Alto Jonio-04/01/2019: Rifiuti:discariche sature-a rischio il sistema

Foto discarica

ALTO JONIO Smaltimento rifiuti: nonostante il buon andamento della raccolta differenziata, quasi tutti i comuni calabresi sono in affanno a causa della mancanza di discariche controllate presso cui smaltire i rifiuti solidi urbani eccedenti la raccolta differenziata. Se non è emergenza, poco ci manca. E’ di ieri, infatti, l’affissione di un volantino rivolto ai cittadini di Francavilla Marittima da parte del sindaco Franco Bettarini il quale, dopo aver comunicato che i cassonetti sono stracolmi per il fatto che i camion pieni di spazzatura vengono fatti tornare indietro perché le sei discariche regionali risultano sature, ha invitato i suoi concittadini a portare pazienza ed a collaborare per evitare ulteriori disagi e problemi di ordine igienico-sanitario in attesa che situazioni si sblocchi. Cosa che, secondo il primo cittadino di Francavilla, dovrebbe avvenire nei prossimi giorni. In realtà, almeno questa volta la colpa non è né dei cittadini calabresi che si sforzano, per la verità senza grandi risultati, di differenziare i rifiuti contribuendo alla fase di riciclo, né dei comuni che in gran parte hanno adottato il sistema della raccolta differenziata “porta a porta”, ma del sistema regionale di stoccaggio dei rifiuti in discarica che ormai è arrivato alla saturazione. Questo perché, nonostante le buone intenzioni del governo regionale di andare oltre le discariche, in realtà tutto il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti è sul punto di collassare perché punta tutto sulle discariche. E, delle sei discariche presenti in Calabria, quasi tutte private, da circa un mese si è saturato l’impianto di trattamento dei rifiuti di località Alli di Catanzaro che è l’unica discarica ancora attiva in Calabria, mentre la Sovraeco di Crotone non sembra versare in condizioni migliori tanto da aver raggiunto il limite di saturazione riducendo la quantità di carichi in ingresso e producendo un effetto-domino sull’intero sistema ragionale di smaltimento dei rifiuti. Tanti comuni, per evitare gli accumuli presso i cassonetti (dove ancora esistono!), prendendosi delle pesanti responsabilità, si servono di discariche provvisorie all’aperto nei propri territori comunali, in attesa che la situazione si sblocchi. Cosa non semplice, quella della individuazione e realizzazione di altre discariche, specie se si tiene di conto dell’attuale fase di instabilità politica della Regione Calabria. Risulta infatti che il Dirigente Regionale di questo Settore, preso atto della grave situazione determinatasi, ha chiesto di accelerare nella realizzazione del piano regionale dei rifiuti che prevede la realizzazione di nuove discariche che ad oggi sono ferme al palo sostanzialmente per due motivi: il primo riguarda l’indisponibilità dei territori ad ospitare impianti simili per cui i sindaci degli ATO stanno prendendo tempo. Il secondo nodo da sciogliere sono le lungaggini burocratiche legate all’apertura di questi nuovi siti che richiedono diversi pareri tecnici e che rischiano di far saltare ogni programmazione. C’è infatti chi, volendo far tornare il sistema ai vecchi e nefasti tempi del passato, invoca il ritorno al commissariamento del settore, ma questa è altra materia sulla quale saranno gli ATO, e quindi i sindaci, a dire la propria.

Pino La Rocca