituto Suor Cosimina, ha partecipato all’udienza generale in piazza San Pietro di Papa Francesco.

Tanta è stata l’emozione nel vedere il pontefice entrare a bordo della jeep scoperta e fare il consueto giro della piazza per baciare bambini, ricevere magliette e cappellini che gli venivano donati dai fedeli. Lui così gioviale, con  il  sorriso per tutti rendendo  luminoso anche  le nuvole.

Nell’Udienza, ho ammirato la lucidità di Papa Francesco nell’ essere dolce e allo stesso tempo poneva con autorità tanti interrogativi, ognuno  di noi era coinvolto alle sue domande.

Papa Francesco ha ripreso la catechesi sulla Chiesa in questo “Anno della Fede” per farci capire meglio la natura della Chiesa. “Anzitutto – ha detto: la Chiesa è nostra madre; una mamma genera la vita, portando nel suo grembo per nove mesi il proprio figlio e poi lo apre alla vita, generandolo. Così la Chiesa  ci genera nella fede. La fede è un atto personale io la ricevo dagli altri, nella famiglia, in una comunità”.

Poi ha proseguito vi do un compito da fare a casa quale è la data del vostro battesimo per averlo nel cuore e festeggiarlo. Alcune mani si levarono e anch’io mi appresto a levarla la mia a ricordare il mio Battesimo ricevuto lo stesso giorno della nascita.”Il Papa ha ancora affermato: amiamo la Chiesa come si ama la propria mamma, sapendone comprendere i difetti. Tutte le  mamme hanno difetti, tutti ne abbiamo. Ma quando si parla di difetti della mamma, noi li copriamo, li amiamo così e la chiesa ha i suoi difetti, eppure la amo così, come la mamma. La aiutiamo ad essere più bella,  autentica più secondo il Signore?

La seconda domanda: che rapporto ho io con la Chiesa? È un rapporto formale o vitale? Me la sento mia?

Papa Francesco ha poi concluso con un terzo pensiero: tutti siamo Chiesa e tutti siamo chiamati educatori della fede, ad annunciare il Vangelo. Sappiamo trasmetterla agli altri? Che cosa faccio io

per fare fecondare la Chiesa penso a tutti?

                           

                                                                                              Anna Maria Algieri