Amendolara-18/10/2020: Riapertura al culto della Chiesa Madre dopo il restauro

monsignor-Savino

 

 

 

 

 

 

 

Rocco Gentile
Giornalista
Ufficio per le Comunicazioni Sociali
Diocesi di Cassano Allo Jonio (Cs)

AMENDOLARA
Dopo due anni di restauro, domani pomeriggio il Vescovo di Cassano Francesco Savino, con una solenne cerimonia, nel più totale rispetto delle norme anti Covid-19, riconsegnerà ai fedeli, a tutta la comunità parrocchiale, ed al parroco don Vincenzo Santalucia, la Chiesa Matrice dedicata a Santa Margherita V.M.. Oggetto di ristrutturazione, il tempio sacro che si trova nel cuore del centro storico, è stato riportato agli antichi splendori grazie all’impegno della Diocesi, dello stesso monsignor Savino e della Cei. L’edificio religioso infatti, era soggetto ad infiltrazioni d’acqua che spesso hanno creato non pochi problemi. Da qui la necessità di rimetterlo a nuovo e riconsegnarlo al popolo di Dio. L’ appuntamento di domenica 18 ottobre, prevede alle 17 la recita del Santo Rosario e mezz’ora più tardi, la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo fatto Popolo, Francesco Savino, alla presenza dei tanti parrocchiani che finalmente, dopo tanta attesa, si ritroveranno nella Casa del Signore, rinnovata in più parti, anche grazie alla spontanea partecipazione della gente, che ha donato delle offerte che sono servite per acquistare i banchi. Sorta in epoca romanica, subì molti rifacimenti nei vari periodi storici. Fu luogo di predicazione dei Domenicani fino al 1521, quando Leone X diede il permesso di costruire un convento, fuori le mura del paese. Il portale d’ingresso principale in pietra è di stile quattrocentesco.
All’interno si notano una acquasantiera in pietra con leone stiloforo di arte romanica, una fonte battesimale in pietra e legno, una croce processionale gotica, un prezioso pulpito ligneo barocco. Ristrutturata nel 700 e anche di recente, prima dell’ ultimo restauro, mostra lungo le pareti, affreschi del maestro Antonio Sassone.
Nel periodo in cui la Chiesa è stata interessata dai lavori, le sacre funzioni, come accadeva mezzo secolo addietro, quando era parroco il compianto don Antonio Propati, su iniziativa di don Vincenzo che ha subito ricevuto il placet del Vescovo, sono​ state celebrate nel Convento dei Domenicani nel rione Timpone, luogo sacro che rimarrà lo stesso aperto al culto, e dove verrà officiata una santa messa quotidiana. Alla cerimonia sarà presente anche il sindaco Antonello Ciminelli.