Paola-02/08/2018: Festival Internazionale d’Organo “Città di Paola”

Maestro Bartomeu

PAOLA :Giovedì 2 agosto, alle ore 21.00, presso la Nuova Chiesa del Santuario di San Francesco di Paola si terrà, con ingresso sempre gratuito, il 3° appuntamento del Festival Internazionale d’Organo “Città di Paola” giunto alla sua XIII edizione. Dopo i due Concerti precedenti rispettivamente per organo e voce recitante e per organo e sax-soprano, questa volta sarà l’occasione per ascoltare l’organo in tutta la sua pienezza attraverso un Concerto tenuto da Bartomeu Manresa Servera, proveniente dalle Isole Baleari e precisamente da Mallorca, Maestro organista, concertista e docente presso il Collegio Beat Ramon Llull di Inca. Il programma della serata prevede grandi pilastri organistici accompagnati da inediti veramente coinvolgenti. Secondo quanto ha rivelato il Maestro Matteo Francesco Golizio Direttore Artistico del Festival Internazionale d’Organo “Città di Paola”, si passerà dal barocco con una trascrizione per organo di Johann Gottfried Walther del concerto RV430 di Antonio Vivaldi alla più famosa Toccata e Fuga in re minore di Johann Sebastian Bach, per passare, poi, al romanticismo con il Choeur de voix humaines di Louis James Alfred Lefebure-Wely e ad alcune parti della monumentale sinfonia n. 6 di Charles-MarieWidor, per concludere con il contemporaneo Bartomeu Veny che rappresenta un inedito molto particolare. Si prospetta insomma una bella serata all’insegna della cultura musicale. «Ancora una volta – ha scritto il Maestro Golizio anche a nome dell’associazione “Cultural…Mente” che organizza l’evento – interpreti provenienti da tutta Europa saranno presenti a Paola per esprimere la loro arte, per suonare lo spettacolare organo a canne custodito nella Nuova Chiesa del Santuario, per incontrare un pubblico interessato e attento e per conoscere questa meravigliosa cittadina del Tirreno che ha dato i natali a San Francesco di Paola. Il Festival d’Organo – ha concluso il Maestro Golizio – rappresenta sempre di più un’apertura per l’incontro culturale e sociale attraverso una musica, quella organistica, chiara e duttile, fresca e corroborante, capace di ingentilire l’animo, di elevare lo spirito e di nutrire il cuore».

Pino La Rocca