Trebisacce-19/09/2016:Il Pane della Vita (di Pino Cozzo)

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Il Pane della Vita

di Pino Cozzo

 

Per i cristiani, l’Eucari’Eucarestia è il centro del mondo. L’Eucaristia è tutto, veramente tutto, perché l’Eucaristia è Gesù. E’ Gesù che vive e opera, “il vero pane disceso dal cielo”, in cui il Padre dà ad ogni uomo di ogni luogo e di ogni tempo il dono personale del Figlio Suo, il dono di tutto ciò che Egli è e ha fatto, nella povertà delle nostre sembianze, per mezzo della più nobile povertà di farsi pane, saziando la Sua fame in noi con il pane della vita che ci trasforma in Lui di cui ci cibiamo e ci consente di vivere nella Sua vita, facendo ciò che Lui ha fatto “e che ancora più grandemente opera”. Attraverso l’Eucaristia, noi non solo riceviamo tutto ciò che Gesù è e ha fatto, non solo siamo in contatto con Lui che è “Figlio di Dio e Sapiente”, in contatto con la Sua incarnazione, in contatto con la Sua passione e morte, in contatto con la Sua resurrezione, ascensione e Pentecoste; noi diventiamo tutto ciò che è Gesù e cominciamo  a fare quello che Lui ha fatto: la Sua opera entra nel tempo non solo nell’Eucaristia, ma attraverso noi che siamo nutriti da quell’Eucaristia. I misteri di Gesù si incarnano nel mistero della vita di ciascuno, una vita nella quale riproduciamo ogni aspetto della vita del Figlio attraverso la comunione di vita, continuando la Sua opera di carità la cui suprema espressione  è stata la Sua Passione e morte che sono una cosa sola con l’Eucaristia di cui quotidianamente nutre la nostra carità con lo stesso mistero pasquale. Entrando nella Sua carità nell’Eucaristia, ed entrando la Sua carità in noi, e quindi entrando nel mondo con le nostre opere d’amore, noi diventiamo Eucaristia vivente con Gesù. In quelle opere d’amore, che sono la continuazione del Suo mistero d’amore sul calvario, la Sua Eucaristia e la Sua opera di divinazione dell’uomo e di preghiera per il Padre sono compiute, poiché in quella carità noi assumiamo le sembianze di Cristo, e così il Padre continua ad essere glorificato nel Figlio in noi. Al cospetto della grandezza e della piccolezza dell’Eucaristia, al cospetto della grandezza e povertà di Dio, si deve rimanere solo in silenzio; in silenzio di fronte a questo silenzioso dono che dice tutto ciò che si fosse mai potuto dire, silenziosi di fronte ad un’infinita grandezza racchiusa in un’infinita umiltà. Ma l’Eucaristia sarà al centro della nostra vita solo se noi facciamo in modo che lo sia; se il nostro cuore sarà abbastanza umile da accogliere la Sua umiltà, abbastanza puro da accogliere il Suo dono gratuito, abbastanza radicato nella fede da vedere oltre quel pane ed aver fame di ciò che abbiamo visto. Quest’intreccio va in due direzioni, non solo permette a Gesù di vivere in noi, noi entriamo in lui, noi cominciamo veramente e coscienziosamente ad entrare nel Suo mistero pasquale, nel Suo amore totale, nella Sua povertà, nella Sua umiltà e nella Sua obbedienza, nel Suo servizio incondizionato al Padre e all’umanità. E’ la nostra vita che dà gloria a Dio, non solo le nostre parole. Contemplando Gesù nella profonda povertà dell’Eucaristia, iniziamo a vederLo meglio nella povertà di coloro che ci circondano, a comprendere con i discepoli di Emmaus la connessione, l’unicità del pane spezzato dell’Eucaristia con le sofferenze del Corpo martoriato del Calvario. Nei momenti di intima contemplazione, anche i nostri cuori “ardono in noi” al punto da esclamare: “Rimani in mezzo a noi, Signore!”. Egli si concede quella preghiera in maniera libera e meravigliosa, scomparendo per rimanere in quei segni che continuano a rendere presenti la Sua sete e la Sua passione: l’Eucaristia e i poveri e sofferenti. I poveri e i sofferenti vivono la passione di Gesù che noi viviamo, e, se Lui continua la Sua passione in loro, in essi Lui continua anche la Sua Eucaristia. Vivendo questo mistero in tutta la sua pienezza, vivendo il mistero che noi contempliamo, e contemplando il mistero che celebriamo, noi riscopriamo che l’Eucaristia è veramente il centro, l’Eucaristia è veramente tutto, perché l’Eucaristia è Gesù in mezzo a noi, il datore dello Spirito, colui che spegne la nostra sete e la fonte di vita del nostro rinnovamento e della nostra trasformazione umana.