Rocca Imperiale-15/11/2013:Il Paese della poesia si prepara ad una due giorni da record

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TUTTO ESAURITO A ROCCA IMPERIALE PER “IL FEDERICIANO”

Il Paese della poesia si prepara ad una due giorni da record

Nel centro storico si svelano le stele

E’ già sold out a Rocca Imperiale per la quinta edizione del concorso internazionale di poesia “Il Federiciano” che consacra anno dopo anno l’unico “Paese della Poesia” in Italia. Appuntamento il 7 e 8 dicembre per una “due giorni” dove poeti di tutta Italia e oltre si ritroveranno per un vero raduno della “scritta parola”. A Rocca Imperiale non si trova più un posto letto. Attesi centinaia e centinaia di visitatori. Sono 2500 i poeti che hanno partecipato a quest’ultima edizione con l’Aletti Editore che è riuscita a creare anche con l’abile e strutturato utilizzo dei social network una vera comunità pronta ad invadere il paesino calabrese ai confini con la Basilicata.

Il percorso iniziato cinque anni fa dall’Aletti Editore in collaborazione con l’Amministrazione comunale ha portato alla realizzazione di un “libro di poesia a cielo aperto” con venti stele poetiche appese sui muri del centro storico. Quest’anno se ne aggiungeranno altre sette, pronte a regalare l’eternità ad autori famosi e non. Due stele saranno dedicate ai vincitori del concorso che scopriranno di essere tali soltanto durante lo svelamento. Una stele conserverà i versi del nobel Luigi Pirandello (scelta affidata ai fans della pagina facebook “Il Paese della Poesia”) ed un’altra sarà dedicata agli autori stranieri, quest’anno rappresentati dal genere giapponese Haiku. Altre due stele invece regaleranno all’Alto Jonio l’una i pensieri dello scrittore e padre della psicomagia Alejandro Jodorowsky e l’altra sarà svelata da Omar Pedrini in persona e conterrà un suo testo. L’ultima stele è a sorpresa. Il leader del gruppo musicale Timoria, Pedrini, ha sposato il progetto del “Paese della Poesia” e presenzierà personalmente alla manifestazione. L’evento aprirà i battenti sabato 7 dicembre, dove dalle 15 i poeti inizieranno a declamare i versi nella Sala Parsifal della Marina di Rocca. Verso le otto di sera l’attenzione si sposterà nel centro storico dove si procederà al suggestivo svelamento delle stele poetiche di ceramica maiolicata, con il serpentone umano che si snoderà per le viuzze del borgo federiciano illuminato a festa. Il giorno dopo spazio alla consueta estemporanea di poesia, con un concorso istantaneo che vedrà i partecipanti immergersi tra i meandri del centro storico alla ricerca della giusta ispirazione.

«Siamo una felice anomalia di sviluppo culturale – commenta soddisfatto l’editore e ideatore della manifestazione, Giuseppe Aletti -.  Contenti ogni anno di rinnovare l’imbarazzo degli assenti e lo stupore dei presenti. Rimane tuttavia il rammarico di dover rimandare indietro numerosi visitatori per mancanza di supporto logistico che avrebbe potuto coinvolgere tutte le strutture alberghiere fino a Trebisacce. Ma non ci sono le risorse. Facciamo tutto da soli: la casa editrice Aletti e il Comune di Rocca Imperiale. In un posto martoriato dalla disoccupazione e dalla povertà rimandare indietro quote di Pil per l’assenza delle Istituzioni sovracomunali che dovrebbero affiancare questo Festival è un vero spreco». Evidente il riferimento di Aletti alla sordità dimostrata in questi anni dalla Regione Calabria (nonostante la presentazione ufficiale del progetto nelle sedi e con i bandi opportuni) nei confronti di una manifestazione che sta diventando anno dopo anno un modello da esportare, con altri comuni italiani che cercano (qualcuno in maniera abbastanza goffa) di copiarne i contenuti. «Abbiamo creato in questi anni un eccezionale patrimonio turistico-culturale – commenta il sindaco Ferdinando Di Leo, pronto a  lasciare questa importante eredità all’amministrazione che subentrerà nel 2014. Dispiace che Rocca Imperiale sia stata orfana della Regione Calabria che invece di sostenere una simile iniziativa che gratifica e potrebbe far crescere un intero territorio ci ha sempre voltato le spalle, nonostante il “Federiciano” si confermava con un successo dietro l’altro».

Nel frattempo, lo stesso ministro della Cultura Massimo Bray ha inaugurato pochi giorni fa in provincia di Agrigento “La strada degli scrittori”, un itinerario che vorrebbe assomigliare, forse, a quanto avviene da cinque anni a Rocca Imperiale tra il plauso e la meraviglia di migliaia di visitatori giunti da ogni dove. Ma che non riescono comunque a svegliare dal lungo sonno la Regione Calabria.

Vincenzo La Camera, ufficio stampa