Policoro-18/12/2016: ETICA E MEDICINA

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POLICORO                                               

                                                ETICA E MEDICINA

Il dottore del futuro non darà medicine, ma invece motiverà i suoi pazienti ad avere cura del proprio corpo, alla dieta, ed alla causa e prevenzione della malattia.” (Thomas Alva Edison)

Importanti riflessioni sulla prevenzione dei tumori sono state al centro di un interessantissimo Convegno, dal titolo “ Se la vita ti cambia, tu cambia la vita- Stile di vita e alimentazione per la cura e la prevenzione dei tumori”, svoltosi il 17 dicembre presso la splendida Aula Consiliare del Comune di Policoro.

Organizzato dall’Associazione Culturale “La Fucina delle Idee” di Rocca Imperiale, dalla Pro Loco di Policoro e dal Comune di Policoro, con la collaborazione della Insegnante Elena Muzzonigro, il Convegno ha posto in essere modelli e buone pratiche per un’auto promozione della salute e le varie relazioni su corretta alimentazione, stile di vita ed esercizio fisico, hanno permesso ai numerosi presenti di vivere un momento altamente qualificante dal punto di vista medico-scientifico, umano e culturale.

Sappiamo tutti che una alimentazione corretta e sana, associata ad uno stile di vita attivo, è un validissimo strumento per la prevenzione di moltissime malattie. Un regime dietetico equilibrato non solo garantisce un apporto di nutrienti ottimale, in grado di soddisfare tutti i fabbisogni dell’organismo, ma permette anche di ricevere sostanze che svolgono un ruolo protettivo e preventivo nei confronti di determinate patologie.

I lavori sono iniziati con il saluto da parte della Dottoressa Tiziana Battafarano, Presidente dell’Associazione “ La Fucina delle Idee” che, visibilmente commossa, ha ringraziato l’Insegnante Elena Muzzonigro, la quale ha voluto fortemente questo Convegno, anche per sensibilizzare quante più persone possibili non soltanto ad una corretta prevenzione, ma anche a scegliere gli specialisti giusti, onde evitare di rischiare la propria vita.

Elena è stata salvata grazie alla professionalità del Dottor Costa che, con grande perizia è riuscito dove, purtroppo, altri avevano fallito.

La Dottoressa Battafarano ha sottolineato l’importanza del “raccontare”, del “raccontarsi”, perché ciò porta a conoscersi e se non si riconosce non si conosce.

Un altro ringraziamento al Comune di Policoro, nella persona della Dottoressa Stefania Albanese, Assessore alle Pari Opportunità, alle Politiche Sociali, Sanità e Famiglia, per l’impegno profuso nello svolgimento del proprio compito istituzionale che, la Dottoressa Battafarano, ha definito assessorato che porta a parlare della gente.

Ringraziamenti anche a Maria Teresa Prestera, Presidente della Pro Loco di  Policoro, sempre sensibile ad ogni tipo di iniziativa sociale, atta a trasmettere messaggi positivi in ambito scientifico e culturale.

La Dottoressa Albanese si è detta felicissima di ospitare un evento così importante, ponendo l’accento sulla importanza della prevenzione, da iniziare nelle scuole, onde sensibilizzare fin da piccoli a determinate tematiche; quando ha iniziato il suo percorso in questo delicatissimo compito ha fatto suo il motto: “ saper essere per saper fare”, per cui se si riesce a mettere le proprie a conoscenze a disposizione di chi ha bisogno, con amore e sensibilità, di certo si riuscirà nell’intento di aiutare il prossimo. Ha sottolineato, altresì, la necessità di un corretto stile di vita, soprattutto a livello di una alimentazione il più possibile naturale, quindi nessuno spot specioso, ma lavoro d’equipe con professionisti seri e dediti al prossimo.

Subito dopo vi è stato l’intervento di Maria Teresa Prestera, che ha ricordato come tantissime donne non siano più tra di noi a causa di questo terribile male, quindi una adeguata prevenzione può essere utile per mantenere in vita quella che lei ha chiamato il “focolare” di una famiglia, cioè la moglie, la madre, la figlia, insomma la donna, per cui bisogna imparare ad amare se stessi e non pensare che una particolare patologia debba interessare sempre gli altri. Ha precisato come in Basilicata, una delle poche regioni del Sud,  fin dal 1997, ci sia un sistema che tutela maggiormente la donna, attraverso un screening che permette di essere invitate a fare esami preventivi per evitare tumori al seno. Ha concluso auspicando che il mondo delle Associazioni lavori ancora più alacremente per dare quel supporto che, purtroppo, le Istituzioni, spesso, non sono in grado di offrire.

Amiamo definire “lezione” quella che il Dottor Pietro Giorgio Costa, Senologo e Responsabile del Servizio di Senologia della Casa di Cura “Villa del Sole” di Cosenza, ha tenuto nel corso di questo Convegno, infatti ha esordito dicendo che, al di là di quella che è la paura, che impedisce una giusta prevenzione, è fondamentale cambiare il modo di fare medicina e, quindi, anche di essere medico, sottolineando fortemente come un medico debba essere in grado di considerarsi prima di tutto “paziente” , quindi immedesimarsi in quello che è lo stato psicofisico del malato, seguendolo costantemente in tutto il percorso della prevenzione prima ed, eventualmente, successivamente nel corso della malattia.

Il Dottor Costa ha detto che bisogna avere una visione della persona a 360° e non del singolo organo, quindi dopo aver spiegato dettagliatamente, anche attraverso l’ausilio di esaustive diapositive, quali sono i vari tipi di tumore e l’incidenza che hanno, soprattutto il tumore al seno, ha sottolineato come con la prevenzione e, spesso, anche con una diagnosi precoce, si possa sconfiggere questo terribile male.

Con la grande umiltà che lo contraddistingue, ha sostenuto che lui non salva la vita, ma indica un percorso e riesce in questo delicatissimo compito, non soltanto grazie alla sua professionalità, acquisita in anni di studio ed esperienza anche presso l’Istituto Oncologico Regina Elena di Roma, ma anche grazie alla sua immensa sensibilità umana, infatti nel momento in cui dice ad una paziente che ha un tumore, in quel preciso istante cambia la vita di quella persona, quindi non si limita alla cura, ma segue la paziente in tutto il suo percorso, non abbandonandola mai, ma diventando un amico, oltrechè un medico.  

Importantissima la Psiconeuroendocrinoimmunologia, moderna specialistica che esamina la mente e il corpo nel suo insieme e non interviene sul singolo organo, infatti per il Dottor Costa sono fondamentali tre aspetti per una prevenzione davvero utile: mente, alimentazione, attività fisica.

Un atteggiamento positivo nei confronti della vita, cercando di evitare un eccessivo stress, il sorriso, una alimentazione prevalentemente vegetariana, senza però eccessive privazioni, una buona attività fisica, quindi almeno trenta minuti al giorno di camminata veloce, incidono positivamente sulla prevenzione e spesso, sulla regressione della malattia.

Il sistema immunitario viene influenzato dalla psiche e dalla patologia. Il cervello non è un organo statico, in quanto le cellule si rinnovano continuamente e lo stress blocca la produzione di queste cellule. Quando si riesce a far sorridere un paziente intervengono gli oppioidi che aiutano il paziente a stare meglio.

Non è importante la meta, è importante che tu stia camminando”, ma se non cammini da solo è molto meglio, questo afferma il Dottor Costa, a proposito della necessità che un medico si ponga dinanzi al paziente prima di tutto come una persona e poi come specialista. Importante per il Dottor Costa il concetto di “simpatia”, dal greco sympatheia, cioè condividere il pathos, condividere il dolore, conditio sine qua non per essere davvero un bravo medico.

I lavori sono proseguiti con l’illuminante intervento della Psicologa, Dottoressa Valeria Pozzessere che, con la consueta amabilità e dolcezza, ha iniziato dicendo come, nel suo lavoro, abbia associato il tumore al seno ad uno tsunami, infatti le conseguenze devastanti di un evento simile sono le stesse che avvengono nella vita personale e familiare di una persona che scopre di essere affetta da una patologia così grave.

La Dottoressa Pozzessere afferma che “ Uno dei momenti più difficili dell’iter di questa malattia è proprio quello della diagnosi. Il tumore non arriva mai al momento giusto, anzi arriva sempre nel momento sbagliato, interrompe quelli che sono i progetti, interrompe le speranze, scaccia via l’agenda fatta di appuntamento e di impegni. Ecco che non c’è più luce, ma buio totale”. A livello psicologico, quindi, il lavoro della professionista deve essere estremamente mirato, anche perché il percorso è soggettivo, derivante dalla personalità della paziente.

La Dottoressa, inoltre, ha posto l’accento sulla opportunità della brava professionista acchè la paziente non cada nel cosiddetto “distress” o disagio psicologico, infatti spesso si tende a crearsi sensi di colpa, capaci soltanto di aggravare ancora di più il già precario stato di salute, provocando addirittura degli stati psicopatologici molto pericolosi. Durante tutto l’iter della malattia si possono individuare tre step fondamentali che la donna si trova ad affrontare: il rifiuto del ruolo di malato, successivamente l’accettazione della malattia, ma con una forte regressione, cioè la donna avverte un grande bisogno di sentirsi bambina, quindi di essere più accudita e protetta, infine vi è lo stato di elaborazione della malattia.

Un altro aspetto fondamentale che ha toccato la Dottoressa Pozzessere è stato quello relativo al cosiddetto cambiamento della identità corporea, cioè la donna, a causa della malattia e delle terapie, si ritrova a “vedersi” diversa anche dal punto di vista fisico, con le conseguenze che ciò comporta, quindi non accettazione di tale situazione che si ripercuote a livello interpersonale, sociale, sessuale e, quindi, anche il rapporto di coppia risulterà minato.  Psicologicamente dovrà esser aiutata e supportata, anche per evitare che possa cadere in uno stato di ancora più prostrazione psicofisica, in quanto spesso la donna si considera responsabile di tutte le difficoltà che si creano a causa della sua malattia.

L’interessantissima relazione della Dottoressa Pozzessere termina con una splendida citazione del poeta giapponese  Yukio Mishima: “Nessuna notte è così lunga da impedire al sole di risorgere”, quindi un meraviglioso messaggio di speranza, che riporta all’incitamento del Dottor Costa, quando dice che il fattore mentale è fondamentale, per cui positività e speranza.

I lavori vengono chiusi dalla Dottoressa Battafarano che, nel ringraziare tutti gli intervenuti ed il lavoro indefesso di tutte le socie della Fucina delle Idee, auspica una collaborazione fattiva e concreta tra le varie Associazioni ed Enti, al fine di creare una rete capillare capace di sensibilizzare maggiormente su argomenti e tematiche importantissime, come quella trattata in questa meravigliosa serata.

Un grazie anche al giovanissimo Tommaso, che ha dedicato il suo tempo dinanzi al computer che ha proiettato le bellissime diapositive del Dottor Costa e della Dottoressa Pozzessere.

Cosa aggiungere al termine di un Convegno di siffatto valore scientifico ed umano? Ringraziamo Tiziana Battafarano per la sua lungimiranza e delicatezza di sentimenti umani, così come ringraziamo La Fucina delle Idee per offrire a tutti noi la possibilità di vivere e condividere momenti straordinari.

Ippocrate diceva: “L’uomo è ciò che mangia e che il cibo sia la vostra medicina”. Mai come in questo periodo possiamo dire che tale affermazione sia valida. Ormai da tempo l’uomo è sempre più attento a ciò che mangia, L’alimentazione ed uno stile di vita sano rappresentano la forma di prevenzione più efficace nei confronti di importanti patologie come diabete, iperlipidemia e tumori. E’ ormai risaputo che alcuni alimenti, se vengono assunti per periodi prolungati, possono trasformare processi infiammatori in degenerazione neoplastiche con tutte le conseguenze che ciò comporta, tra cui sofferenze per il paziente e per i familiari che si trovano ad affrontare disagi immani tra esami specifici e terapie.

Una sana alimentazione è in grado di ridurre fino al 30% il rischio di una trasformazione neoplastica, infatti uno dei dati inconfutabili è che il consumo giornaliero di frutta e verdure e la limitazione di proteine animali sia una forma di prevenzione nei confronti del tumore al seno, nonchè del tumore allo stomaco, faringe, laringe ed intestino. Dunque, amiamoci di più, perché la vita è un bene prezioso che non ci viene regalata due volte, rispettiamola con uno stile sano, un’alimentazione corretta ed una sana….voglia di vivere….e buona vita!!

RAFFAELE BURGO